Per il secondo
anno consecutivo il Ministero dell’Istruzione, nella circolare sui
libri di testo per il prossimo anno scolastico, scavalca i genitori e
li relega a semplici acquirenti dei libri su cui studieranno i
loro figli. Il Testo unico sulla scuola, e prima ancora i decreti
delegati del 1974, sono ben chiari nell’affermare che i rappresentanti
dei genitori sono membri a pieno titolo del consiglio di classe
ma la circolare sui libri di testo n. 23 del 4 marzo scorso si
preoccupa unicamente di definire il “quadro di riferimento per le
scuole, per i docenti e per l’editoria scolastica”.
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Per il secondo anno consecutivo il Ministero dell’Istruzione, nella
circolare sui libri di testo per il prossimo anno scolastico, scavalca
i genitori e li relega a semplici acquirenti dei libri su cui
studieranno i loro figli. Quello delle famiglie è un impegno di spesa
non indifferente, che giustifica appieno la previsione normativa
secondo cui sono i consigli di classe -con la partecipazione dei
genitori e degli studenti- e non i soli docenti a proporre i libri di
testo da adottare per l’anno successivo.
Il Testo unico sulla scuola, e prima ancora i decreti delegati del
1974, sono ben chiari nell’affermare che i rappresentanti dei genitori
sono membri a pieno titolo del consiglio di classe e lo stesso i
rappresentanti degli studenti nella scuola superiore, ma la circolare
sui libri di testo n. 23 del 4 marzo scorso si preoccupa unicamente di
definire il “quadro di riferimento per le scuole, per i docenti e per
l’editoria scolastica”.
Il Ministero insomma non si preoccupa della normativa vigente e
riconferma che si tratta da un lato di “armonizzare le proposte degli
insegnanti e le scelte delle scuole” e dall’altro “la fruizione da
parte degli studenti e la collaborazione dei genitori”. Questo
nonostante un rigurgito di consapevolezza che porta a dire che “Le
adozioni non esauriscono i propri effetti all'interno della scuola
poiché hanno anche una ricaduta non indifferente sulle famiglie. Nella
scuola secondaria, infatti, chi effettua la scelta del libro di testo,
cioè il docente, non coincide con l'acquirente che ne sopporta il
relativo costo”. Per questo “i docenti sono tenuti comunque a porre
attenzione, per quanto possibile, anche al contenimento del peso e al
costo dei libri”.
“Molte scuole non informano neppure i rappresentanti dei genitori che è
loro diritto prendere visione dei libri di testo proposti dalle case
editrici e nei consigli di classe ci si limita a chiedere l’adesione
dei genitori senza neppure invitarli a esprimere la loro opinione
–rileva Rita Manzani Di Goro, presidente dell’A.Ge. Toscana- Come
Associazione sollecitiamo i rappresentanti di classe a prendere parte
attivamente alla scelta dei libri di testo per il prossimo anno
scolastico e chiediamo alle scuole di rendere pubbliche le modalità di
consultazione dei testi, una buona prassi attuata solo in alcune realtà
locali”.
“Invitiamo inoltre i genitori di scuola secondaria a vigilare sul
rispetto dei tetti di spesa e sul contenimento del peso dei libri
–conclude Di Goro- L’adozione generalizzata di testi su CD, prevista
per legge a partire dal settembre 2011, ci sembra infatti troppo
avveniristica per costituire una soluzione immediata al problema del
peso: studiare sullo schermo del computer stanca la vista e oltre tutto
una parte delle famiglie non può neppure permettersi di acquistarne
uno”.
Le adozioni dei testi scolastici dovranno essere deliberate dal
collegio dei docenti, su proposta dei consigli di classe, nella seconda
decade del mese di aprile 2010 per le classi di scuola media e nella
seconda decade di maggio per tutte le classi di scuola elementare e di
scuola superiore. È possibile adottare unicamente testi a stampa per i
quali l'editore si sia impegnato mantenere invariato il contenuto per
un quinquennio, testi on line e testi misti. Nel caso in cui i collegi
abbiano effettuato per il corrente anno scolastico nuove adozioni, non
è consentito procedere per il 2010/2011 alla scelta di nuovi testi
scolastici; se invece per quest’anno sono stati confermati i testi
adottati nell’anno scolastico precedente è possibile procedere a una
nuova adozione.
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