ASAS. I presidi «autonomi» rispondono a Fioroni che chiede più meritocrazia nelle scuole: «Ministro, punisci i docenti fannulloni»
Data: Martedì, 27 novembre 2007 ore 01:33:32 CET
Argomento: Rassegna stampa


Un appello sacrosanto. Ma ognuno faccia il suo dovere. L’Asas (Associazione delle scuole autonome della Sicilia) presieduta dal preside catanese prof. Salvatore Indelicato, di cui fanno parte alcuni dirigenti scolastici catanesi, risponde, «bacchettandolo» a un lettera inviata ai capi di istituto dal ministro della Pubblica Istruzione Fioroni per chiedere di responsabilizzare maggiormente gli alunni per aumentare sicurezza e legalità dentro gli istituti. «Non basta l’azione repressiva - scrive il ministro - ma bisogna intensificare l’azione educativa e diventa cruciale quello che la scuola saprà produrre in termini di educazione per una costruzione attiva dell’intercultura basata sul rispetto dell’altro.

Oggi più che mai - continua Fioroni - vi chiedo di essere non solo presidi, ma presìdi delle garanzie democratiche nella scuola assieme ai docenti e agli studenti. Premiare chi fa bene e punire chi fa male è il primo requisito perchè si affermi ovunque il rispetto della legalità. Rendere gli studenti consapevoli che non esiste libertà senza responsabilità e che la sicurezza è un concetto che implica diritti e anche doveri. Occorre un’attenzione ancora più forte affinché venga assicurato il rispetto di tutti gli studenti di lingue, culture o etnie diverse. Conto su di voi - conclude il ministro - sui docenti e sugli studenti perchè le nostre scuole battano paure e diversità con quelle centinaia di migliaia di buone pratiche che quotidianamente vengono realizzate. Integrazione e sicurezza si costruiscono prima di tutto sui banchi di scuola: mi auguro che la scuola diventi un faro di civiltà dal quale la società possa prendere esempio».

L’Asas, in risposta a Fioroni, dopo averlo ringraziato per la lettera, nota che «la scuola statale non è proprio organizzata su questi principi». Vero è che bisognerà «premiare chi fa bene e punire chi fa male, requisito indispensabile perchè si affermi il principio della legalità», però, secondo l’associazione, è altrettanto vero che «sono presenti operatori scolastici che fanno bene e non possono essere valorizzati e sono presenti i fannulloni che non possono essere puniti; molti docenti firmano per recarsi alle assemblee, e invece non ci vanno, ma mandano a casa gli studenti; docenti consiglieri provinciali si assentano di trenta giorni in trenta giorni distruggendo il patrimonio educativo e formativo di intere classi; alcuni professori si assentano per acquisire una seconda laurea e, anche se non danno esami, non si presentano a scuola; trovare un supplente è fatica tale da mettere a dura prova il sistema nervoso di qualunque amministrativo. Potremmo continuare per delle ore. Perchè quindi, signor ministro - conclude l’Asas - non comincia con il suo ministero ad applicare il principio di premiare chi fa bene e punire chi fa male?».

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-9200.html