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Progetti: Progetto Educazione – OASI

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Premessa

L'educazione ambientale è uno dei principali metodi di azione del WWF, impegnato da anni nella diffusione delle informazioni, delle conoscenze, delle motivazioni e delle competenze per comprendere l’ambiente, i suoi problemi e le sue dinamiche e relazionarsi ad esso in modo sostenibile. Destinatari dell’azione educativa sono principalmente i giovani in età scolare, ma il lavoro dell’Associazione si rivolge anche agli insegnanti, al grande pubblico e a categorie professionali specifiche.

Il WWF opera, in modo articolato e continuativo, dall’inizio degli anni ’70 nel campo dell’educazione ambientale. In questo lasso di tempo sono stati realizzati centinaia di programmi coinvolgenti decine di migliaia di utenti. Negli oltre 38 anni di attività il WWF ha progettato e gestito progetti di ricerca, convegni, interventi di formazione.

 

 

La nuova scuola: una scuola per l’ambiente

Nell’era della globalizzazione la scuola è chiamata a sviluppare percorsi complessi, tra questi la capacità di mettersi in relazione con il mondo e con i grandi temi che segnano il nostro tempo.

L’azione educativa non può dunque sottrarsi alla necessità di costruire nei giovani (ma non solo) comportamenti consapevoli responsabili verso l’Ambiente, a partire dai singoli contesti di vita e relazione: dallo spazio dell’aula a quello della città, fino allo spazio del mondo. Un pensare globale, attraverso il nostro agire locale, per un miglior sviluppo delle identità, delle culture e della cittadinanza.

L’Educazione Ambientale assolve a questo compito ed è in sintonia col contesto delineato dall’autonomia scolastica e dalla recente legge 28 marzo 2003 n. 53, che propongono una nuova e formidabile dimensione progettuale con la quale le scuole si stanno misurando.

 

 

Il territorio come risorsa

L’apertura della scuola al territorio, elemento cardine del passaggio da una scuola centralizzata ad una inserita nella propria realtà locale, è terreno specifico dell’educazione ambientale e origina progetti che permettono di conoscere e “sentire” il proprio territorio, stabilendo con esso un senso d’appartenenza radicato e concreto.

L’azione educativa promossa dal WWF in tale ambito è basata su alcuni obiettivi:

·        Valorizzare tutti gli spunti educativi che il contesto ambientale presenta, senza trascurare il collegamento tra i problemi particolari dell’ambiente e quelli più generali.

·        Potenziare la scoperta della propria identità territoriale.

·        Agire sui vissuti e sulle suggestioni per favorire un approccio personale ai temi, ricorrendo alla citazione letteraria come stimolo all’approfondimento e all’apprendimento.

·        Facilitare la presa di coscienza della stretta interazione tra mondo fisico, biologico e comunità umana.

·        Sviluppare la consapevolezza dell’importanza del metodo scientifico per l’acquisizione di conoscenze relative alla propria realtà territoriale e ai fenomeni naturali che vi si possono verificare e quindi estendere le conoscenze a territori diversi dai propri confrontandone caratteristiche e fenomenologie naturali.

·        Promuovere un percorso educativo continuo fra le varie fasce scolastiche.

·        Favorire il confronto con esperienze e metodi di lavoro meno legati alle singole discipline, e più orientati ad un’analisi complessa e interdisciplinare del territorio.

·        Potenziare la creatività, la sperimentazione, la ricerca personale.

·        Promuovere gli scambi di esperienze e i gemellaggi come momenti importanti di arricchimento e di completamento del progetto educativo per sviluppare una coscienza di cittadinanza che vada oltre i propri confini territoriali.

 

Fare scuola utilizzando il territorio può quindi favorire l’incontro diretto (cognitivo, operativo, emotivo) dei ragazzi con le diverse componenti, che fanno del territorio un organismo complesso, interconnesso e in evoluzione.   Aprirsi al territorio offre la possibilità di potersi confrontare con i fenomeni reali in tutta la loro complessità: si può “toccare con mano” la realtà ed essere coinvolti operativamente ed emotivamente in esperienze fortemente legate all’ambiente in cui si opera. Il tutto attraverso la messa a punto di una modalità di lavoro che permetta di formulare ipotesi, di cercare risposte, anche se parziali, utilizzando una pluralità di fonti, di punti di vista, di modi di guardare la realtà.

Lavorare sul territorio, con una metodologia adeguata, permette di imparare a coglierne i segni, a parlarne, a schematizzare e rappresentare, a correlare tra loro aspetti diversi, a generalizzare ciò che si è appreso e soprattutto a riconoscere i processi connessi al percorso.

Utilizzare il territorio come luogo di insegnamento/apprendimento ha come obiettivo generale quello di costruire una scuola sempre più adeguata nel preparare cittadini autonomi e responsabili, capaci di confrontarsi con la complessità ambientale ed in grado di proporre soluzioni in caso di situazioni problematiche, superando il senso di impotenza per acquisire la consapevolezza di essere soggetti attivi per la costruzione di un futuro sostenibile.

 

 

L’educazione ambientale sul campo, un apprendimento per esperienza

Esistono molti modi per accostarsi all’ambiente e alla natura, l’occasione migliore, e più ricca di spunti, è offerta dalle Oasi del WWF, [TIPO CAR]-Usare .CW*** le aree protette naturali costituiscono infatti una risorsa educativa importante che favorisce esperienze dirette.

