Il presidente dello Snadis (sindacato nazionale
autonomo dirigenti scolastici),
presieduto dal dirigente scolastico, Cristina
Cascio, presente nella riunione
programmata dall’assessore alle politiche
scolastiche, avv. Arena, era presente
nell’incontro come componente della
delegazione Cgil e non come Snadis:
quest’ultimo sindacato infatti non è stato
invitato di far parte del tavolo tecnico.
In un comunicato congiunto Snals,
Cisl, Uil, Gilda (settore scuola) viene sottolineato
che «la dirigente Cristina Cascio,
presidente dello Snadis, era presente
al tavolo di concertazione perchè
facente parte della delegazione Flc-Cgil.
Pertanto, soltanto una sigla sindacale è
stata in disaccordo, cioè la Flc-Cgil e
non due in quanto la dirigente Cascio
non può partecipare come presidente
dello Snadis.
Quanto suddetto - aggiunge
il comunicato - ha altresì rilevanza in
considerazione del fatto che le organizzazioni
sindacali presenti si sono dichiarate
soddisfatte, ad eccezione della
sola Flc-Cgil, all’apertura data dall’assessore
Arena ad un confronto concertativo,
al fine di predisporre una buona razionalizzazione
duratura. Pertanto si
precisa che il presidente dello Snadis era
presente al tavolo dell’incontro esclusivamente
perchè faceva parte della delegazione
Flc- Cgil».
Non entriamo nel merito delle precisazioni
di Snals, Cisl, Uil, Gilda, che sicuramente
non interessano ai lavoratori
della scuola, tanto meno alla cittadinanza.
La cosa certa è che bisognerà far
presto ad effettuare la razionalizzazione
della rete scolastica che, come giustamente
rileva il segretario dello Snals,
prof. Giovanni Tempera, «coniughi il diritto
allo studio sul territorio comunale,
in grado di soddisfare l’esigenza, ormai
non più rinviabile, di distribuire organicamente
e razionalmente sul territorio
le 55 istituzioni di base e i 24 superiori;
fra l’altro, l’ultimo dimensionamento
della rete scolastica si è avuto nel 2000».
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)