LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E CULTURALI ITALIANE ALL’ESTERO.
La lingua italiana è al 19° posto nella classifica delle lingue più parlate e al 4° posto tra
quelle più richieste. Il personale di ruolo impegnato nelle diverse scuole è composto da
circa 1.100 unità. La maggior parte del personale impiegato nelle istituzioni scolastiche
italiane all’estero lavora in Europa. Al secondo posto l’ Africa, al terzo l’America dove il
personale di ruolo è impegnato soprattutto nelle scuole legalmente riconosciute. I corsi di
lingua e cultura italiane sono rivolti a più di mezzo milione di utenti nel mondo: quasi
400.000 nei paesi extraeuropei e circa 100.000 in Europa. Alla frequenza sono ammessi
anche alunni stranieri con motivazioni diverse che vanno dall’integrazione, alla riscoperta
delle proprie origini, al desiderio di conoscenza della storia e delle tradizioni italiane. Il
Ministero degli Affari Esteri, promuove ed attua iniziative ed attività di assistenza
scolastica a favore dei lavoratori e loro congiunti all’estero, promovendo (tra gli altri) classi
o corsi preparatori aventi lo scopo di agevolare l’inserimento dei congiunti nelle scuole dei
paesi di immigrazione; corsi integrativi di lingua e cultura generale italiana per i congiunti
che frequentino nei paesi di immigrazione le scuole locali corrispondenti alle scuole
italiane elementari e medie;corsi speciali annuali per la preparazione dei congiunti agli
esami di idoneità e di licenza di scuola italiana elementare e media; scuole materne e nidi
d’infanzia. Le risorse impiegate annualmente superano i 200 milioni di euro, se
comprendiamo in esse, anche i mezzi messi a disposizione degli Istituti Italiani di Cultura
per la diffusione della lingua italiana.
LA RIFORMA POSSIBILE : IL DIBATTITO PARLAMENTARE
Dopo oltre un anno di vita dell’attuale legislatura complesso e variegato è il panorama
delle proposte di legge depositate da esponenti delle diverse forze politiche, sia della
maggioranza che dell’opposizione, in particolare alla Camera, assegnate alle competenti
Commissioni ed in attesa della calendarizzazione per l’avvio della discussione
parlamentare. Da una ricerca avviata dal Servizio Studi e Documentazione del
Dipartimento estero UIL scuola, risulta che le iniziative, al momento presentate, in
particolare alla Camera dei deputati, rappresentano soltanto i primi contributi, ai quali stanno aggiungendosi molti altri, anche al Senato, di una intensa attività parlamentare, che dovrebbe, come la UIL si augura, ribadire , al di là delle diverse posizioni, la concreta volontà di condurre finalmente in porto il necessario e ormai non più rinviabile processo riformatore delle nostre istituzioni scolastiche all’estero e un organica riforma degli Istituti italiani di cultura e dei lettorati. Le modifiche strutturali contenute nei diversi disegni di legge contengono sul piano bipartizan alcune proposte innovative e, in particolare:
a) l’istituzione di un Organismo interministeriale ( Agenzia o Dipartimento);
b) l’istituzione di uffici scolastici consolari;
c) mantenimento o potenziamento del contingente scolastico statale;
d) omogeneità di trattamento economico analogo al personale MAE.
Tra le novità, invece, rispetto alla passata legislatura e alle proposte di privatizzazione
dell’intervento scolastico all’estero previsto, in passato, da alcuni progetti di legge di
riforma della legge 153/1971, si prende atto che la gran parte delle iniziative di legge
conservano e potenziano la presenza del personale di ruolo nelle istituzioni scolastiche
all’estero. Per ciò che riguarda l’organico statale, in alcuni progetti presentati ( il ddl 1450
– Aprea e il ddl 1547 – Narducci, Garavini, Porta) viene proposto il graduale inserimento
dei lettori di italiano nelle università straniere dal contingente scolastico al personale dell’area della Promozione Culturale del MAE, attraverso le procedure di mobilità intercompartimentale. I DDL PRESENTATI ALLA CAMERA SULLA RIFORMA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E CULTURALI ITALIANE ALL’ESTERO: Progetto di legge 1450(Fase iter Camera: 1^ lettura) APREA ( PDL): “”Riforma delle istituzioni scolastiche italiane all’estero e disposizioni in materia di iniziative di formazione linguistico-culturale in favore dei cittadini italiani e dei soggetti di origine italiana all’estero”” Progetto di legge: 1497 (Fase iter Camera: 1^ lettura) FARINA ( PD): “”Riforma delle istituzioni scolastiche italiane all’estero e interventi per la promozione della lingua e della cultura italiane all’estero”” Progetto di legge: 1363 (Fase iter Camera: 1^ lettura) dell’on. Antonio RAZZI ( Italia dei valori): “”Riforma delle istituzioni scolastiche italiane all’estero e interventi per la promozione della lingua e della cultura italiane all’estero”” Progetto di legge: 1547 (Fase iter Camera: 1^ lettura) NARDUCCi, BUCCHINO, FEDI, GARAVINI, Ricardo MERLO,PORTA E ALTRI “Interventi di formazione linguistica e culturale, di formazione continua e di sostegno all’integrazione in favore dei cittadini italiani e dei loro congiunti e discendenti residenti all’estero, nonché per la promozione e la diffusione della lingua italiana nel mondo. Riforma delle istituzioni scolastiche italiane all’estero” LA PROPOSTA DELLA UIL SCUOLA La proposta, che la UIL scuola ha sottoposto da anni all’attenzione delle forze politiche e sociali, è quella di superare, sul piano legislativo, l’attuale assetto settoriale dei vari interventi. L’investimento di nuove risorse deve aggiungersi ad un più efficace e funzionale utilizzo di quelle esistenti, spesso disperse nelle diverse articolazioni degli interventi: dall’azione di promozione culturale degli Istituti Italiani di cultura alle scuole statali, ai lettorati di italiano nelle università straniere, ai corsi di lingua per i nostri connazionali residenti all’estero, alle scuole bilingue. La UIL scuola propone una “cabina di regia”, a livello di Governo, all’interno di un vero e proprio “ SISTEMA ITALIA”, che
coordini le competenze di tutti i soggetti interessati, (MIUR, MAE,MIBAC, ecc) e che, in sinergia con la Conferenza Stato-regioni, pur rispettando le specifiche competenze di ciascun ministero, garantisca un effettivo e sinergico coordinamento di tutti gli interventi settoriali e risposte esaustive alla attuale domanda di lingua e cultura italiana nel mondo. A parere della UIL scuola, la gestione della rete scolastica all’estero deve costituire una parte integrante del complessivo investimento di diffusione e della promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo, attraverso una riforma che si avvalga dei nostri migliori docenti, adeguatamente preparati e selezionati professionalmente a rappresentare il Sistema Italia nel mondo. A tutto il personale dello stato in servizio all’estero deve essere garantita l’omogeneità di stato giuridico, di trattamento economico e di durata dell’incarico all’estero, in analogia alle altre tipologie di personale statale in servizio all’estero. La formazione iniziale e in servizio dovrà fornire Il personale destinato all’estero di strumenti professionali idonei alle funzioni richieste nelle diverse realtà estere, che possano avvalersi del contributo, come già oggi avviene, di enti e associazioni altamente qualificate per svolgere in tutto il mondo il servizio di promozione linguistico-culturale e favorire proficui rapporti di collaborazione e cooperazione con le Autorità scolastiche locali delle varie realtà estere