GUIDO CAVALCANTI...E LUCIO DALLA: UNA CANZONE PER L'AMATA-Prof.ssa Silvana La Porta
Data: Venerdė, 24 gennaio 2003 ore 13:20:47 CET
Argomento: Opinioni


GUIDO CAVALCANTI…E LUCIO DALLA:UNA CANZONE PER L'AMATA!

 

Canzone,aiuta una povera insegnante,se puoi…

 

 

 

E' drammatico, davvero drammatico, per una povera insegnante, scorgere, sul libro di antologia,quel titolo ,”Perch'i' no spero di tornar giammai”.

Lo riconosciamo, č Guido Cavalcanti, il raffinato poeta stilnovista. E' una delle liriche pių belle della letteratura delle origini:dal doloroso esilio di Sarzana, sentendo avvicinarsi la morte, lo scrittore rivolge l'ultimo pensiero  alla sua donna lontana e le invia  versi come messaggeri d'amore.

Sono  cosė dolci e invitanti, ma solo per noi…poi, dinanzi al pensiero di doverli spiegare agli alunni, č il panico!!!

Ci scoraggia il “ballatetta mia”(ma cos'č una ballata,prof?!), tremiamo per quel “leggera e piana”; e le “novelle di sospiri”, la “disaventura”, l'”amistate, ci gettano in crisi.

Infine il colpo di grazia: quel “poscia”  suscitatore di mille sbadigli…forse č meglio chiudere il libro e pensare: la studieranno di nuovo alla scuola superiore, saranno pių grandi, la capiranno meglio…

Poi, d'improvviso l'illuminazione! Ci torna in mente un motivetto:”Canzone, cercala, se puoi, dille che l'amo, se lo vuoi, va' per le strade, tra la gente, diglielo veramente…” :ma sė, č lo stesso tema della poesia in questione, solo che si tratta del brano di Lucio Dalla intitolato “Canzone”!

E allora, alla lezione successiva, via all'analisi comparata del testo: ecco le metafore suggestive (“un materasso di parole scritte apposta per te”), le espressioni simpatiche ( e come lacrime la pioggia mi ricorda la sua faccia, io la vedo in ogni goccia che mi cade sulla giacca”)  e “quegli occhi di mare senza scoglio, il mare sbatte su di me” che fanno ridere i ragazzi.

E subito il ritorno a Cavalcanti, forse quei termini difficili adesso sembrano pių facili;e poi che raffinatezza  il poeta stilnovista!Non avrebbe mai creato una rima stupida come “il mare sbatte su di me che ho sempre fatto solo sbagli,ma uno sbaglio che cos'č”.

Insomma alla fine siamo tutti felici e contenti:la docente sorride, i ragazzi vorrebbero cantare…e il poeta č bell'e digerito!

Grazie ancora, canzone, da una povera insegnante che ama molto Guido Cavalcanti…e un po' anche Lucio Dalla!

 

 







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