Il dimensionamento scolastico: in attesa delle indicazioni degli enti locali. Tanti gli istituti che non vogliono dimagrire
Data: Martedì, 04 dicembre 2007 ore 01:18:17 CET
Argomento: Rassegna stampa


L’assessore regionale alla Pubblica istruzione on. Lino Leanza, in base alle proposte di Comune e Provincia, ha emanato nei mesi scorsi i provvedimenti di dimensionamento che andranno in vigore dal prossimo primo settembre, cioè la soppressione di due istituti comprensivi perché sottodimensionati in quanto hanno meno di cinquecento alunni. Si tratta della ’Sammartino Pardo’ di Catania e della scuola ’Giovanni XXIII di Paternò. Nello stesso contesto sono stati istituiti tre istituti superiori, rispettivamente a Mascalucia, Palagonia e Ramacca, nonché 13 nuovi indirizzi (sezioni staccate), che funzioneranno in diversi centri, fra cui Librino, dove i problemi sociali sono tanti per cui vi sarà la possibilità di ridurre il grave fenomeno del pendolarismo.

Il resto è tutto da fare dal momento che non sono pervenute sul tavolo di Leanza ulteriori proposte di dimensionamento da parte del dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, a cui, a sua volta, non sono giunte da Comuni e Provincia nuove proposte di dimensionamento di istituti superiori sovradimensionati; si è ancora nell’ambito di discussioni, fra l’altro, per nulla convergenti. Per pervenire ad altri provvedimenti definitivi, l’iter è il seguente.

Riunione da parte di sindaci o assessori di competenza, cioè comunali, se si tratta di scuole di base, provinciali, se riguardano gli istituti superiori; le proposte concordate anche con le organizzazioni sindacali della scuola, vengono, poi, trasmesse al dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, che, dopo avere espresso il suo parere, sottopone i progetti all’attenzione del consiglio scolastico provinciale per l’approvazione definitiva. Infine, tutte proposte vanno all’assessore regionale alla Pubblica istruzione per l’emanazione del decreto applicativo. Tranne per i suddetti istituti, come si è detto, soppressione di due istituti comprensivi, istituzione di tre superiori e 13 nuovi indirizzi superiori, per le altre scuole, di qualsiasi tipologia, non si è ancora pervenuti neppure alla prima fase (esame delle proposte attraverso i tavoli tecnici).

Eppure vi sono stati diversi incontri tra assessori del ramo e organizzazioni sindacali sul dimensionamento da fare a partire dall’anno scolastico 2009-2010. L’obiettivo, come rileva il segretario provinciale dello Snals prof. Tempera è quello di distribuire organicamente e razionalmente sul territorio metropolitano le 54 istituzioni di base ed i 24 istituti superiori.

L’unica condizione vincolante, sostiene Tempera, «è quella che il numero complessivo di 79 istituzioni scolastiche non venga in nessun caso modificato. Se fosse necessario, come lo sarà, sopprimere o accorpare qualche istituto sottodinesionato, contestualmente sdoppiare in numero corrispondente gli istituti sovradimensionati ». Operazioni, ovviamente, legate ad esigenze di bilancio.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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