QUAL E' L'ORIGINE DELL'ESPRESSIONE ''AVERE VOCE IN CAPITOLO''?
Data: Mercoledì, 13 febbraio 2008 ore 15:12:26 CET
Argomento: Rassegna stampa


Da che cosa deriva l’espressione "avere voce in capitolo"? Gianni Rovere

 L'accezione oggi più largamente usata dell'espressione avere voce in capitolo - «avere autorità, credito per intervenire in una discussione o nel prendere una decisione» - è figurata rispetto a quella originaria, propria del diritto canonico, nel quale significa «avere diritto di voto in un capitolo, avere diritto di parola nell’adunanza capitolare». Avere voce in capitolo, infatti, era detto in origine degli ecclesiastici che nei capìtoli - i collegi dei canonici addetti a una chiesa - avevano il diritto di parlare e di deliberare. Da un punto di vista etimologico, è verosimile che il capitolo del diritto canonico debba essere ricollegato alla locuzione latina ire ad capitulum «andare alla lettura di un capitolo delle Sacre Scritture». È, inoltre, interessante osservare che l'espressione avere voce in capitolo ha un esatto equivalente nella locuzione francese avoir voix au chapitre, documentata con attestazioni letterarie da Mme de Sévigné («dans ces occasions-là, les mères n'ont pas beaucoup de voix au chapitre», 1668) a De Gaulle («La France n'avait pas voix au chapitre», Mémoires de guerre, 1956).






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