Programma Interregionale
Comunicazione ed educazione agroalimentare
Introduzione
Il Progetto “Comunicazione
ed Educazione Agroalimentare” nasce dall'esigenza di realizzare un percorso
interregionale condiviso, avvalendosi della partecipazione del Ministero per la
Pubblica Istruzione e di altri soggetti istituzionali.
Nel Progetto il tema dell'alimentazione, non riconducibile a quello
terapeutico, è stato concepito come occasione di convivio, di ricerca delle
proprie radici, di rispetto del proprio territorio e di valorizzazione dei
prodotti.
Il cibo dunque assume numerose valenze:
- Cibo per le valorizzazioni agroalimentari
- Cibo come espressione di socialità, di incontro e
scambio tra i popoli
- Cibo come tradizione, economia del territorio ed
identificazione delle proprie radici
- Cibo come valorizzazione dei prodotti di qualità.
Presentazione del progetto
Il Progetto vuole privilegiare la “persona” ed inserire l'informazione
in un processo di formazione globale,
coinvolgendo insegnanti, operatori, alunni, associazioni, consumatori, attuando
interventi coordinati e percorsi condivisi.
Particolare attenzione è dedicata ai giovani, nei quali si mira a
suscitare nuovi comportamenti alimentari e a costruire abitudini alimentari
legate alla propria identità culturale (non più modelli di consumo
globalizzati e standardizzazione dei gusti, ma prodotti tipici e ricette
tradizionali)
Il programma prevede diverse iniziative collegate in un processo
a cascata che mirano a creare un effetto moltiplicativo degli
interventi ed a garantire la massima efficacia.
Obiettivi
La realizzazione delle azioni previste dal Programma, rispondenti ad una
logica multi-target, permetterà il perseguimento delle seguenti finalità:
·
Valorizzazione dell'agricoltura nazionale attraverso la
conoscenza e la promozione delle produzioni regionali e il recupero delle
tradizioni
·
Promuovere la diffusione dei principi di una sana e corretta dieta
alimentare attraverso molteplici piste educative, nelle quali il
cibo è percepito come segno, cultura, rispetto dell'ambiente, conoscenza del
patrimonio agroalimentare
·
Assicurare canali informativi scientificamente validi
·
Responsabilizzare i consumatori deputati agli acquisti
·
Educare al gusto.
Soggetti coinvolti
Il carattere
operativo del progetto rende necessaria la capillarizzazione degli interventi
sul territorio; a questo proposito saranno coinvolte le S.O.A.T. e le S.O.P.A.T.
dell'intera regione, le direzioni
didattiche, le A.U.S.L., le associazioni di consumatori, i professionisti che
operano del settore dell'alimentazione e della comunicazione e i docenti
universitari.
Coordinamento
Il
collegamento delle azioni verrà affidato al Coordinamento di Comunicazione
ed Educazione Agroalimentare del
Servizio IX , affiancato dal
comitato interprovinciale, dove la presenza dei referenti provinciali produrrà
un effetto moltiplicativo sulla riuscita della comunicazione.
Durata del progetto
Il progetto ha una durata triennale.
Struttura del progetto
Le
azioni del piano di comunicazione ed educazione agroalimentare per il 1° anno
del secondo triennio si riconducono a due filoni o direttrici: il filone
informativo e quello formativo.
Filone
informativo
·
Creazione di un unico
logomarchio regionale e
definizione di un titolo per la campagna
informativa – formativa di comunicazione ed educazione agroalimentare,
da utilizzare su tutte le iniziative relative all'informazione e sul
materiale che sarà prodotto.
·
Convegno inaugurale con
conferenza stampa per la per la presentazione del progetto.
·
Seminari provinciali,
importanti occasioni di confronto tra i soggetti attuatori(Assessorato agricoltura e foreste )
e le diverse istituzioni(Ass. Sanità, A.U.S.L.,Provincia ,Comuni,Ex
Provveditorati e Direzioni Didattiche).
·
Utilizzazione del mezzo
stampa come comunicazione pubblicitaria, attraverso quotidiani, riviste
specializzate, affiches murali.
·
Realizzazione di inserti
televisivi da veicolare all'interno di trasmissioni RAI a carattere
regionale e che risultino:
1.
strumento informativo per le famiglie, che rappresentano l'ambiente
primario in cui i bambini acquisiscono le loro abitudini alimentari,
2.
spunto per gli insegnanti, in quanto referenti del un modello formativo;
3.
strumento informativo per i giovani.
·
Realizzazione di un portale
sull'educazione alimentare che si propone ai navigatori in rete come punto
di aggregazione sul web di informazioni, risorse e servizi per diffondere i
principi di un consumo consapevole, la valorizzazione della territorialità e il
recupero della tradizione storico – culturale.
Esso
rappresenta una scelta strategica che risponde alle necessità di attirare un
target differenziato sia per interessi che per fasce d'età .
·
Produzione di videocassette
tematiche, con immagini e inserti animati.
·
Produzione di cd-rom
telematici per apprendere, attraverso
i giochi interattivi, gli
abbinamenti corretti degli alimenti, per scoprire la provenienza di alcuni
piatti e per conoscere la storia dei prodotti.
