«Troppi insuccessi» Studenti in marcia Flc-Cgil. Diritto allo studio, ieri molti giovani in corteo. Le proposte del segretario Tomasello
Data: Lunedì, 19 novembre 2007 ore 00:27:46 CET
Argomento: Rassegna stampa


18.11.2007. Organizzata dalla rete degli studenti e del sindacato universitario, si è svolta ieri una manifestazione in occasione della giornata mondiale sul diritto allo studio. Si tratta, ha rilevato il segretario provinciale della Flc-Cgil Franco Tomasello, «di soggetti sociali che stringono un patto federativo con la Flc-Cgil». Infatti, anche una delegazione del sindacato ha partecipato alla manifestazione. «Studenti e professori vogliono una scuola pubblica, laica e di qualità, mentre per l’università che venga eliminato il numero chiuso».

La Flc-Cgil, continua Tomasello, «è solidale con gli studenti che nei giorni scorsi hanno contestato il sen. Buttiglione sui temi della laicità del diritto allo studio». Tomasello polemizza con il rettore Recca perché «l’aula è stata negata al segretario generale della Flc-Cgil Panini e invece è stata concessa al sen. Buttiglione. Comunque - ha concluso Tomasello - oggi non è il caso di fare polemiche. La Flc-Cgil, l’unione degli universitari e la rete degli studenti stanno preparando una piattaforma che sarà presentata al dirigente dell’ufficio scolastico provinciale e al rettore Recca proprio perché l’insuccesso scolastico e universitario nella nostra città è rilevante, mentre le risposte delle istituzioni sono spesso frammentarie».

Secondo Tomasello vi sono troppe bocciature nella scuola, con le conseguenze che gli studenti ripetenti abbandono la frequenza scolastica e vengono spesso assorbiti dal lavoro nero e, nei casi più gravi, dalla delinquenza minorile. Mentre un’alta percentuale di studenti universitari per gli stessi motivi non arriva alla laurea.

Tomasello polemizza ancora con il rettore Recca che, a suo avviso, ha affidato i locali di via Androne «a studenti con una determinata sigla politica. Su questi fatti alcuni parlamentari di centrosinistra stanno preparando una serie di interrogazioni ai ministri Fioroni e Mussi». La scuola non dev’essere un ente di beneficenza, conclude Tomasello, «ma occorre programmare validi corsi di recupero per i giovani, che per vari motivi, abbandonano anzitempo gli studi».

 MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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