Ecco la scuola che vorremmo … colorata, scintillante, magica!
Data: Lunedì, 03 febbraio 2003 ore 09:30:10 CET
Argomento: Opinioni


ECCO LA SCUOLA CHE VORREMMO … COLORATA, SCINTILLANTE, MAGICA!

“ERANO ANCORA CAPACI DI GIOIA ,DI FANTASIA.MA LI ASPETTAVA UNA SCUOLA SENZA GIOIA E SENZA FANTASIA…”

PICCOLE VOCI  PER COSTRUIRE LA SCUOLA DI DOMANI…

Attenzione,attenzione.La scuola ha bisogno di rinnovarsi,e non solo nelle strutture!!!

Ho chiesto ai miei alunni:”Ragazzi,dipingetemi la scuola che vorreste,scrivete tutto ciò che desiderate!”

Sentite le loro voci,ingenue e fantasiose.

“Io vorrei che la scuola fosse tutta meccanizzata,porte automatiche,sedie volanti,classi senza soffitti,piene di luce e di sole,al posto del pavimento l’erbetta,e tutte le pareti coperte di fiori.e i banchi soffici come nuvole,libri,astucci e zaini parlanti,i professori trasformati in animali, come il coniglio e il criceto.E che siano intelligenti e sappiano insegnare…(Luca Sapienza)

“Rientro a scuola,sembra tutto cambiato all’improvviso,pareti dipinte,banchi e sedie nuove,termosifoni accesi,ma cosa è successo?!” (Arianna Meli)

“Scommetto che la prof  farà la sua entrata in scena ,dicendo:”Ragazzi,prendete il libro di storia e cominciate a ripassare.”Con mia grande sorpresa la prof dice:”Tirate fuori i libri di magia:pratica e scopi della magia.” (Giulia Sgroi)

“Per modernizzare la scuola ci vogliono una serie di scintillanti e geniali idee.La prima sarebbe togliere di mezzo quelle noiose spiegazioni,che vanno avanti da decenni,con le solite parole,che ormai vengono persino tramandate di professore in alunno…(Graziella Di Bella)

“Vorrei che la scuola fosse un luogo dove nessuno critica il modo di vestire degli altri.Entri e senti odore di pulito.Un luogo dove gli insegnanti non dovranno più preoccuparsi per le loro macchine perché ci sarà un parcheggio controllato da posteggiatori del comune…(Isadora Bracchi)

“La scuola che vorrei dovrebbe iniziare alle nove e mezza e finire alle cinque.Vorrei che la storia e la geografia si imparassero attraverso delle scenette,o magari con dei disegni,e che ci fossero delle psicologhe che aiutassero i ragazzi a superare i loro problemi.Poi dovrebbero insegnarci alcuni mestieri,come a fare la parrucchiera o il meccanico,o a dipingere sul vetro e magari a modellare statue con l’argilla…(Rita Spadaro)

“Perché non allargare le aule ,dipingendole alcune d’arancione,altre d’azzurro,altre ancora di verde? E il corridoio di giallo così penetrerà la luce del sole e illuminerà le lunghe ore di lezione.Aggiungiamo nuove materie:dizione,ceramica,lavorazione del vetro ,canto e danza.Rimbocchiamoci le maniche e organizziamo una scuola senza problemi ,senza effetti collaterali e ,perché no,formiamo una scuola famiglia.Ehi,siamo i più ignoranti d’Europa!Vogliamo darci una mossa con la cultura?”(Angelita Costantino)

“Vorrei la classe un po’ più allegra,magari addobbata…” (Elisa Patanè)

“E nei corridoi che ci siano degli armadietti personali dove collocare gli attrezzi da disegno e i nostri effetti personali…”(Antonio Bontempo)

“Desidererei una professoressa sola che mi insegni tutte le materie…” (Roberta Puglisi)

“E in ogni aula 5 computer,così,se vogliamo fare una ricerca,eccoli lì!”(Tiziana Trovato)

“Perché non dare lezioni di magia,come in “Harry Potter”?(Jessica Rigaglia)

“Per ogni banco metterei un computer e in classe le porte automatiche,come quelle dei supermercati…”(Giulia Arcidiacono)

“Prima di tutto ridipingerei la scuola sia all’interno che all’esterno,eliminando quelle stupidissime sbarre davanti alle finestre.Insomma noi ragazzi abbiamo delle esigenze che lo Stato non capisce o non vuole capire…”(Elisa Guarrera)

“Un ragazzo della II G,con spirito combattivo ,un bel giorno disse.”Cittadini,da oggi rivoluzioneremo la scuola!”Si cominciò ad abbattere la vecchia scuola e si costrui un palazzo altamente tecnologico..” (Salvo Lombardo)

“Certe scuole sono troppo semplici e spigolose.La mia scuola dovrebbe essere a forma di cupola a sette piani ,ognuno ospitante cinque classi e una biblioteca.Si dovrebbe abolire il registro e gli alunni dovrebbero avere un notebook digitale con le schede di tutte le materie:così si risolverebbe il problema del peso dello zaino!” (Fausto Alia)

“Io,la scuola,la vorrei così com’è adesso!” (Ivan Bonarrigo)

Quanta fantasia e quanti desideri!

Ed io,a mo’ di suggello  a tali sentite affermazioni , vorrei citare un passo ,tratto dal romanzo di Leonardo Sciascia “Il cavaliere e la morte”.

“I bambini,ecco:così graziosi,tanto meglio nutriti che un tempo,forse più intelligenti e certamente, di tutto,molto più informati;ma ne aveva grande apprensione e compassione.Ci saranno,pensava,nel 1999,nel 2009,nel 2019.e che cosa il susseguirsi di questi decenni avrebbe portato per loro?

Si soffermava a seguire i loro giochi,a sentire quel che si dicevano.Erano ancora capaci di gioia,di fantasia:ma li aspettava una scuola senza gioia e senza fantasia,la televisione,il computer,l’automobile da casa a scuola e da scuola a casa,il cibo ricco ma dall’indifferenziato sapore di carta assorbente.”

Ecco, è proprio contro questa scuola senza gioia e senza fantasia che dobbiamo lottare…

 Silvana La Porta





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