Secondo l’associazione delle scuole
autonome, di cui fanno parte diversi
dirigenti scolastici catanesi, negli
istituti funzionano molti organi collegiali.
Secondo l’Asas alcuni dovranno
essere soppressi, altri potenziati.
Secondo l’Asas, vi sono docenti
che fanno parte di diversi organi
collegiali e che «riportano, in
seno all’organismo politico di amministrazione
e di indirizzo, la cultura
dell’ostruzionismo sindacale e
di difesa di privilegi di categorie». In
ogni scuola secondaria di secondo
grado esistono ben 15 organi collegiali:
consigli di istituto, di classe,
collegio dei docenti, comitato di genitori,
assemblea studentesca di
istituto e studentesca di classe, assemblea
ata e sindacale, comitato di
valutazione, assemblea di genitori, i
rappresentanti di lavoratori per la
sicurezza, Rsu, organo di garanzia.
Secondo l’Asas «dovrebbe essere
potenziato e reso
più rappresentativo
il consiglio
di istituto
e il direttore dei
servizi generali
ed amministrativo
(ex segretario)
dovrebbe
farne parte di
diritto. Inoltre,
dovrebbe essere
prevista al suo
seno la presenza di un delegato dell’ufficio
scolastico regionale, di uno
dell’ente locale, di uno del mondo
produttivo, uno del mondo associativo (associazione genitori, librai),
associazione volontariato, sportive
presenti nel territorio. La presidenza
del consiglio di istituto dovrebbe
essere assegnata, per elezione, ad
uno dei quattro consiglieri delegati.
I cinque nuovi consiglieri dovrebbero
subentrare a due componenti docenti,
a un componente genitori, a
due studenti. I due componenti studenti
sarebbero designati annualmente
quali migliori studenti per
profitto delle penultime classi del
corso. Il consiglio di classe dovrebbe
avere riconosciuto il pagamento
delle proprie riunioni in quanto organismo
non elettivo, pagamento
sottoposto alla valutazione del raggiungimento
degli obiettivi prefissati.
L’assemblea studentesca dovrà
svolgersi alla presenza del docente
dell’ora che dovrà vigilare l’andamento
dei lavori e dare un contributo
culturale ai contenuti del dibattito.
Novità anche nell’assemblea sindacale.
La certificazione della presenza
del personale alla riunione e
la convocazione in orario exstracurriculare». Secondo l’Asas non bisognerebbe
mandare a casa gli allievi
per tenere un’assemblea e le dieci
ore di assemblea per il personale
dovrebbero essere detratte dalle 80
ore annuali di riunione pomeridiane
o pagate oltre il servizio dovuto.
Infine «le Rsu a scuola sono una follia».
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)