500 Dirigenti con l’assessore Leanza. Curricolo scolastico: la cultura delle differenze
Data: Giovedì, 15 novembre 2007 ore 00:28:16 CET
Argomento: Rassegna stampa


Connettere il locale al globale, attivare le politiche e le misure più appropriate per fruire e promuovere la ricchezza dei localismi che caratterizzano la nostra regione.

La scuola come soggetto fondamentale per costruire un’identità positiva del territorio e per sviluppare la formazione civica degli studenti, come futuri cittadini, protagonisti dello sviluppo sostenibile, del rispetto e della valorizzazione del proprio patrimonio culturale e sociale. Di questi complessi argomenti hanno discusso ieri, a Sant’Alessio Siculo, l’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza, il dirigente generale del Dipartimento Pubblica Istruzione, Patrizia Monterosso, il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano, e oltre 500 dirigenti scolastici.

«Curricolo - Aree di intervento di interesse regionale» il titolo dell’incontro durante il quale è stato avviato un dibattito per definire, nell’ambito del curricolo scolastico, le aree di intervento di interesse regionale.

«E’ fondamentale - ha spiegato Leanza - aprire un dialogo con le autonomie scolastiche per individuare a cosa destinare la quota di interesse regionale, ovvero quella fetta di insegnamenti che possono esaltare l’autonomia progettuale delle scuole. Si tratta di pensare a una rete, bisogna mettere a sistema una progettualità che tantissime autonomie scolastiche della Regione Siciliana portano già avanti nell’ambito dei piani di studio». Il curricolo scolastico, ha già come obiettivo - è stato sottolineato - creare e consolidare nello studente linguaggi, competenze, valori che consentano di formare solide identità non autoreferenziali.

Ogni studente, quindi, «deve essere messo nelle condizioni di "collocare" opportunamente il proprio patrimonio di conoscenze, competenze, saperi e tradizioni». E’ per questo che le autonomie scolastiche interagiscono già fortemente con i contesti locali e un’alta percentuale di istituti scolastici prevede iniziative per promuovere il territorio. «La dimensione culturale del percorso scolastico va contestualizzata - ha ribadito Leanza - individuando spazi organizzativo- didattici nel segno di una rinnovata e convinta necessità di tutela e valorizzazione dell’identità regionale, nel più vasto disegno di una imprescindibile cittadinanza europea.

Ciò significa attivare le politiche e le misure più appropriate per fruire e promuovere la ricchezza dei localismi che caratterizzano la nostra regione: è vivo, per esempio, il desiderio di conoscenza del patrimonio culturale della Sicilia. Inoltre il recupero, a partire da quest’anno scolastico, di una cultura costituzionale sarà certamente un input di grande valenza formativa, grazie al quale, in classe, lo studente avrà un’ulteriore opportunità di riflessione sulle visioni unitarie dei diritti umani, sull’identità nazionale, sull’articolazione autonomistica e sull’apertura sopranazionale; sulla scuola come istituzione e sul suo compito di insegnamento ispirato al rispetto della persona e alla prospettiva di una società che ha una forte identità ma che è anche pluralistica, aperta alla mondialità e al dialogo interculturale».

(da www.lasicilia.it)







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