FIORONI HA SBAGLIATO I CONTI: 8.800.000 DIPLOMATI IN DIECI ANNI?!
Data: Giovedì, 03 gennaio 2008 ore 00:05:00 CET
Argomento: Opinioni



    Fioroni ha sbagliato i conti: 8.800.000 diplomati in 10 anni?!


Meno di un mese fa il ministro Fioroni denunciava: "Per superare la crisi della nostra scuola serve un ritorno di serietà. Con questo sistema dei 'debiti non recuperabili' in dieci anni abbiamo diplomato 8 milioni e 800mila studenti con lacune gravi e gravissime'' (1).

Alcuni giornali riprendevano, acriticamente e senza verifiche, la dichiarazione e arrotondavano la cifra a 9 milioni (2). Anche su questo sito veniva citata la stessa cifra (3).

Il ministro Fioroni, o forse qualche suo collaboratore, ha commesso un errore grossolano e
imperdonabile per la posizione che occupa. Ugualmente i giornali che hanno riportato la notizia.

L’errore è evidente. Nel 2007 i diplomati in Italia sono stati circa 494.000 (497.000 candidati meno 3.000 bocciati). In un decennio i diplomati sfiorano perciò, ma non raggiungono, i 5 milioni.

Dallo scorso luglio Fioroni ha come principale, e forse ossessiva, preoccupazione quella dei debiti formativi non saldati e dei possibili rimedi. Secondo il MPI, i debitori risultano circa 1.100.000 di cui i 3/4 risultano poi insolventi. Appunto i 3/4 potrebbero corrispondere a 880.000 unità che moltiplicate per 10 anni fanno proprio 8.800.000. L’errore potrebbe essere stato confondere i debitori con i diplomati.

Peraltro, gli 880.000 debitori, o portatori di debiti non recuperati, vanno ripartiti nei cinque anni di durata della scuola superiore con prevalenza nel biennio iniziale. Tenendo anche conto del fatto che alcuni debiti rientrano a causa delle bocciature, i maturandi, che – nello scorso decennio – hanno afffrontato l’esame di Stato senza aver recuperato qualche debito, possono essere stimati intorno ai 100.000 l’anno, cioè un milione nel decennio. Una analisi delle votazioni riportate potrebbe confermare questa stima.

La cifra di un milione è sempre molto, molto preoccupante ma ben inferiore a quella citata dal ministro.
 
V.Pascuzzi






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