Programma interregionale di comunicazione ed educazione agroalimentare.
Data: Giovedì, 30 gennaio 2003 ore 13:26:54 CET
Argomento: Comunicati


 

Programma Interregionale

Comunicazione ed educazione agroalimentare

 

Introduzione

Il Progetto “Comunicazione ed Educazione Agroalimentare” nasce dall'esigenza di realizzare un percorso interregionale condiviso, avvalendosi della partecipazione del Ministero per la Pubblica Istruzione e di altri soggetti istituzionali.

            Nel Progetto il tema dell'alimentazione, non riconducibile a quello terapeutico, è stato concepito come occasione di convivio, di ricerca delle proprie radici, di rispetto del proprio territorio e di valorizzazione dei prodotti.

            Il cibo dunque assume numerose valenze:

  • Cibo per le valorizzazioni agroalimentari
  • Cibo come espressione di socialità, di incontro e scambio tra i popoli
  • Cibo come tradizione, economia del territorio ed identificazione delle proprie radici
  • Cibo come valorizzazione dei prodotti di qualità.

  

Presentazione del progetto

Il Progetto vuole privilegiare la “persona” ed inserire l'informazione in un processo di formazione globale, coinvolgendo insegnanti, operatori, alunni, associazioni, consumatori, attuando interventi coordinati e percorsi condivisi.

Particolare attenzione è dedicata ai giovani, nei quali si mira a suscitare nuovi comportamenti alimentari e a costruire abitudini alimentari legate alla propria identità culturale (non più modelli di consumo globalizzati e standardizzazione dei gusti, ma prodotti tipici e ricette tradizionali)

Il programma prevede diverse iniziative collegate in un processo a cascata che mirano a creare un effetto moltiplicativo degli interventi ed a garantire la massima efficacia.

  

Obiettivi

      La realizzazione delle azioni previste dal Programma, rispondenti ad una logica multi-target, permetterà il perseguimento delle seguenti finalità:

·        Valorizzazione dell'agricoltura nazionale attraverso la conoscenza e la promozione delle produzioni regionali e il recupero delle tradizioni

·        Promuovere la diffusione dei principi di una sana e corretta dieta alimentare attraverso molteplici piste educative, nelle quali il cibo è percepito come segno, cultura, rispetto dell'ambiente, conoscenza del patrimonio agroalimentare  

·        Assicurare canali informativi scientificamente validi

·        Responsabilizzare i consumatori deputati agli acquisti

·        Educare al gusto.

 

 

Soggetti coinvolti

Il carattere operativo del progetto rende necessaria la capillarizzazione degli interventi sul territorio; a questo proposito saranno coinvolte le S.O.A.T. e le S.O.P.A.T. dell'intera  regione, le direzioni didattiche, le A.U.S.L., le associazioni di consumatori, i professionisti che operano del settore dell'alimentazione e della comunicazione e i docenti universitari.

 

 

 

 

 

Coordinamento

Il collegamento delle azioni verrà affidato al Coordinamento di Comunicazione ed Educazione Agroalimentare  del Servizio IX ,  affiancato dal comitato interprovinciale, dove la presenza dei referenti provinciali produrrà un effetto moltiplicativo sulla riuscita della comunicazione.

 

Durata del progetto

Il progetto ha una durata triennale.

 

 Struttura del progetto

 Le azioni del piano di comunicazione ed educazione agroalimentare per il 1° anno del secondo triennio si riconducono a due filoni o direttrici: il filone informativo e quello formativo.

 

 Filone informativo

 

·        Creazione di un unico logomarchio regionale  e definizione di un titolo per la campagna informativa – formativa di comunicazione ed educazione agroalimentare,  da utilizzare su tutte le iniziative relative all'informazione e sul materiale che sarà prodotto.

·        Convegno inaugurale con conferenza stampa per la per la presentazione del progetto.

·        Seminari provinciali, importanti occasioni di confronto  tra i soggetti attuatori(Assessorato agricoltura e foreste ) e le diverse istituzioni(Ass. Sanità, A.U.S.L.,Provincia ,Comuni,Ex Provveditorati e Direzioni Didattiche).

·        Utilizzazione del mezzo stampa come comunicazione pubblicitaria, attraverso quotidiani, riviste specializzate, affiches murali.

·        Realizzazione di inserti televisivi da veicolare all'interno di trasmissioni RAI a carattere regionale e che risultino:

1.      strumento informativo per le famiglie, che rappresentano l'ambiente primario in cui i bambini acquisiscono le loro abitudini alimentari,

2.      spunto per gli insegnanti, in quanto referenti del un modello formativo;

3.      strumento informativo per i giovani.

·        Realizzazione di un portale sull'educazione alimentare che si propone ai navigatori in rete come punto di aggregazione sul web di informazioni, risorse e servizi per diffondere i principi di un consumo consapevole, la valorizzazione della territorialità e il recupero della tradizione storico – culturale.

Esso rappresenta una scelta strategica che risponde alle necessità di attirare un target differenziato sia per interessi che per fasce d'età .

·        Produzione di videocassette tematiche, con immagini e inserti animati.

·        Produzione di cd-rom telematici per apprendere, attraverso i giochi interattivi, gli abbinamenti corretti degli alimenti, per scoprire la provenienza di alcuni piatti e per conoscere la storia dei prodotti.

