Suggestivo presepe al De Nicola di San Giovanni la Punta Data: Martedì, 18 dicembre 2007 ore 11:55:55 CET Argomento: Comunicati
E’ bello,
imponente, di struggente poesia, occupa metà di quella che un tempo fu
la sala insegnanti e lo stile costruttivo è il classico napoletano,
come il docente, il prof. Lazzaro Napilitano, che con la sua classe, la
5i Mercurio dell’I.I. S.S. “De Nicola” presso il Polivalente di San
Giovanni la Punta, l’ha realizzato. Un bel presepio con i classici
pastori, i re magi, la grotta col Bambinello e le casette sulle
montagne di cartapesta e sughero innevate, mentre un laghetto, con
regolare zampillo, in basso raccoglie le acque di un misterioso fiume
la cui sorgente si nasconde nella fantasia dell’osservatore. Un mese
quasi di lavoro, stressato pure dai soliti mille suggerimenti dei
colleghi ma che il prof. Lazzaro non ha tenuto in conto, essendo il
progetto complessivo già nella sua testa e in quella dei suoi alunni
che imperterriti lo hanno seguito con estrema fiducia nelle loro
capacità. E ora questo bel presepe, monumentale per le energie profuse
e lo slancio, è nell’antisala della vicepresidenza, guardato a vista
dai ragazzi che hanno allestito pure dei banchetti per vendere, a fine
di beneficenza, ninnoli e oggettini e pure dolci. Il prof. Lazzaro
Napoletano, che insegna religione, è raggiante e coi lui i suoi allievi
disponibili sempre a spiegare passo passo agli altri studenti e ai
professori non solo i materiali per costruirlo ma anche la passione che
vi hanno profusa: quella inspiegabile e sana e fresca che tutti
vorrebbero ci fosse sempre, non soltanto a Natale, soprattutto nello
studio.
E’ bello,
imponente, di struggente poesia, occupa metà di quella che un tempo fu
la sala insegnanti e lo stile costruttivo è il classico napoletano,
come il docente, il prof. Lazzaro Napilitano, che con la sua classe, la
5i Mercurio dell’I.I. S.S. “De Nicola” presso il Polivalente di San
Giovanni la Punta, l’ha realizzato. Un bel presepio con i classici
pastori, i re magi, la grotta col Bambinello e le casette sulle
montagne di cartapesta e sughero innevate, mentre un laghetto, con
regolare zampillo, in basso raccoglie le acque di un misterioso fiume
la cui sorgente si nasconde nella fantasia dell’osservatore. Un mese
quasi di lavoro, stressato pure dai soliti mille suggerimenti dei
colleghi ma che il prof. Lazzaro non ha tenuto in conto, essendo il
progetto complessivo già nella sua testa e in quella dei suoi alunni
che imperterriti lo hanno seguito con estrema fiducia nelle loro
capacità. E ora questo bel presepe, monumentale per le energie profuse
e lo slancio, è nell’antisala della vicepresidenza, guardato a vista
dai ragazzi che hanno allestito pure dei banchetti per vendere, a fine
di beneficenza, ninnoli e oggettini e pure dolci. Il prof. Lazzaro
Napoletano, che insegna religione, è raggiante e coi lui i suoi allievi
disponibili sempre a spiegare passo passo agli altri studenti e ai
professori non solo i materiali per costruirlo ma anche la passione che
vi hanno profusa: quella inspiegabile e sana e fresca che tutti
vorrebbero ci fosse sempre, non soltanto a Natale, soprattutto nello
studio.