LE PICCOLE GRANDI COSE DELLA VITA
Umberto Saba diceva che, di contro a tanta poesia complicata ai limiti dell’inverosimile, esiste una rima semplice, la più semplice che ci sia: quella amore/ cuore. A questo criterio si ispira la prima raccolta poetica (Un viaggio sul treno dei sentimenti, Il Filo, pp.62, € 11,50) di Vera Labate, che di mestiere fa l’impiegata, ma coltiva la poesia con passione, facendone sfogo soggettivo, lirica nel senso più puro del termine. Canta cose semplici, quotidiane, questa poetessa, e lo fa con un linguaggio piano, ma mai banale, capace di emozionare il lettore con tocchi di vero e suggestivo impressionismo: le barche che si perdono nell’azzurro del mare, il cielo buio in una giornata nebbiosa, l’Etna che domina sui paesini pronti a cedere ai suoi capricci. Poi il dolore, costante dell’esistenza umana: e le immagini sono quelle di una piccola bambina ferocemente uccisa o una ragazza triste sul baratro della depressione
E insieme, l’amore di madre, di donna e di figlia, nelle sue sfaccettature più varie. Restano nella mente i genitori amabilmente cantati e un amore, passione feroce oltre ogni misura: “Passione,/dissennati pensieri/s’affollano nella mente,/ma l’immagine tua/ si ferma in fondo/alle mie pupille:/ difficile scordare,/impresa ardua/allontanarti da me.
SILVANA LA PORTA
DALLA TERZA PAGINA DE "LA SICILIA" DEL 5 DICEMBRE 2009