Vere proprie “Aule all’aperto”, le Oasi soddisfano l’esigenza di educare all’ambiente attraverso esperienze concrete e utili al raggiungimento di traguardi altrimenti impossibili con i metodi della lezione frontale o dei laboratori didattici tradizionali.
Tra i molti elementi che caratterizzano l’Educazione Ambientale uno dei più importanti è senza dubbio il legame costante con la concretezza. Ciò significa uscire dalla scuola, o da qualsiasi altro ambiente “chiuso”, per porsi a diretto contatto con i fenomeni e con gli ambienti esterni, occuparsi di problemi reali e coinvolgenti, sviluppare azioni per trasformare il territorio, ecc. E’ un “apprendere per esperienza” caratterizzato dal contatto diretto, corporeo con la realtà.


L’educazione ambientale in OASI

Il ventaglio delle opportunità educative offerte da un’OASI:

- permette la comprensione dei fenomeni naturali, dei cicli biologici e delle interazioni fra le risorse primarie (acqua, suolo, aria, ecc.) attraverso meccanismi di apprendimento rispettosi delle capacità individuali, della manualità, del lavoro di gruppo basati sull’osservazione dei fenomeni in modo diretto e sul campo;

- facilita l’integrazione uomo-ambiente naturale e uomo-città, attraverso la scelta di intervenire con efficacia sui piccoli gesti quotidiani che, evidenziando le responsabilità di tutti alla gestione del bene comune, a partire dai più piccoli, fanno prendere coscienza dell’importanza della biodiversità come fattore di stabilità ecologica;
- individua possibili azioni concrete per un’ azione personale andando a “scuola dalla natura” per poi sperimentare nel proprio quotidiano (a scuola, in casa e nel territorio) scelte ecocompatibili e rispettose degli equilibri ambientali.

 

 

La proposta in dettaglio

  • Grazie alla collaborazione fra MIUR e WWF, nel mese di gennaio sarà inviato un messaggio e-mail a USR, CSA e Istituti scolastici per presentare il progetto.

  • A partire da fine Gennaio 2005, sostenuto da un efficace comunicazione, anche attraverso il Sito Internet del MIUR e una Circolare inviata a tutte le scuole dallo stesso Ministero, sarà attivo un sito Internet specifico, allestito dal WWF, entro il quale tutte le classi potranno trovare notizie, informazioni, approfondimenti su tutte le OASI del WWF e materiale di lavoro scaricabile.

  • Dalle stesse pagine si potrà accedere ad una sezione specificamente dedicata al progetto, e riservata a tutte le classi che vorranno aderirvi.

  • Da queste pagine sarà possibile scaricare direttamente una pubblicazione didattica, realizzata dal WWF, per lavorare sia in classe sia all’aperto andando in cerca della “Natura intorno a noi”.

  • Sempre dalle pagine del sito dedicate al progetto, le classi avranno la possibilità di prenotare una visita gratuita presso un’OASI del WWF, che si svolgerà nella settimana immediatamente precedente la giornata delle OASI 2005 (dal 4 al 9 aprile). Il costo del viaggio dalla scuola all’Oasi sarà a carico della scuola.

 

Vi saranno quindi due possibilità per le classi:

-         aderire al progetto OASI solamente tramite Internet e servirsi del materiale didattico scaricato

-         aggiungere a questo impegno la visita ad un’OASI

 

In entrambi i casi il lavoro proposto è quello di uscire dalla scuola per osservare, sperimentare, documentare la propria esperienza.

Le classi in visita all’oasi potranno fruire di un’esperienza privilegiata grazie ai percorsi didattici proposti da accompagnatori esperti.

 

A fine lavoro, per entrambi i tipi di adesione (lavoro sul proprio territorio o visita all’Oasi WWF), alle classi sarà proposta un’attività conclusiva che documenta un’esperienza fatta. Potrà essere il diario di bordo di un’uscita, il reportage delle visita all’OASI, la documentazione di una “piccola oasi” realizzata a scuola.

Il lavori  troveranno spazio nel sito del progetto.

 

 

Le richieste di collaborazione al MIUR

  • Patrocinare il progetto. Grazie a tale patrocinio il WWF citerà, in ogni proprio strumento legato alla comunicazione dell’evento Oasi (pagine Internet, depliant, uscite stampa, articoli, ecc.), il Ministero dell’istruzione come Ente patrocinatore.

  • Sostenere la Comunicazione e l’informazione dell’iniziativa alle scuole attraverso i propri canali: pubblicizzazione sul proprio sito Internet, segnalazione nella Newsletter inviata ai docenti iscritti, invio di note informative, ai CSA, agli USR e a tutti gli Istituti scolastici italiani,

  • Diramazione di una Circolare ministeriale apposita. A tale proposito riteniamo che l’iniziativa potrà incontrare il massimo favore presso le scuole anche in riferimento alle Circolari Ministeriali diramate congiuntamente dai Ministeri dell’Istruzione e dell’Ambiente (C.M. del 27 maggio 1993, n. 4102, C.M. del 13 dicembre 1993, n.346) che incoraggiano la scelta dei parchi naturali e delle aree protette quali mete di viaggi di istruzione e di visite guidate, a sostegno e integrazione dei programmi e dei progetti scolastici. Le stesse circolari sottolineano la qualità del lavoro svolto, con professionalità, dalle Associazioni ambientaliste.

 









Postato il Sabato, 19 febbraio 2005 ore 07:59:01 CET di Daniele La Delia
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