Il primo giorno di
scuola in Sicilia viene salutato dal messaggio del Direttore Generale
Maria Luisa Altomonte e dall’Assessore regionale Accursio Gallo.
Belle parole di circostanza, alte dichiarazioni di intenzionalità
forte: “la scuola rappresenta
l’avvenire del Paese e della nostra Regione, luogo ideale di speranze,
aspirazioni, impegno…. Assicuro la partecipazione delle Istituzioni…..
così si legge nel messaggio dell’assessore regionale.
Il Direttore Generale della Direzione regionale del MIUR
presenta invece un’analisi della situazione della scuola
siciliana, luci e ombre, eccellenze e criticità . Esprime vivi
apprezzamenti per il Personale e gli operatori scolastici,per l’intenso
e proficuo lavoro professionale; raccomanda agli studenti
un impegno costante, e alle famiglie perche siano “meno giudicanti” nei
confronti della scuola. L’invito alla collaborazione e a costruire
“unità di intenti” rende il messaggio della dott.ssa Altomonte un
positivo stimolo per tutti gli operatori.
Sfogliando le pagine dei giornali ecco arrivano altre notizie: Il
Ministro promette un tablet ad ogni docente e punta in alto sulle
prospettive informatiche e tecnologiche della scuola italiana, i
sindacati annunciano per il 14 settembre, primo giorno di scuola, lo
sciopero e…” chi ben comincia……”
; quasi che lo sciopero riuscisse a risolvere tutti i
problemi.
Le amministrazioni comunali e provinciali risultano: “ritardatari
ingiustificati”: mancano aule, banchi, arredi; a settembre ci si
accorge che l’edificio è costruito con cemento depotenziato, che il
plesso è inagibile, che il trasloco degli arredi non era stato previsto
in delibera e poi si ricorre ai “tamponi sanitari”, operando un riciclo
di arredi all’ultimo momento, annunciando spostamenti di plessi che
richiedono mesi di lavoro per diventare efficaci e così via…
A livello nazionale l’aria dello spreed , il caldo autunno
sotto la coltre della crisi economica e sociale , le tensioni per
il lavoro costituiscono la cornice di sfondo dell’attuale momento
storico, mentre in Sicilia la campagna elettorale per le elezioni
regionali con tanti volti nuovi e vecchi, con i soliti apparati
organizzativi nelle stanze dei bottini si avvia a pieno ritmo.
Ecco la nostra bella scuola dove i bambini arrivano con gli zaini
nuovi, carichi di emozioni e di speranza, desiderosi di apprendere e di
crescere bene e, mentre dovrebbero trovare positività,
idee e progetti didattici innovativi a volte trovano
docenti stanchi e privi dello smalto dell’entusiasmo e del desiderio di
fare meglio, avvolti nella routine del quotidiano e nelle tradizionali
preoccupazioni dell’orario, del giorno libero, delle ore buche, dei
ponti per le festività
I giorni del calendario scorrono uno dopo l’altro, ed ogni giorno è
segnato da una linea che più o meno marcata si colora di rosso e
di blu come per le correzioni dei compiti di un tempo.
Il desiderio di una scuola bella, armonica, educativa, entusiasmante ,
resta sempre nel cuore di tanti e tantissimi docenti-educatori, ma non
sempre si riesce ad incidere sul contesto, perché tale desiderio forte
e sentito trovi pienezza di realizzazione.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it