ASAS: La Rappresentanza della scuola «Va cambiata».
Data: Martedì, 05 febbraio 2008 ore 18:53:19 CET
Argomento: Rassegna stampa


Secondo l’associazione delle scuole autonome, di cui fanno parte diversi dirigenti scolastici catanesi, negli istituti funzionano molti organi collegiali.

Secondo l’Asas alcuni dovranno essere soppressi, altri potenziati. Secondo l’Asas, vi sono docenti che fanno parte di diversi organi collegiali e che «riportano, in seno all’organismo politico di amministrazione e di indirizzo, la cultura dell’ostruzionismo sindacale e di difesa di privilegi di categorie». In ogni scuola secondaria di secondo grado esistono ben 15 organi collegiali: consigli di istituto, di classe, collegio dei docenti, comitato di genitori, assemblea studentesca di istituto e studentesca di classe, assemblea ata e sindacale, comitato di valutazione, assemblea di genitori, i rappresentanti di lavoratori per la sicurezza, Rsu, organo di garanzia.

Secondo l’Asas «dovrebbe essere potenziato e reso più rappresentativo il consiglio di istituto e il direttore dei servizi generali ed amministrativo (ex segretario) dovrebbe farne parte di diritto. Inoltre, dovrebbe essere prevista al suo seno la presenza di un delegato dell’ufficio scolastico regionale, di uno dell’ente locale, di uno del mondo produttivo, uno del mondo associativo (associazione genitori, librai), associazione volontariato, sportive presenti nel territorio. La presidenza del consiglio di istituto dovrebbe essere assegnata, per elezione, ad uno dei quattro consiglieri delegati. I cinque nuovi consiglieri dovrebbero subentrare a due componenti docenti, a un componente genitori, a due studenti. I due componenti studenti sarebbero designati annualmente quali migliori studenti per profitto delle penultime classi del corso. Il consiglio di classe dovrebbe avere riconosciuto il pagamento delle proprie riunioni in quanto organismo non elettivo, pagamento sottoposto alla valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati.

L’assemblea studentesca dovrà svolgersi alla presenza del docente dell’ora che dovrà vigilare l’andamento dei lavori e dare un contributo culturale ai contenuti del dibattito. Novità anche nell’assemblea sindacale. La certificazione della presenza del personale alla riunione e la convocazione in orario exstracurriculare». Secondo l’Asas non bisognerebbe mandare a casa gli allievi per tenere un’assemblea e le dieci ore di assemblea per il personale dovrebbero essere detratte dalle 80 ore annuali di riunione pomeridiane o pagate oltre il servizio dovuto. Infine «le Rsu a scuola sono una follia».

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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