Professori e presidi
aggrediti nelle scuole, anche in quest’anno scolastico si stanno
verificando pestaggi nei confronti dei rappresentanti dell’Autorità
scolastica, quei pubblici ufficiali che nell’esercizio della loro
funzione docente rappresentano lo Stato e che certi politicanti hanno
abbandonato a loro stessi, presentandoli all’opinione pubblica con fare
spesso denigratorio contribuendo ad esagitare. Gli ultimi tre casi sono
avvenuti a Maranello (Modena),
Reggio Emilia e Mondragone in Campania.
In provincia di Modena, il padre di un ragazzo dell’Ipsia “Ferrari” si
è scagliato contro un docente davanti a decine di studenti, stando una
prima ricostruzione dei fatti, l’uomo dopo una lite tra il figlio e un
compagno se l’è presa con il professore che era intervenuto solo per
cercare di calmarlo. Dopo a scuola sono arrivati i carabinieri, in
questo caso la procedibilità penale scatta d’ufficio, molti non sanno
che l’aggressione ad un pubblico ufficiale prescinde dalla querela di
parte. Il malcapitato docente è stato medicato dai sanitari del 118 che
sono intervenuti.
All’Ipsia “Lombardini” di viale Trento Trieste a Reggio Emilia, a causa
di un episodio simile tra ragazzini, sono arrivati a scuola il padre e
la madre di un 14enne. In questo caso ad essere vittima della furia del
padre sono stati il preside ed un insegnante, entrambi sono andati
all’ospedale. Secondo quanto si appreso la mamma si sarebbe
“preoccupata” di “solo” di spintonare una professoressa. Sono dovute
intervenire tre volanti della Polizia per calmare i due coniugi.
Fortunatamente i due feriti non sono gravi.
Alla Scuola Media “Michelangelo Buonarroti” di Mondragone un professore
“reo” di aver rimproverato una ragazzina vivace, insieme ad una collega
ed alla dirigente scolastica, è stato aggredito dai familiari della
giovane studentessa. I tre feriti sono stati medicati all’Ospedale di
Sessa Aurunca con prognosi che variano dai cinque ai venticinque giorni.
Quegli stessi politicanti che spesso sono solerti di usare per
“difendere” gli interessi pubblici l’Avvocatura dello Stato, non hanno
per nulla espresso solidarietà ne hanno caldeggiato (almeno
pubblicamente) che gli Avvocati dello Stato rappresentassero quei
pubblici ufficiali che hanno la responsabilità di istruire il paese del
domani, evidentemente anche i teppisti votano bisogna non irritarli
troppo.
Ecco cosa dice la legge
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Cassazione penale , sez. III, 11 febbraio 1992
"La qualità di pubblico ufficiale deve essere attribuita a tutti gli
insegnanti di scuole statali, in quanto essi esercitano una funzione
disciplinata da norme di diritto pubblico e caratterizzata dalla
manifestazione della volontà della Pubblica Amministrazione e dal suo
svolgersi attraverso atti autoritativi e certificativi. (…)”.
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Ai sensi dell’art. 337 Codice Penale: “Chiunque usa violenza o minaccia
per opporsi ad un pubblico ufficiale o ad un incaricato di pubblico
servizio, mentre compie un atto di ufficio o di servizio, o a coloro
che, richiesti, gli prestano assistenza, è punito con la reclusione da
sei mesi a cinque anni”.
Procedibilità: d'ufficio. Arresto: facoltativo. Fermo: consentito
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