Dai giovani lezione di legalità. Ieri ai Benedettini il convegno promosso dagli studenti di Cutelli, Galilei, Spedalieri e di Giurisprudenza: «Dialogo
Data: Sabato, 01 dicembre 2007 ore 02:28:02 CET
Argomento: Rassegna stampa


30.11.2007. Dalla rabbia all’impegno civile. Pure a 16 anni, fra i banchi del Liceo, da cui parte un’avventura che sembra una lezione al contrario. Perché, per una volta, dall’altro lato della cattedra ci sono Gabriele, Roberta, Sebastian, Elena, Luca, Giulia, Fabrizio, Costanza ed Ester. Tutti del Cutelli, più qualche studente del Galilei, dello Spedalieri (da cui un anno fa partì una lettera che interrogava le Istituzioni sul "senso della vita") e di Giurisprudenza.

La loro iniziativa - che si chiama "Liberiamo Catania", presentata ieri pomeriggio nell’Aula Magna dell’ex Monastero dei Benedettini - prenderà il via questa domenica, appena prima l’inizio del derby Catania-Palermo: una manifestazione partirà da piazza Bonadies ed arriverà davanti allo stadio, dove sarà affissa una targa commemorativa e sarà appeso uno striscione con la scritta «I ragazzi di Catania tifano per la pace e la legalità».

«Il 2 febbraio scorso - spiega per tutti Gabriele Savoca, rappresentante di istituto al Liceo Cutelli e promotore dell’iniziativa - ero in Curva nord e sono stato testimone di quello che è successo. Quell’esperienza mi ha segnato, avevo l’abbonamento allo stadio e non l’ho ancora rinnovato. Ecco perché io ed i miei compagni vorremmo lanciare alla città un messaggio di rinnovamento, a partire dai giovani, contro il degrado palpabile che percepiamo ancora oggi, nonostante le belle parole della politica. Il nostro comitato spontaneo vuole essere interpellato dalle istituzioni e mantenere con loro un collegamento: se lo spazio ai giovani non viene dato, noi ce lo creiamo. Chiediamo di avere un luogo dove riunirci per riflettere sulle problematiche della nostra città e una scuola superiore a Librino o in uno dei quartieri disagiati di Catania: all’opposto di quanto è successo all’Andrea Doria di San Cristoforo, le scuole bisogna aprirle, mica chiuderle!».

Pronta la risposta del questore Michele Capomacchia che, rivolgendosi ai ragazzi, li ha esortati a continuare così: «Catania è vostra - ha esordito - e voi la dovete costruire per il vostro domani. Sono i cittadini, infatti, ad essere in grado di autoregolarsi, ed io sono ben contento che lo stadio sia stato aperto».

«Il rispetto delle regole è possibile - ha aggiunto per il Catania Calcio Maurizio Ciancio, che ne cura il marketing - ed è possibile risalire anche partendo dal punto più alto della barbarie. Una tale presa di coscienza è già un primo passo in avanti; è importante che domenica allo stadio tutti i bambini - che fino a 14 anni entrano sempre gratis - abbiano un esempio positivo. Comprendiamo la reazione di chi quest’anno non ha ancora rinnovato l’abbonamento ma, col tempo, gli sforzi che abbiamo fatto per rendere lo stadio il più sicuro d’Italia saranno una vittoria per gli stessi ragazzi».

«Il calcio - ha proseguito il preside della Facoltà di Lingue Nunzio Famoso, mettendo a disposizione dei ragazzi l’Aula Magna - è una vera palestra dei valori sani, ed è un peccato che adesso susciti la preoccupazione delle istituzioni e l’interesse degli studiosi ». Tra i presenti, l’on. Anna Finocchiaro (che ha frequentato le superiori al Liceo Cutelli, ed ha definito l’iniziativa «Un ottimo segno da sostenere, visto che ragazzi così giovani provano interesse per la vita civile e scelgano temi così importanti»), Melina Di Fazio dell’associazione "Comitato donne dell’Andrea Doria", la prof.ssa Anna Di Salvo dell’Associazione "La Città felice" ed i volontari di "Città Insieme".

FRANCESCA MARCHESE (da www.lasicilia.it)







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