Ecco chi potrà
fare il "concorsone" per 11.892 cattedre nella scuola. La riunione tra
i tecnici del ministero e i sindacati è terminata e si cominciano a
delineare gli aspetti più importanti del concorso che sta tenendo sulle
spine centinaia di migliaia di abilitati e semplici laureati. Un primo
aspetto riguarda chi potrà partecipare al concorso. Il ministro
dell'Istruzione Francesco Profumo, aveva anticipato che il concorso,
dopo 13 anni, verrà bandito soltanto per alcune classi di concorso. E
da qual momento sono cominciate a circolare mille ipotesi. La più
accreditata era quella secondo la quale, a scapito di coloro che sono
in possesso di un titolo umanistico, sarebbero stati avvantaggiati gli
abilitati nelle materie scientifiche.
Ma l'informativa dei tecnici di viale Trastevere chiarisce anche
questo: concorso in vista per i docenti di Italiano, Filosofia, Latino
e Greco, tra le altre. Ed ecco il dettaglio delle classi di concorso
"prescelte". Per la scuola dell'infanzia e la scuola primaria il
concorso, in presenza di posti disponibili, si svolgerà in quasi in
tutte le regioni, ma se in alcune realtà - soprattutto al Sud - i posti
disponibili dovessero essere pochi il ministero potrebbe optare per un
raggruppamento di regioni: al massimo due. Il concorso verrà bandito
esclusivamente per i posti disponibili e avrà durata triennale.
Quest'ultima, rappresenta una sorpresa anche per gli stessi sindacati:
gli 11.892 posti saranno assegnati, in sostanza, nell'arco di un
triennio. Niente graduatorie biennale, quindi. Per la scuola media, il
concorso - sempre in presenza di posti disponili in ambito regionale -
sarà bandito soltanto per alcune materie, che nella complicata lingua
scolastica sono contrassegnate da codici alfanumerici: A028, A030,
A033, A043, A059, A245 e A345. Niente concorso, e possibilità di
acciuffare una cattedra, per tutte le altre materie. Stesso discorso
alle superiori. Potranno partecipare al concorso soltanto gli abilitati
- o i laureati - nelle seguenti classi di concorso: A017, A019, A020,
A025, A029, A034, A036, A037, A038, A047, A049, A050, A051, A052, A060,
A246, A346, C430.
Sul fronte dei titoli di ammissione è stato chiarito che, per la scuola
primaria e dell'infanzia, potranno partecipare alla selezione gli
abilitati, i laureati in Scienze della formazione e anche i diplomati
entro l'anno scolastico 2001/2002 che nel 1999 non hanno partecipato
all'ultima kermesse. Per la scuola secondaria di primo e secondo grado,
l'accesso alle prove sarà riservato a coloro che sono già in possesso
di un'abilitazione all'insegnamento e ai laureati in possesso di un
titolo di studio del vecchio ordinamento: conseguito entro l'anno
2001/02, per i corsi di studio quadriennali, 2002/03 per quelli
quinquennali e 2003/04 per quelli di sei anni di durata.
Salvo
Intravaia - Repubblica