UNA SCUOLA PER LA BUONA POLITICA A TORINO
Data: Venerd́, 21 dicembre 2007 ore 23:25:19 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


E' diffusa la percezione di un generale impoverimento, se non deterioramento, della vita pubblica nelle democrazie contemporanee, e soprattutto nel nostro paese.

Alcune delle cause della patologia non sembrano difficili da individuare: la drammatica difficoltà del sistema educativo scolastico a fronteggiare lo sfaldamento culturale nella società e nelle famiglie, la colonizzazione televisiva delle coscienze, la grave carenza di informazione plurale, seria e indipendente, la crisi delle organizzazioni di massa come partiti e sindacati, in cui un tempo avveniva una parte importante della formazione politica dei cittadini.

In queste condizioni, quella che Norberto Bobbio considerava la più importante promessa non ancora mantenuta della democrazia, la nascita e la crescita del "cittadino educato", sembra destinata a rimanere disattesa.

Ma la democrazia non può vivere senza cittadini " educati": informati e consapevoli, dotati di spirito critico almeno quanto basta per sfuggire alla miopia del proprio particulare e per non farsi irretire nelle superficialità e negli inganni di una comunicazione politica spesso distorsiva e scadente.
Per crescere, i cittadini educati hanno bisogno di spazi, strumenti e occasioni di formazione e autoformazione.

Sulla base di queste considerazioni, i quattro Istituti torinesi di cultura, intitolati rispettivamente a Gobetti, Gramsci, Rosselli e Salvemini, hanno convenuto sull'opportunità di creare a Torino una Scuola per la buona politica , prendendo a modello la Scuola omonima creata a Roma dalla Fondazione Basso, ed hanno deciso di avviare una collaborazione scientifica con la Scuola romana, nonché di stimolare insieme con essa una moltiplicazione di iniziative analoghe in altre sedi, nella prospettiva di istituire una estesa rete di Scuole a livello nazionale.ARIFS







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