PROVINCIA REGIONALE. Presentato un calendario di incontri negli istituti scolastici superiori: Con Caniglia a scuola di antiracket
Data: Giovedì, 29 novembre 2007 ore 00:52:11 CET
Argomento: Rassegna stampa


La Provincia di Catania sta promuovendo nelle scuole medie superiori un progetto teso a far comprendere alle nuove generazioni, che una Sicilia diversa, onesta, laboriosa e soprattutto libera dalla criminalità è possibile. Basta crederci e impegnarsi a realizzarla. Ne ha parlato ieri il presidente Raffaele Lombardo nella sede di via Nuovaluce presentando il programma.

Alla conferenza stampa c’era un testimone d’eccezione, Mario Caniglia, coordinatore regionale delle associazioni Antiracket Sicilia e, prima ancora, imprenditore siciliano che si è ribellato alla mafia e al racket delle estorsioni. Con Lombardo erano presenti l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Margherita Ferro e l’assessore alle Politiche finanziarie Rocco Leonardi, nonché il senatore Giovanni Pistorio, della Commissione nazionale antimafia, il funzionario della Prefettura Fichera, il maggiore Bua della Guardia di Finanza, il tenente colonnello Mario Pantano, vicecomandante provinciale dei Carabinieri e la dottoressa Manuela Recca della Polizia di Stato in rappresentanza del questore. Hanno anche partecipato la dirigente del servizio Politiche scolastiche provinciale Margherita Motta, il consigliere Giuseppe Bellomo, gli imprenditori che aderiscono alle associazioni antiracket e numerosi dirigenti scolastici.

"Occorre sviluppare in ogni giovane siciliano - ha detto il presidente Lombardo - la cultura della legalità, facendolo sentire responsabile, sin dai banchi di scuola, di ogni azione e di ogni scelta operata nel contesto della società. La Sicilia, proprio grazie ai suoi imprenditori, uomini normali che hanno scelto lo Stato, sta vivendo una nuova primavera, che la politica, le istituzioni, le forze dell’ordine hanno il compito di sostenere per lasciare una preziosa eredità ai nostri figli". "Con cadenza settimanale, - ha annunciato l’assessore Margherita Ferro - Mario Caniglia porterà agli studenti il suo messaggio di legalità. Vogliamo che Caniglia e gli imprenditori come lui non si sentano mai soli, ma sentano invece la costante presenza delle istituzioni ogni giorno per la scelta che hanno operato".

Il 6 dicembre ci sarà il primo incontro al "Boggio Lera", il 13 al "Marconi" e il 20 al "Lombardo Radice". Poi, via via, negli altri Istituti: Cutelli, Gulli e Pennisi, Turrisi Colonna, Spedalieri, Olivetti, Ferraris, Istituto tecnico di S. G. la Punta, Majorana, Libertini. Scuole che rappresentano tutte le aree della provincia di Catania. "Quando, nel ’98, ho ricevuto le prime minacce di estorsione - ha detto Mario Caniglia, raccontando la propria esperienza - ho deciso che lo Stato doveva intervenire, che doveva difendermi e che io e la mia famiglia non avremmo dovuto cedere ad alcun ricatto ma denunciare da subito. Questa scelta mi ha cambiato la vita, perché oggi mi sento un uomo libero e ringrazio le forze dell’ordine e la Provincia, per questa iniziativa importantissima per le giovani generazioni.

Questo è il momento più opportuno per la Sicilia per dare un colpo mortale alla mafia, perché noi imprenditori stiamo comprendendo che non pagare il pizzo conviene e che è un atto di civiltà". "Si tratta di un segnale forte contro la criminalità organizzata - ha aggiunto il senatore Pistorio (che in Senato ha presentato un emendamento alla Finanziaria, approvato da più forze politiche perché le imprese che denunciano le estorsioni possano godere di uno sgravio fiscale del 2% sull’Irap) - e sconfiggere Cosa nostra sul terreno economico significa infliggere un durissimo colpo all’intera organizzazione".

Proprietario terriero e commerciante ortofrutticolo, Mario Caniglia è originario di Scordia. Oggi vive sotto scorta. È coordinatore regionale delle associazioni Antiracket, il cui presidente onorario è Tano Grasso.

(da www.lasicilia.it)







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