Presidi di numerosi istituti protestano per un decreto che penalizza solo Catania: «No al ridimensionamento mirato»
Data: Mercoledì, 28 novembre 2007 ore 00:47:21 CET
Argomento: Rassegna stampa


I presidi di numerosi istituti secondari della provincia di Catania replicano al decreto di ridimensionamento voluto dall’Assessorato Regionale alle Politiche Scolastiche. Si parla di sovraffollamento della popolazione scolastica. Un sovraffollamento che riguarda anche alcuni tra i più noti e popolari licei, classici e scientifici, della città di Catania e altrettanto numerosi istituti tecnici.

Il decreto regionale prevede di procedere ad un’opera di dimensionamento, ovvero di adeguamento del numero di studenti da un minimo di 500 fino a un massimo di 900, ai fini del mantenimento della personalità giuridica dell’istituto stesso. «Tali indici - recita il decreto - sono assunti come termini di riferimento per assicurare l’ottimale impiego delle risorse professionali e strumentali».

Quello che però solleva la reazione della maggioranza dei dirigenti scolastici di licei scientifici e classici del catanese è che, sebbene il decreto abbia una pertinenza di natura regionale, è solo la provincia di Catania ad essere nel mirino di almeno una ventina di interventi di ridimensionamento a danno dei licei storici. Trascurando altre realtà tecnico-professionali, altrettanto compromesse dal sovraffollamento. A fronte di otto interventi per la provincia di Palermo, per Catania sarebbero previsti ben 24 interventi, tra cui la formazione di un terzo liceo classico e il raddoppiamento degli scientifici, da quattro a otto.

«Non solo. Lo stesso decreto - spiega il preside del liceo Scientifico Boggio Lera, Giovanni Torrisi, tra i promotori della protesta - si propone di procedere a piccoli interventi non procrastinabili nel tempo. Sembra invece che per Catania siano rilevabili un’attenzione e una fretta particolari. Inoltre è necessario garantire il diritto di scelta della scuola favorita da parte delle famiglie e degli studenti».

La protesta è sostenuta da numerose scuole, tra le quali i licei Cutelli, Spedalieri, Galilei, e i magistrali Lombardo Radice e Turrisi Colonna.

I dirigenti sottolineano, inoltre, il fatto che il provvedimento non solleverebbe alcun tipo di protesta se a essere coinvolti non fossero soltanto i maggiori licei della provincia, ma anche altri istituti tecnici e professionali ugualmente interessati da un problema di sovraffollamento. I presidi chiedono all’assessorato di «rivalutare gli interventi alla luce della normativa esistente per assicurare il pieno rispetto delle disposizioni di legge; che i dirigenti della provincia di Catania vengano coinvolti nelle fasi di valutazione e di decisione relative alla realtà scolastica della provincia e che non si proceda al ridimensionamento sotto la spinta di esigenze particolari che non hanno nulla a che fare con gli interessi generali».

ALESSANDRA BELFIORE (da www.lasicilia.it)





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