I problemi più
comuni sono i disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione - ROMA
Nell’anno scolastico 2011-2012 sono circa 145 mila gli alunni con
disabilità in Italia (il 3,1% del totale degli alunni), di cui circa 81
mila nella scuola primaria (pari al 2,9% del totale degli alunni) e
poco più’ di 63 mila nella scuola secondaria di primo grado (il 3,5%
del totale). E’ quanto emerge dall’Report dell’Istat per l’anno
accademico 2011-2012. La percentuale più elevata si riscontra
nella Provincia autonoma di Bolzano per entrambi gli ordini scolastici
(5,2% degli alunni della scuola primaria e 9,2% degli alunni della
scuola secondaria di primo grado), quella minore in Basilicata (2,0%
degli alunni della scuola primaria e 2,4% di quelli della scuola
secondaria di primo grado). Rispetto all’anno precedente si riscontra
un aumento complessivo di circa 6 mila alunni, in entrambi gli ordini
scolastici, in linea con la tendenza degli ultimi 10 anni. I maschi
rappresentano più del 60% degli alunni con disabilità di entrambi gli
ordini scolastici. Si registrano 211 maschi ogni 100 femmine nella
scuola primaria e 173 maschi ogni 100 femmine in quella secondaria di
primo grado. L’eta’ media si attesta a 9,8 anni per gli alunni
con disabilià’ iscritti nella scuola primaria ed è pari a 13,6 anni per
quelli che frequentano la scuola secondaria di primo grado, non
evidenziando differenze territoriali apprezzabili rispetto al valore
medio nazionale. Il dato sull’età media è frutto di una percentuale
elevata di alunni con disabilità che permane nella scuola oltre l’eta’
prevista: l’11% degli studenti con problemi della scuola primaria ha
un’eta’ superiore agli 11 anni e il 21% di quelli della scuola
secondaria ha più di 14 anni. Il ritardo mentale riguarda in
media il 36,3% dei ragazzi nella scuola primaria e il 42,9% di quella
della scuola secondaria di primo grado. Nella scuola primaria tale
problema è seguito dai disturbi per l’attenzione, da quelli del
linguaggio e dai disturbi dell’apprendimento, che riguardano
rispettivamente il 27,0%, 24,7% e il 20,1% degli alunni con
disabilità. Nella scuola secondaria di primo grado, dopo i
disturbi mentali, i problemi più frequenti sono legati ai disturbi
dell’apprendimento, a quelli dell’attenzione e ai disturbi affettivi
relazionali che colpiscono, rispettivamente, il 24,9%, 23,3% e 18,2%
degli alunni con disabili. Nel mezzogiorno si riscontra uno svantaggio
nel numero e nelle tipologie di problemi della popolazione studentesca
con problemi. In queste regioni la percentuale di alunni con disabilità
della scuola primaria in cui si rileva la coesistenza di almeno tre
problemi raggiunge il 31,6%, quota che scende al centronord
rispettivamente a 24,4% e 22,5%. Le differenze territoriali permangono
anche nella scuola secondaria di primo grado: nel mezzogiorno si
riscontra il 26,6% degli alunni con almeno tre problemi, mentre nelle
restanti ripartizioni geografiche il dato e’ del 18,6% al centro e del
17,5% al nord. La maggioranza degli alunni ha una certificazione in
base alla Legge 104 del 1992, anche se permane una quota superiore
all’11% di alunni senza alcuna certificazione nella scuola primaria e
del 14% nella scuola secondaria di primo grado, nonostante questa sia
normativamente prevista ai fini dell’erogazione dei servizi di sostegno
scolastico. La percentuale più alta di alunni con disabilità in
possesso di almeno una delle certificazioni si riscontra nelle regioni
del nord. La quota più elevata senza certificazione si osserva, invece,
al centro con una percentuale pari al 22,7%. Analoghe differenze
territoriali si riscontrano anche tra gli alunni della scuola
secondaria di primo grado: il nord è la ripartizione con la percentuale
maggiore di alunni con almeno una certificazione e il centro quella con
la percentuale maggiore di alunni senza certificazione (26,2%).
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