QUAL E' L'ORIGINE DELLA PAROLA ''SCHIAVO''?
Data: Sabato, 01 dicembre 2007 ore 00:05:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


Vorrei sapere quando e perché la parola "schiavo" che, in origine, dalle mie ricerche, indicava un abitante dell'antica Schiavonia, ha assunto l'attuale significato, considerando, anche, che il termine che veniva usato nel latino classico era, per indicare tale condizione, "servus". Alberto Beccali

Già nel latino medievale di Calabria, ci dice il DELI, in un documento del 1188 compare scritto in caratteri greci uno Sclavos, che però ancora non è chiaro se sia un etnico o abbia il significato di 'servo'. Ancora sclavus abbiamo in un trattato in latino medievale tra Genova e Pavia del 1251. Finalmente, agli albori della lingua italiana, nel volgare fiorentino che di lì a pochi anni sarà quello di Dante, Chiaro Davanzati ha schiavo.
 Ebbene, sì, tutto succede nel latino medievale. In particolare, succede che si assiste all'inserzione eufonica di una c in slavu(m) 'slavo', per cui per un po' di tempo sclavu(m) vale ancora 'slavo' ma poi, viene a significare 'servo'. Perché? Sclavus lo si cominciò ad adoperare in Germania nel significato di 'schiavo, servo' nei secoli X e XI, quando ha luogo il primo fenomeno massiccio di vendita di schiavi slavi, con transito da oriente a occidente; e proprio in questo significato il vocabolo viene ripreso nella nostra lingua nel Duecento (abbiamo visto che in mezzo c'è una fluida corrente di attestazioni tardo latine in documenti municipali), poiché a quel tempo si cominciano a importare in Italia schiavi slavi originari dalle regioni del sud-est europeo e dalle rive del Mar Nero.



 
 






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