BREVI DAL MPI: APPLICAZIONE FINANZIARIA 2008
Data: Marted́, 04 dicembre 2007 ore 15:30:43 CET
Argomento: Comunicati


Brevi dal MPI. Incontro del 29 novembre 2007



Applicazione della Legge Finanziaria 2008. Mobilità degli insegnanti di religione cattolica. Terza fase delle operazioni di mobilità


APPLICAZIONE LEGGE FINANZIARIA 2008

 E' cominciato il confronto con l' Amministrazione sugli organici 2008/09, in applicazione della Finanziaria in discussione, i cui contenuti sono stati illustrati alle OO.SS. dalla Bastico che ha voluto minimizzare la portata delle modifiche peggiorative rispetto all' esistente introdotte nel testo approvato dal Senato, facendo riferimento agli emendamenti presentati alla Camera ed ai margini migliorativi che il MPI saprà apportare in sede di emanazione dei Decreti attuativi. La Bastico ha comunque sottolineato gli aspetti positivi: l' ampliamento del servizio scolastico mediante l' incremento delle sezioni di Scuola dell' Infanzia, del Tempo Pieno e Prolungato e degli EDA ed ha sottolineato che i posti di sostegno che dovrebbero attestarsi sulle 94.000 unità vedranno stabilizzare almeno il 70% dei posti in organico a fronte del 52% attuale.
 Ha dovuto comunque ammettere che si dovrà incidere sul numero delle sperimentazioni che mantengono molto basso il rapporto alunni/classi e, pertanto, si dovrà incrementare il numero degli alunni per classe; che sono previsti tagli per ulteriori 11.000 posti alla stregua di quanto è previsto anche per il prossimo biennio che sono finalizzati ad una maggiore efficienza e razionalizzazione; ha dovuto ammettere la parcellizzazione dell' offerta formativa in plessi molto esigui dislocati non solo nei piccoli centri, ma anche nelle città. Ha parlato dei risparmi che s' intendono realizzare, anche se ha confermato le 50.000 immissioni in ruolo già programmate.
 La ns. Delegazione costituita dal Coordinatore Nazionale e da Franco Capacchione, pur apprezzando la volontà di realizzare un organico funzionale di sostegno e la stabilizzazione di un maggior numero di posti, ha sottolineato l' ineludibile esigenza dell' integrazione scolastica anche per gli alunni stranieri decuplicatisi in poco tempo, se si vuole una Scuola di qualità, ha stigmatizzato l' indispensabile autorizzazione da parte dei DDGGRR per l' incremento del numero delle classi - un controsenso nella Scuola dell' autonomia -, si è dichiarata scettica sull' opportunità di costituire un organico degli inidonei ai quali va offerta la possibilità di transitare anche in altro comparto e sulla volontà di riconvertire il personale non riconducibile ad alcuna classe di concorso per assenza di titoli di studio idonei (circa 2.000 provenienti dagli EE.LL.) e distribuiti in tutti gli UUSSPP; si è dichiarata inoltre contraria a bandire concorsi per esami e titoli cui possono accedere solo gli aspiranti abilitati che, inseriti nelle GE non avrebbero alcuna necessità di ulteriore selezione, mentre sarebbe più logico applicare la L 124/99 che prevede, in presenza di graduatorie esaurite o non compilate, il trasferimento dei posti all' altra procedura vigente. Si è dichiarata, infine, contraria all' eliminazione integrale dell' art. 5 della L. 53/03 che prevede anche il valore abilitante della Laurea in Scienze della Formazione Primaria che, al contrario, va salvaguardato.

MOBILITA' INSEGNANTI DI RELIGIONE CATTOLICA

 La mobilità degli IRC va raccordata con quanto previsto per gli altri docenti. In effetti sono significative le differenze: le diocesi al posto delle province, l'organico di diritto che è il 70% di quello di fatto, la necessaria idoneità per l' insegnamento, l'organico diocesano e non provinciale, la competenza statale e della Curia, ecc. Comunque le proposte formulate dal Segretario dello SNADIR che ha accompagnato lo scrivente in delegazione hanno trovato la piena condivisione delle altre OO.SS.

TERZA FASE DELLA MOBILITA'

 In un lungo confronto fra le OO. SS. e l' Amministrazione si è evidenziata la volontà pressochè unanime, anche se con qualche sfaccettatura, da parte delle altre OO.SS., di modificare le aliquote della mobilità interprovinciale e professionale, in quanto si ritiene di dover incrementare le possibilità per gli immessi in ruolo in questi ultimi anni di poter raggiungere la provincia di residenza, una volta concluso il triennio di cui alla L 124/99, senza costringerli a ricorrere agli istituti dell' assegnazione provvisoria e dell' utilizzazione fuori provincia, il cui fenomeno s'intende ridurre numericamente. Le aliquote - fermo restando il 50% dei posti vacanti all' inizio dei movimenti per le nuove immissioni in ruolo - che attualmente vedono andare metà (quindi il 25% delle disponibilità iniziali) alla mobilità interprovinciale e metà a quella professionale, lasciando i posti non utilizzati in ciascuno dei due istituti alle immissioni in ruolo, andrebbero modificate come segue: il 30% alla mobilità interprovinciale ed il 20% a quella professionale, eliminando lo sbarramento che ha impedito negli ultimi due anni lo scambio dei posti residui sempre all' interno della mobilità della III fase, lasciando, quindi, alle immissioni in ruolo, in aggiunta al 50% dei posti spettanti, solo quelli non effettivamente utilizzati per la terza fase. L' eventuale posto dispari andrebbe alle immissioni in ruolo. La logica di questa modifica è determinata dal considerevole aumento delle immissioni in ruolo per l' anno in corso e per i due successivi che giustificherebbero una maggiore attenzione verso le esigenze territoriali e professionali di chi è già di ruolo, senza danneggiare più di tanto - sostengono - le immissioni in ruolo. A parere dello scrivente in tal modo si registrerà un incremento delle disponibilità per le immissioni in ruolo in particolare al Nord ed una diminuzione al Centro-Sud. Premesso che la proposta testè illustrata non è peregrina, sarebbe indispensabile che il CN, cui avevo illustrato la questione, il Vice, gli altri componenti della DN e gli addetti ai lavori suggerissero se condividere o meno tale proposta in vista dell' incontro di giovedì prossimo.


 a cura di Franco Capacchione







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