Emergenza formativa. la CISL chiede una sessione straordinaria del Parlamento
Data: Lunedì, 24 dicembre 2007 ore 13:00:00 CET
Argomento: Comunicati


Gli sconfortanti dati delle rilevazioni internazionali hanno spinto il Ministro della Pubblica Istruzione a denunciare l'esistenza di una "emergenza formativa" nel nostro Paese. Ragioniamo puntualmente sui dati e affrontiamo i problemi di fondo.

Siamo in presenza soltanto di una emergenza scolastica oppure, come la CISL Scuola ha denunciato da tempo, di un'ampia emergenza sociale e politica?

Quali esiti si possono attendere da decenni di abbandono e di marginalità in cui è stata relegata la scuola, interessata solo da intenti riformatori confusi, contradditori, poveri di idee e di risorse?

Allora aggiorniamo la politica prima degli insegnanti e lavoriamo sul tessuto sociale oltre che sul tessuto scolastico.

Non si tratta solo invocare la formazione dei docenti ma di affrontare la deformazione di chi alla scuola chiede tutto ma non dà niente.

Facciamo un bilancio sociale oltre che un bilancio delle competenze dei nostri giovani. Che fine ha fatto l'intesa sulla conoscenza sottoscritta dal Governo? Quali investimenti ci sono nella Finanziaria al voto del Senato?

Il Ministro Fioroni si propone di portare il problema al Consiglio dei Ministri, al suo Presidente, al Ministro dell'Economia.

Non ci basta!

Di fronte alla gravità della situazione denunciata, come CISL Scuola chiediamo una sessione straordinaria del Parlamento perché si decida, una volta per tutte che cosa questo Paese intende fare per la sua scuola pubblica statale, la scuola della Costituzione, la scuola di tutti e di ciascuno, la scuola a servizio della crescita delle persone e dello sviluppo della collettività nazionale.

Roma, 19 dicembre 2007

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola







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