17.11.2007. La Flc-Cgil scuola lancia l’allarme sui tagli delle cattedre
e lo fa da Catania col suo segretario nazionale Enrico
Panini.
Secondo il sindacato, a livello nazionale il Governo
ha programmato un taglio di docenti di 11.000 l’anno.
Per quanto riguarda la nostra provincia, che è tra le
prime d’Italia, gli insegnati che non troveranno la
cattedra saranno, nel prossimo triennio, 600. I problemi
che ne derivano sono, secondo Panini, davvero numerosi:
classi sovraffollate, chiusura di scuole, notevoli
disagi per gli alunni portatori di handicap. Qualora
il Governo non dovesse fermare detti tagli la situazione
della scuola sarà davvero drammatica.
Come sempre la scuola continua a pagare un conto
che, se da un lato, giustifica l’opera di correzione di
qualche spreco registratosi in passato, dall’altro raggiunge
severità tanto elevate da rischiare ripercussioni
sull’effettiva garanzia del diritto allo studio. Risulta
eccessivamente penalizzante anche la riduzione
delle risorse destinate all’integrazione dei soggetti
diversamente abili ai quali sono riconosciuti diritti
che non sempre l’istituzione riesce a garantire. La
prospettiva, pertanto, è, come si è detto, quella di un
aumento della consistenza numerica delle classi con
effetti che si ripercuotono a danno di quei soggetti che
necessitano di particolari attenzioni per le loro condizioni
di svantaggio. Come si sa, l’accumulo dei ritardi
nel processo di apprendimento determina ulteriori
condizionamenti, precludendo la via del successo
formativo ed incrementando i rischi di dispersione
scolastica.
Intanto oggi la FlcCgil di Catania ha programmato
una manifestazione che, secondo il segretario provinciale
del sindacato Tomasello, ha l’obiettivo di dimostrare
che non è possibile coniugare il diritto allo studio,
quando a Catania vi sono istituti con oltre 2000
alunni, classi affollate, scuole dell’infanzia che sconoscono
il tempo pieno, tagli nel personale ata e negli insegnati
di sostegno, edilizia scolastica molto carente.
«A Catania – ha detto Tomasello – l’ultimo dimensionamento
della rete scolastica è stata fatto nel lontano
2000 ed ancora non si riesce a rinnovarlo con le
conseguenze che nel corso degli anni si sono accumulati
istituti sovraffollati, con oltre 2000 alunni, doppi
turni, plessi ai limiti dell’agibilità».
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)