Connettere il locale al globale, attivare le
politiche e le misure più appropriate per
fruire e promuovere la ricchezza dei localismi
che caratterizzano la nostra regione.
La scuola come soggetto fondamentale
per costruire un’identità positiva
del territorio e per sviluppare la formazione
civica degli studenti, come futuri
cittadini, protagonisti dello sviluppo
sostenibile, del rispetto e della valorizzazione
del proprio patrimonio culturale e
sociale. Di questi complessi argomenti
hanno discusso ieri, a Sant’Alessio Siculo,
l’assessore regionale ai Beni culturali,
ambientali e alla Pubblica Istruzione,
Lino Leanza, il dirigente generale del Dipartimento
Pubblica Istruzione, Patrizia
Monterosso, il dirigente dell’Ufficio
scolastico regionale, Guido Di Stefano, e
oltre 500 dirigenti scolastici.
«Curricolo - Aree di intervento di interesse
regionale» il titolo dell’incontro
durante il quale è stato avviato un dibattito
per definire, nell’ambito del curricolo
scolastico, le aree di intervento di interesse
regionale.
«E’ fondamentale - ha spiegato Leanza
- aprire un dialogo con le autonomie
scolastiche per individuare a cosa destinare
la quota di interesse regionale, ovvero
quella fetta di insegnamenti che
possono esaltare l’autonomia progettuale
delle scuole. Si tratta di pensare a
una rete, bisogna mettere a sistema una
progettualità che tantissime autonomie
scolastiche della Regione Siciliana portano
già avanti nell’ambito dei piani di
studio». Il curricolo scolastico, ha già come
obiettivo - è stato sottolineato - creare
e consolidare nello studente linguaggi,
competenze, valori che consentano di
formare solide identità non autoreferenziali.
Ogni studente, quindi, «deve essere
messo nelle condizioni di "collocare"
opportunamente il proprio patrimonio
di conoscenze, competenze, saperi e
tradizioni». E’ per questo che le autonomie
scolastiche interagiscono già fortemente
con i contesti locali e un’alta percentuale
di istituti scolastici prevede iniziative
per promuovere il territorio. «La
dimensione culturale del percorso scolastico
va contestualizzata - ha ribadito
Leanza - individuando spazi organizzativo-
didattici nel segno di una rinnovata
e convinta necessità di tutela e valorizzazione
dell’identità regionale, nel
più vasto disegno di una imprescindibile
cittadinanza europea.
Ciò significa attivare
le politiche e le misure più appropriate
per fruire e promuovere la ricchezza
dei localismi che caratterizzano
la nostra regione: è vivo, per esempio, il
desiderio di conoscenza del patrimonio
culturale della Sicilia. Inoltre il recupero,
a partire da quest’anno scolastico, di una
cultura costituzionale sarà certamente
un input di grande valenza formativa,
grazie al quale, in classe, lo studente
avrà un’ulteriore opportunità di riflessione
sulle visioni unitarie dei diritti
umani, sull’identità nazionale, sull’articolazione
autonomistica e sull’apertura
sopranazionale; sulla scuola come istituzione
e sul suo compito di insegnamento
ispirato al rispetto della persona e alla
prospettiva di una società che ha una
forte identità ma che è anche pluralistica,
aperta alla mondialità e al dialogo interculturale».
(da www.lasicilia.it)