·        Produzione di testi illustrati sui prodotti tipici siciliani, al fine di promuovere l'agricoltura e di valorizzare le produzioni dell'isola.

·        Produzione di sussidi didattici per alunni e per insegnanti.

·        Partecipazione a convegni, manifestazioni e fiere anche non direttamente connessi con  l'alimentazione.

 

 

Filone formativo

 

Il filone formativo privilegia la scuola al fine di introdurre i temi alimentari nei percorsi scolastici. Il progetto complessivo mira a creare “consumatori consapevoli-” capaci di scoprire il gusto dello “stare insieme”.

·        Formazione dei formatori in funzione di una corretta elaborazione dell'analisi sensoriale per l'ottimizzazione delle fasce di degustazione guidata.Si tratta di un ciclo di seminari di approfondimento scientifico sui diversi aspetti dell'educazione alimentare tenuti da docenti universitari e da professionisti e rivolti agli operatori.

L'azione prevede lo svolgimento di laboratori del gusto al fine di integrare la metodologia dell'educazione alimentare con quella dell'educazione sensoriale.

 

·        Interventi formativi nelle scuole elementari e medie: nell'ambito del proprio territorio di competenza i funzionari del servizio IX Assessorato Regionale agricoltura e foreste contatteranno le scuole per l'attuazione del progetto formativo.

Nel momento di presentazione del progetto, verrà distribuito a ciascun alunno

       un kit didattico che fornirà, in modo divertente, elementi di conoscenza alimentare.

Contestualmente un questionario di entrata sarà sottoposto per la valutazione del grado cognitivo della classe interessata.

          La misura formativa  prevede l'articolazione modulare.

Ogni modulo, relativo ad un singolo prodotto da promuovere, vedrà due momenti formativi:

1.      Una prima fase di carattere educativo – teorico, nella quale saranno affrontati i seguenti aspetti: notizie di natura agronomica, caratteristiche del prodotto, aneddotica culinaria ;

2.      Una seconda fase per l'educazione al gusto (analisi sensoriale e degustazione guidata).

Ciascuna lezione dovrà avvalersi di lucidi, videocassetta e lezione frontale.

I prodotti da promuovere saranno: formaggi, pane, olio d'oliva, agrumi, miele, pesce azzurro, uva e vino ed eventuali prodotti tipici della zona in cui si opera.

Al termine della lezione, dopo la degustazione guidata, agli alunni sarà consegnato un gadget alimentare (es. il barattolino di miele siciliano, la retina con alcuni frutti di agrumi, etc.), al fine di raggiungere con l'informazione anche le famiglie.

 

·        Concorso a carattere regionale per le scuole  medie

Completato il percorso formativo, la classe unita nel Progetto potrà familiarizzare  con gli alimenti , attraverso il fare e la scoperta giocosa.

Agricoltura infatti non è solo produzione, ma implica anche un approccio culturale a tutela di tradizioni millenarie: l'insegnante avrà molti spunti di lavoro (sui prodotti siciliani, la loro storia, la cultura alimentare) e ai bambini sarà richiesta una partecipazione molto attiva.

Temi del concorso potrebbero essere:

1.      Il prodotto della tua regione, in cui la classe è chiamata a costruire la storia di un prodotto tipico, con linguaggi diversi (dal narrativo all'iconografico);

2.      A tavola con i siciliani, in cui i ragazzi scegliendo fra i buoni prodotti della regione, dovranno “preparare” un grande pranzo, testimonianza dell'antica genialità gastronomica siciliana.   

Gli elaborati saranno presentati all'interno di manifestazioni a carattere provinciale.

A tutte gli alunni coinvolti sarà consegnato un attestato di partecipazione ed un gadget ricordo(cappellini, magliette etc).

Per ogni provincia verrà premiata la classe che avrà prodotto il miglior elaborato.

Il premio del concorso potrebbe essere uno zaino pluriaccessoriato contenente una campionatura di prodotti tipici siciliani da destinare a ciascun alunno ed una targa-ricordo da consegnare alla scuola.

 

·        Interventi formativi nelle scuole superiori su temi di attualità:

- per promuovere un'informazione corretta e univoca (es. BSE, OGM);

- per avvicinare i giovani ai prodotti tipici nel senso di recuperare la dimensione culturale (es. trasformare il rapporto culturale che esiste tra i giovani e il vino, bevanda che fa parte della nostra storia).

Gli interventi formativi potranno essere proposti come corsi per la realizzazione dei “crediti formativi”.                                                                                                                                                        

·        Fattoria didattica : in essa si potranno osservare tutte le attività agricole (potatura, concimazione, zappatura, raccolta), le attività zootecniche (cure ed alimentazione di animali da cortile, governo degli animali al pascolo, alimentazione in stalla e mungitura), la trasformazione dei prodotti (caseificazione, preparazione di conserve e di marmellate, molitura delle olive ed estrazione dell'olio) e le attività artigianali legate al mondo rurale.

 

·        Azienda delle biodiversità : in essa saranno disponibili le varietà e le razze autoctone, in via d'estinzione; si tratta di una “collezione” di germoplasma animale e vegetale della tradizione culturale agricolo-zootecnica isolana.







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