30.11.2007. Dalla rabbia all’impegno civile. Pure a 16 anni,
fra i banchi del Liceo, da cui parte un’avventura
che sembra una lezione al contrario.
Perché, per una volta, dall’altro lato della
cattedra ci sono Gabriele, Roberta, Sebastian,
Elena, Luca, Giulia, Fabrizio, Costanza
ed Ester. Tutti del Cutelli, più qualche studente
del Galilei, dello Spedalieri (da cui
un anno fa partì una lettera che interrogava
le Istituzioni sul "senso della vita") e di Giurisprudenza.
La loro iniziativa - che si chiama "Liberiamo
Catania", presentata ieri pomeriggio
nell’Aula Magna dell’ex Monastero dei Benedettini
- prenderà il via questa domenica,
appena prima l’inizio del derby Catania-Palermo:
una manifestazione partirà da piazza
Bonadies ed arriverà davanti allo stadio,
dove sarà affissa una targa commemorativa
e sarà appeso uno striscione con la scritta «I
ragazzi di Catania tifano per la pace e la legalità».
«Il 2 febbraio scorso - spiega per tutti Gabriele Savoca, rappresentante di istituto al
Liceo Cutelli e promotore dell’iniziativa -
ero in Curva nord e sono stato testimone di
quello che è successo. Quell’esperienza mi
ha segnato, avevo l’abbonamento allo stadio
e non l’ho ancora rinnovato. Ecco perché io
ed i miei compagni vorremmo lanciare alla
città un messaggio di rinnovamento, a partire
dai giovani, contro il degrado palpabile
che percepiamo ancora oggi, nonostante le
belle parole della politica. Il nostro comitato
spontaneo vuole essere interpellato dalle
istituzioni e mantenere con loro un collegamento:
se lo spazio ai giovani non viene
dato, noi ce lo creiamo. Chiediamo di avere
un luogo dove riunirci per riflettere sulle
problematiche della nostra città e una scuola
superiore a Librino o in uno dei quartieri
disagiati di Catania: all’opposto di quanto è
successo all’Andrea Doria di San Cristoforo,
le scuole bisogna aprirle, mica chiuderle!».
Pronta la risposta del questore Michele Capomacchia che, rivolgendosi ai ragazzi, li
ha esortati a continuare così: «Catania è vostra
- ha esordito - e voi la dovete costruire
per il vostro domani. Sono i cittadini, infatti,
ad essere in grado di autoregolarsi, ed io
sono ben contento che lo stadio sia stato
aperto».
«Il rispetto delle regole è possibile - ha aggiunto
per il Catania Calcio Maurizio Ciancio,
che ne cura il marketing - ed è possibile
risalire anche partendo dal punto più alto
della barbarie. Una tale presa di coscienza
è già un primo passo in avanti; è importante
che domenica allo stadio tutti i bambini
- che fino a 14 anni entrano sempre gratis
- abbiano un esempio positivo. Comprendiamo
la reazione di chi quest’anno
non ha ancora rinnovato l’abbonamento
ma, col tempo, gli sforzi che abbiamo fatto
per rendere lo stadio il più sicuro d’Italia saranno
una vittoria per gli stessi ragazzi».
«Il calcio - ha proseguito il preside della
Facoltà di Lingue Nunzio Famoso, mettendo
a disposizione dei ragazzi l’Aula Magna - è
una vera palestra dei valori sani, ed è un
peccato che adesso susciti la preoccupazione
delle istituzioni e l’interesse degli studiosi
».
Tra i presenti, l’on. Anna Finocchiaro (che
ha frequentato le superiori al Liceo Cutelli,
ed ha definito l’iniziativa «Un ottimo segno
da sostenere, visto che ragazzi così giovani
provano interesse per la vita civile e scelgano
temi così importanti»), Melina Di Fazio
dell’associazione "Comitato donne dell’Andrea
Doria", la prof.ssa Anna Di Salvo dell’Associazione
"La Città felice" ed i volontari
di "Città Insieme".
FRANCESCA MARCHESE (da www.lasicilia.it)