DEBITI SCOLASTICI, I SOLDI PER IL RECUPERO CI SONO
Data: Sabato, 29 dicembre 2007 ore 09:40:04 CET
Argomento: Opinioni


Quanti soldi per il recupero?
 E' stata emanata una direttiva (la 113) con cui il ministro prospetta alle scuole medie inferiori la opportunità di attivare nelle scuole medie inferiori, e in particolare nel primo anno, corsi di sostegno per il recupero in Italiano e Matematica. L'iniziativa prevede uno stanziamento iniziale di 5 milioni di € e segna il primo intervento sulla media dopo i risultati preoccupanti emersi dai dati di OCSE PISA 2006 riferiti ai quindicenni.
 Il documento è accompagnato da un comunicato stampa che fornisce i primi numeri ufficiali sugli stanziamenti di cui la scuola media superiore potrà usufruire per il recupero. Si tratterebbe di 320 milioni di euro (230 di tradizionale finanziamento del Fondo di Istituto, 30 previsti dalla finanziaria 2007, 60 provenienti dal finanziamento del nuovo obbligo scolastico). Il comunicato dell'Ufficio Stampa si lancia in proiezioni al termine delle quali si conclude che ogni studente con debito potrebbe usufruire di due moduli di recupero da 15 ore con l'ipotesi di 7/8 alunni per corso.
 Poiché la questione del finanziamento è quella su cui si gioca la praticabilità della partita (interventi seri o pro forma) ho provato a buttar giù qualche calcolo diretto.
 Iscritti ai primi quattro anni di superiore nel 2006/2007 2'264'000; ammessi alla classe successiva l'86.3% e cioè 1'947'000. Di questo il 41% hanno avuto almeno un debito e sono 798'000. Sempre dai dati ministeriali il numero di debiti per alunno è prossimo a 2 e noi assumeremo questo dato come realistico (i debiti vanno da 1 a 3 e arrivano in rari casi a 4). Dunque i debiti assegnati sono complessivamente circa 1 milione e mezzo.
 Il costo orario degli interventi di recupero è di 50 €/ora che giungeranno presumibilmente intorno ai 60 tenendo conto degli oneri riflessi a carico della scuola. Ipotizzando interventi su gruppi di 10 alunni e moduli di 15 ore, un corso di recupero viene a costare 60•15 = 900 € pari a 90 €/alunno. Tale dato va moltiplicato per il numero di debiti (un milione e mezzo) e si ottiene un costo di 135 milioni di euro.
 Se ora si tiene conto del fatto che i corsi di recupero da fare saranno due (uno al termine del primo quadrimestre e un altro in estate a lezioni concluse), che tendenzialmente le situazioni debitorie saranno di più al termine del I quadrimestre, che quest'anno è realistico prevedere un aumento nelle non ammissioni, possiamo concludere che i soldi ci sono (135 per due fa 270 che è significativamente meno di 320).
 Le scuole potrebbero anche utilizzare (come farà la mia scuola) una parte significativa di tempo scuola (i 200 giorni pari a 33 settimane) per il recupero nella fase I a costo aggiuntivo pari a zero (i docenti svolgono la attività in orario di servizio). Ciò permetterebbe un ulteriore risparmio e permetterebbe di attivare (finanziandole) sia attività di sportello didattico su richiesta dell'utenza, sia di sportello metodologico ed assistenza allo studio (da retribuire in maniera forfettaria), sia una copertura di tutte le materie richieste magari attraverso forme di recupero pomeridiano retribuito. Si avrebbe anche qualche soldo, che io reputo prezioso, per retribuire le attività di programmazione ed organizzazione sia a livello della intera scuola sia in ambito dipartimentale (costruzione delle classi per gruppi di livello, definizione analitica dei livelli minimi di competenza, banche dati delle veridiche).
 Sembra dunque che dove ci sarà la volontà di "provarci" lo si potrà fare.
 Claudio Cereda ceredaclaudio@tele2.it









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