MENTRE INCENDIANO LA SCUOLA SI RIPRENDONO COL TELEFONINO
Data: Marted́, 04 dicembre 2007 ore 00:05:00 CET
Argomento: Comunicati


Copparo (Ferrara), tre studenti della media Govoni, hanno devastato l'istituto
 per completare la bravata si sono ripresi mentre appiccavano il fuoco nelle classi

Mentre incendiano la scuola
 si riprendono con i telefonini.

Due ragazzi di 16 anni e uno di 14
 sono stati denunciati alla procura dei minori di Bologna

 la Repubblica del 3/12/2007

 

COPPARO (FERRARA) - Tre aule incendiate, le stanze dei professori e dei bidelli danneggiate, registri di classe bruciati: è il bilancio, ancora provvisorio, di un raid di tre minorenni, studenti della scuola media inferiore Corrado Govoni di via Vittorio Veneto a Copparo, in pieno centro. Per completare la bravata i ragazzi hanno documentato il tutto riprendendo la devastazione con i loro telefonini. I carabinieri, allertati dalle fiamme che uscivano dalle finestre, li hanno trovati nascosti nei bagni, all'interno della scuola. I tre minorenni, due di 16 e uno di 14 anni, sono stati denunciati alla procura dei minori di Bologna, che dovrà valutare gli eventuali provvedimenti restrittivi.

 Secondo la prima ricostruzione, i ragazzi, uno dei quali ripetutamente bocciato, sono entrati da una porta finestra dalle scale antincendio poste sul retro. Poi sono andati al piano terra dove ci sono le aule insegnanti e bidelli, e qui hanno bruciato i registri di classe. Quindi hanno preso le chiavi di tre precise classi, la 2A, la 3A (quella del più 'vecchio') e la 3D. Poi con un accendino hanno iniziato a dar fuoco a tutto: banchi, scrivanie, materiale didattico. Quindi hanno chiuso a chiave e se ne sono andati nelle altre due classi per continuare il raid. Si sono nascosti per l'arrivo di vigili e carabinieri.

 L'allarme è scattato perché sono state notate le fiamme uscire dalla scuola. I militari entrando hanno sentito voci ai piani superiori dove hanno trovato i vandali nascosti in bagno. Tutti e tre sono stati denunciati per danneggiamento aggravato alla procura dei minori di Bologna: sono incensurati e i loro genitori sono subito stati invitati in caserma. Sono caduti dalle nuvole e avrebbero difeso i loro ragazzi dicendo che non potevano essere stati loro a fare ciò di cui erano accusati. I carabinieri hanno mostrato loro le immagini dei telefonini, più che eloquenti, con le facce dei loro figli nascoste con sciarpe e cappellini, prima di essere scoperti a ridere e scherzare nei bagni.







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-9269.html