LA GILDA: ''COMBATTERE LO SVILIMENTO DELLA PROFESSIONE DOCENTE''
Data: Luned́, 26 novembre 2007 ore 09:33:03 CET
Argomento: Opinioni


COMUNICATO STAMPA    RECUPERARE LA FUNZIONE COSTITUZIONALE DELLA SCUOLA  Un aiuto tangibile per combattere lo svilimento della professione docente: è la richiesta  avanzata alla Gilda degli Insegnanti dalla folta platea che ieri ha partecipato al convegno  “L’etica professionale dei docenti alla luce della funzione costituzionale della scuola” svoltosi a Verona. Aspre le critiche rivolte dai docenti alla recente ordinanza ministeriale su  debiti e recuperi, definita “superburocratica, assistenzialista a oltranza, punitiva per i docenti e surrettiziamente supergarantista con gli studenti”.    Dimenticati  ormai  i  principi  sanciti  dalla  Costituzione  e  dall’Unesco,  in  un  sistema  dell’istruzione sempre più “aziendalista”, insegnanti e alunni hanno perso il ruolo di protagonisti. È quanto sostengono i tre relatori intervenuti al convegno: Rino Di Meglio coordinatore  nazionale  della  Gilda,  Gianluigi  Dotti,  responsabile  del  centro  studi  dell’associazione, e Renza Bertuzzi, direttrice del mensile “Professione docente”. Nel corso della conferenza, inoltre, è stata sottolineata la necessità di una contrattazione separata  per la categoria e dell’equiparazione agli stipendi europei, temi sui quali la Gilda è da  sempre impegnata.   Amara  la  constatazione  evidenziata  da  Dotti:  i  principi  che,  secondo  quanto  stabilito  dall’Unesco nel ’96, devono ispirare il lavoro dell’insegnante, sono completamente disattesi in Italia.   Indice puntato anche contro la legge sull’autonomia scolastica che, come ha sottolineato  Bertuzzi, “prevede l’assoggettamento dell’istruzione a richieste che vengono dall’esterno,  ponendosi in forte contrasto con la funzione costituzionale della scuola”.   A concludere i lavori, il coordinatore nazionale che ha criticato l’approccio tenuto dai sindacati confederali sin dagli anni ’70: “La razionalizzazione e quantificazione ‘matematica’  del lavoro dei docenti, cioè il tentativo di quantificare ogni attività aggiuntiva all’insegnamento, - ha affermato Di Meglio - si rivela devastante per la professione. La deriva alla  quale oggi assistiamo ne è la chiara dimostrazione”.      Roma, 24 novembre 2007    UFFICIO STAMPA GILDA INSEGNANTI  Ester Trevisan






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