LA VERA STORIA DELLA BEFANA
Data: Sabato, 05 gennaio 2008 ore 18:44:56 CET
Argomento: Rassegna stampa


La  vera storia della Befana


 

 


C’era  una volta un paese abitato in prevalenza da bruttissime e  cattivissime streghe. Era un paese normalissimo, popolato da  famiglie normalissime con uomini e donne normalissimi e  bambini allegri, burloni e.... anche un po' cattivelli.

La  vita in questo paese si svolgeva nella maniera solita: i papà  e le mamme lavoravano e si prendevano cura dei loro figlioli,  i bambini andavano a scuola e di tanto in tanto si riunivano  fra di loro in gruppetti e qualche monelleria a volte ci  scappava pure.

Le  streghe, invece, proprio normali non erano... Vivevano per  conto loro, ma di tanto in tanto, mescolandosi tra la gente  normale, portavano lo scompiglio nel piccolo paese. La più  tremenda ed anche la più brutta era una certa Befana. Befana  prendeva spesso di mira i bambini costringendoli, a volte, a  rispondere ai suoi dispetti con cattiverie e burle.

Un  giorno il buon Dio, stanco di questa catena di dispetti e  malignità, scese in campo con la sua onnipotenza.

Egli  pensò: ''E se convertissi la cattiveria di Befana in bontà?  Forse anche i bambini, che ho creato naturalmente buoni, non  avendo modo di scontrarsi con la cattiveria, torneranno ad  essere quello che per loro natura sono!''

Fu  così che convertì la cattiveria di Befana in bontà. A  questo punto il problema avrebbe dovuto essere risolto e,  invece no. Befana, diventata una docile, dolce e simpatica  vecchina, fu scacciata dal clan delle streghe, ma per lei non  fu proprio un male, anzi: i bambini facevano a gara ad  ospitarla nelle loro case, godevano delle sue infinite e  fantastiche favole e di tutti i dolcetti che faceva per loro. Erano tanto contenti della sua esistenza, che presto  dimenticarono le altre sue sorelle ed i loro dispetti,  tornando ad essere i bambini di sempre. Un brutto giorno, però,  com'è destino per ogni essere umano, la dolce vecchina morì.  I bambini la piansero tanto e pregarono Gesù perchè la  facesse tornare.

Anche  Befana, seppure in Paradiso, era sempre triste e pensierosa  tanto che il Signore, impietosito dalle loro lacrime e dalle  loro preghiere, decise di accontentarli. Decise che un solo  giorno di ogni anno la dolce exstrega avrebbe potuto tornare a  vivere fra tutti i bambini, quelli buoni s'intende, facendo  sentire loro la sua presenza ed il suo amore, il modo lo  avrebbe scelto di volta in volta la stessa Befana.

La  gioia di Befana per questa concessione che il Signore le aveva  fatto fu infinita e subito decise che il modo per far sentire  ai bambini buoni la sua presenza ed il suo amore era quello di  portar loro, nel giorno stabilito, doni e dolcezze e, non si accontentò di farlo solo nel suo paese di origine, ma,  sfruttando il potere che Gesù dà alle persone buone che  vanno in Paradiso, anche in ogni parte del mondo.

Simbolicamente  Befana scelse il giorno 6 gennaio perchè fu il giorno in cui  i tre Re Magi arrivarono a Betlemme e depositarono accanto  alla culla del Bambinello i loro splendidi doni. Ma questo  succede solo per i bambini che rimangono tali quali il Signore  li ha creati, cioè ''buoni'' e a quelli cattivi o un po'  monelli? A loro è destinato solo del carbone, dolce,  s'intende, perchè Befana non essendo più quella strega  cattiva di una volta vuole solo simbolicamente ripagare con  egual moneta.


   







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