News dal mondo della scuola. Respinte le dimissioni di un docente di scuola media contrario ai metodi «soft» dei colleghi «Il prof usi pazienza con i
Data: Venerdì, 01 febbraio 2008 ore 17:21:07 CET
Argomento: Rassegna stampa


- Respinte le dimissioni di un docente di scuola media contrario ai metodi «soft» dei colleghi «Il prof usi pazienza con i casi difficili»


- In aumento le iscrizioni

 



- Respinte le dimissioni di un docente di scuola media contrario ai metodi «soft» dei colleghi «Il prof usi pazienza con i casi difficili»

L'altolà ai nostalgici della severità educativa, a favore di una prassi didattica flessibile, viene dalla Cassazione.

ROMA. I professori, soprattutto se hanno a che fare con le classi di ragazzini adolescenti, devono avere «pazienza e tolleranza, oltre alle specifiche conoscenze psicopedagogiche dell’età evolutiva» per affrontare le ore di lezioni con allievi che sono considerati «casi difficili» per i loro comportamenti turbolenti. Insomma, ci vuole una «pazienza di Giobbe». Lo sottolinea la Cassazione, che ha riconosciuto la mancanza di requisito della «giusta causa» nelle dimissioni presentate da un insegnante di lettere della scuola media del Conservatorio S. Annunziata di Firenze.

Massimo C., docente contrario ai «metodi soft» che i suoi colleghi intendevano usare nei confronti di un allievo della prima media particolarmente agitato, ha deciso di lasciare. Fin dall’inizio dell’anno, appena arrivato in prima media, nel settembre 1999, il ragazzino in questione - adottato da una famiglia fiorentina e proveniente da un orfanotrofio brasiliano, con alle spalle cinque anni di vita nelle favelas - aveva mostrato un «carattere aggressivo» e aveva compiuto «episodi gravi», fra cui rinchiuso in classe e gettato via la chiave; dato un calcio a un professore rivolgendogli espressioni triviali; scagliando un barattolo di vernice e aveva agitato un ombrello contro un altro docente.

Stressato da tanta indisciplina, il professore di lettere voleva che fossero presi provvedimenti disciplinari e riteneva la scuola, in quanto datore di lavoro, obbligata ad adottare «tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità del dipendente» come stabilito dall’art. 2087 del Codice civile. Dopo una riunione dei docenti, con l’intervento di una psicologa, si decise invece di perseguire l’obiettivo «di riuscire a tenere in classe l’allievo scalmanato il più possibile in modo corretto, altrimenti allontanarlo per educarlo al rispetto delle regole». Insomma, si era deciso di tenere un «atteggiamento flessibile e soft» che, nel prosieguo dell’anno scolastico, diede buoni frutti in quanto la condotta dell’allievo migliorò gradualmente, tanto che la sua «perdurante vivacità non era dissimile da quella di altri compagni di classe». Ma il professore visto che nessuno voleva ricorrere alle manieri forti, presentò le dimissioni e chiese una indennità di circa tremila euro alla scuola.

In primo grado il tribunale di Firenze, nel 2002, aveva riconosciuto al docente l’indennità, in quanto «era stato costretto a dimettersi a causa della condotta dello studente, fonte di turbativa delle lezioni scolastiche e anche fonte di pericolo per sé e per altri». La Corte d’appello di Firenze, nel 2004, ribaltò il verdetto sostenendo che nel bagaglio professionale di ciascun docente di scuola media è «necessaria la presenza di doti di pazienza e tolleranza». Adesso la Suprema Corte ha giudicato «coerente» la decisione dei giudici di secondo grado, e ha respinto il ricorso del professore intransigente.

GIANCARLO COLOGGI (da www.lasicilia.it)

 

In aumento le iscrizioni

ROMA. Un trend complessivo di crescita degli alunni quantificabile intorno alle 10.000 unità. È quanto emerge dai dati non ancora definitivi relativi alle iscrizioni per l’anno scolastico 2008-2009 (il termine per presentare le domande scadeva ieri). La tendenza è emersa durante l’incontro svoltosi tra i tecnici del ministero della Pubblica Istruzione e i sindacati per la definizione del decreto interministeriale (da emanare di concerto con il ministero dell’Economia) sugli organici del personale docente. Una forte crescita nella scuola secondaria di primo grado (ex medie) pari a circa 20.000 unità e un piccolo incremento di circa 2.000 unità nella primaria (elementari) è compensato da un calo significativo nella secondaria di secondo grado (superiori): circa 12.000 studenti.

(da www.lasicilia.it)







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