·
Produzione di testi
illustrati sui prodotti tipici
siciliani, al fine di promuovere l'agricoltura e di valorizzare le
produzioni dell'isola.
·
Produzione di sussidi
didattici per alunni e per insegnanti.
·
Partecipazione a convegni, manifestazioni e fiere anche non
direttamente connessi con l'alimentazione.
Filone
formativo
Il filone formativo privilegia la scuola
al fine di introdurre i temi alimentari
nei percorsi scolastici. Il progetto complessivo mira a creare
“consumatori consapevoli-” capaci di scoprire il gusto dello “stare
insieme”.
·
Formazione dei formatori in
funzione di una corretta elaborazione dell'analisi sensoriale per
l'ottimizzazione delle fasce di degustazione guidata.Si tratta di un ciclo di
seminari di approfondimento scientifico sui diversi aspetti dell'educazione
alimentare tenuti da docenti universitari e da professionisti e rivolti agli
operatori.
L'azione
prevede lo svolgimento di laboratori del gusto al fine di integrare la
metodologia dell'educazione alimentare con quella dell'educazione
sensoriale.
·
Interventi formativi nelle
scuole elementari e medie: nell'ambito del proprio territorio di
competenza i funzionari del servizio IX Assessorato Regionale agricoltura e
foreste contatteranno le scuole per l'attuazione del progetto formativo.
Nel momento di presentazione del progetto, verrà distribuito a ciascun
alunno
un kit didattico che fornirà, in modo divertente, elementi di conoscenza
alimentare.
Contestualmente
un questionario di entrata sarà sottoposto per la valutazione del grado
cognitivo della classe interessata.
La misura formativa prevede
l'articolazione modulare.
Ogni modulo, relativo ad un
singolo prodotto da promuovere, vedrà due momenti formativi:
1.
Una prima fase di carattere educativo – teorico, nella quale saranno
affrontati i seguenti aspetti: notizie di natura agronomica, caratteristiche del
prodotto, aneddotica culinaria ;
2.
Una seconda fase per l'educazione al gusto (analisi sensoriale e
degustazione guidata).
Ciascuna
lezione dovrà avvalersi di lucidi, videocassetta e lezione frontale.
I prodotti da
promuovere saranno: formaggi, pane, olio
d'oliva, agrumi, miele, pesce azzurro, uva e vino ed eventuali prodotti tipici
della zona in cui si opera.
Al termine della lezione, dopo la degustazione
guidata, agli alunni sarà consegnato un gadget alimentare (es. il barattolino
di miele siciliano, la retina con alcuni frutti di agrumi, etc.), al fine di
raggiungere con l'informazione anche le famiglie.
·
Concorso a carattere
regionale per le scuole medie
Completato il percorso
formativo, la classe unita nel Progetto potrà familiarizzare
con gli alimenti , attraverso il fare e la scoperta giocosa.
Agricoltura infatti non è solo produzione, ma implica anche un
approccio culturale a tutela di tradizioni millenarie: l'insegnante avrà
molti spunti di lavoro (sui prodotti siciliani, la loro storia, la cultura
alimentare) e ai bambini sarà richiesta una partecipazione molto attiva.
Temi del concorso potrebbero essere:
1.
Il prodotto della tua regione,
in cui la classe è chiamata a costruire la storia di un prodotto tipico, con
linguaggi diversi (dal narrativo all'iconografico);
2.
A tavola con i siciliani, in
cui i ragazzi scegliendo fra i buoni prodotti della regione, dovranno
“preparare” un grande pranzo, testimonianza dell'antica genialità
gastronomica siciliana.
Gli
elaborati saranno presentati all'interno di manifestazioni a carattere
provinciale.
A tutte gli alunni coinvolti sarà consegnato un
attestato di partecipazione ed un gadget ricordo(cappellini, magliette etc).
Per ogni provincia verrà premiata la classe che
avrà prodotto il miglior elaborato.
Il premio del concorso potrebbe essere uno zaino
pluriaccessoriato contenente una campionatura di prodotti tipici siciliani da
destinare a ciascun alunno ed una targa-ricordo da consegnare alla scuola.
·
Interventi formativi nelle
scuole superiori su temi di attualità:
- per
promuovere un'informazione corretta e univoca (es. BSE, OGM);
- per avvicinare i
giovani ai prodotti tipici nel senso di recuperare la dimensione culturale (es.
trasformare il rapporto culturale che esiste tra i giovani e il vino, bevanda
che fa parte della nostra storia).
Gli
interventi formativi potranno essere proposti come corsi per la realizzazione
dei “crediti formativi”.
·
Fattoria didattica : in
essa si potranno osservare tutte le attività agricole (potatura, concimazione,
zappatura, raccolta), le attività zootecniche (cure ed alimentazione di animali
da cortile, governo degli animali al pascolo, alimentazione in stalla e
mungitura), la trasformazione dei prodotti (caseificazione, preparazione di
conserve e di marmellate, molitura delle olive ed estrazione dell'olio) e le
attività artigianali legate al mondo rurale.
·
Azienda delle biodiversità
: in essa saranno disponibili le varietà e le razze autoctone, in via
d'estinzione; si tratta di una “collezione” di germoplasma animale e
vegetale della tradizione culturale agricolo-zootecnica isolana.