LE STORTURE DI LEGGI NOBILI
da ItaliaOggi


La legge n. 104, nata per fini nobilissimi quali la tutela dei disabili e delle loro famiglie e che ha reso l’ordinamento giuridico italiano una delle legislazioni più evolute al mondo, trova, purtroppo, in alcune parti del nostro paese, un’applicazione distorta ed illegittima. Ciò avviene perché la legge dà adito ad interpretazioni vaghe ed applicazioni spesso scorrette.
Il riconoscimento dei benefici per motivi personali avviene anche a favore di persone affette da lievissimi handicap ( intolleranza al glutine; mastectomia; problemi alla tiroide; malformazioni lievi alla mano) che non pregiudicano assolutamente la loro autonomia personale. Non esiste poi nessun controllo sulle autocertificazioni contenenti le dichiarazioni sul possesso dei requisiti richiesti dalla legge, consentendo ampio ricorso a dichiarazioni mendaci ( soprattutto in ordine al requisito relativo all’assenza di altro parente non lavoratore che possa assistere il disabile.) Storture esistono anche per la precedenza nell’assegnazioni di sede per l’assistenza a familiari con handicap , diviene diritto acquisito anche se il disabile viene a mancare subito dopo la pubblicazione delle graduatorie. Un meccanismo, insomma, che finisce per pregiudicare i diritti dei docenti che tengono comportamenti onesti. A comprova di quanto sopra denunciato è possibile visionare le graduatorie dei trasferimenti del personale docente e non docente presso la provincia di Agrigento: si evidenzierà immediatamente come in alcuni centri ( Raffadali, Favara ) si accede esclusivamente grazie alla Legge 104. Delle due una : o nell’ Agrigentino c’è una eccezionale concentrazione di invalidi ( docenti / non docenti / loro congiunti ) o, invece , c’è una dilagante e prepotente disonestà che coinvolge non solo chi usufruisce dei benefici della Legge, ma anche chi consente queste pratiche fraudolente. Ecco perché una legge giusta nelle intenzioni del legislatore, è stata profondamente violata nello spirito ed è diventata causa e strumento di ingiustizie e malcontento sia nei confronti dei disabili veri che nei confronti di quei lavoratori onesti e corretti che credono ancora nella legalità.