LO SFASCIO DELLA SCUOLA? COLPA DEI NIPOTINI DI MARX, NON DELLA CHIESA
Data: Mercoledì, 02 gennaio 2008 ore 00:05:00 CET
Argomento: Opinioni


GENTILE S'IGNORA

di Manlio Collino - zeus@manliocollino.it - 21 dicembre 2007


Eh, no, compagni! Troppo comodo, di fronte allo sfascio della scuola, dare la colpa alla Chiesa cattolica e alla Dc che ne è stata l’espressione politica.

Un editorialista rimpiange la riforma Gentile “che aveva provato a rimediare all’oscurantismo clericale, ma è stata cancellata da 60 anni di ministri per lo più democristiani della Pubblica Distruzione”. Ricordo tra parentesi che se i Dc hanno impiegato 60 anni a cancellare la riforma Gentile, i comunisti hanno impiegato pochi secondi a cancellare lui: il filosofo fu crivellato di colpi mentre, ormai vecchio e malandato, era fermo in auto, disarmato. A Bruno Fanciullacci, che gli sparò, Firenze e molti comuni toscani hanno intitolato (ancora di recente) vie e piazze. A lui niente.

Chiusa la parentesi sul passato criminale col quale i rossi si rifiutano di fare i conti, torniamo alla riforma Gentile, dura, selettiva e incardinata sulla centralità umanistica dell’idealismo crociano. Fa specie che i nipotini di Marx la rimpiangano. Però a distruggerla non sono stati i ministri Dc. Chi ha dato la spallata definitiva alla scuola gentiliana (divisa in elementari, medie e superiori) sostituendola con la struttura dei “cicli” (7 anni di primario e 5 di secondario), chi ha abolito gli esami di riparazione sostituendoli col fumoso sistema dei “debiti e crediti formativi” è stato nel 1999 il DS Luigi Berlinguer. Non proprio un Dc, direi. Quanto ai preti, non sono mai stato tenero con loro quando esprimono una Chiesa ipocrita, conservatrice e avida. Il potere e il denaro sono “Mammona”, e i vangeli dicono che non è possibile servire Dio e Mammona allo stesso tempo. Parola di Cristo.

Quanto ad insegnare, però, i preti sanno il fatto loro. Magari insistono un po’ troppo sull’osservanza dei precetti religiosi e sulla morale sessuale degli allievi, ma le materie umanistiche e scientifiche le insegnano bene. E la disciplina la sanno tenere. Barnabiti, Fratelli delle Scuole Cristiane, Rosminiani, Salesiani gestiscono ancora oggi le ultime isole efficienti nel mare putrido dell’istruzione. Isole di destra? Forse. Però la sinistra, che dal ’68 in poi si è impadronita della scuola pubblica portandola allo sfacelo che vediamo, si prenda le sue responsabilità. Cercava consensi, e li ha avuti, pagandoli con il facilismo e l’egualitarismo antimeritocratico.

Voleva menti facilmente plagiabili, e le ha plasmate nell’argilla molle dell’ignoranza. Voleva imporre la “sua” storia e la “sua” cultura” e lo ha fatto. Adesso, però, non incolpi la destra. C’è un limite anche alla sfrontatezza

Manlio Collino - zeus@manliocollino.it







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