ISTRUZIONE OBBLIGATORIA GRATUITA E LIBRI DI TESTO A PAGAMENTO: PERCHE'?
Data: Marted́, 13 novembre 2007 ore 00:05:00 CET
Argomento: Comunicati


Istruzione obbligatoria gratuita
 e libri di testo a pagamento.
 Perché?

da  Tuttoscuola, 11/11/2007

 

L’articolo 34 della Costituzione prevede la gratuità dell’istruzione obbligatoria, ma, mentre nella scuola elementare da anni il principio di gratuità è applicato ai libri di testo, per le restanti scuole dell’obbligo questo non avviene, mentre l’obbligo si eleva fino al 16° anno di età.
 Il problema lo ha posto al ministro della PI Fioroni la deputata Alba Sasso nel question time di mercoledì scorso.

 Le ha risposto per il Governo il ministro per i rapporti con il Parlamento Chiti che ha precisato come da anni il concetto di gratuità nella scuola dell’obbligo è stato chiarito da sentenze della Corte costituzionale, che ha precisato come "la gratuità dell'istruzione obbligatoria, stabilita dall'articolo 34 della Costituzione, è da riferirsi alla prestazione, cioè l'insegnamento, mentre la gratuità degli strumenti didattici rappresenta un'opportunità e rientra nelle misure economiche e provvidenze volte a favorire il diritto allo studio".

 Il rappresentante del Governo ha aggiunto che "La legge finanziaria del 1999 ha previsto, per la prima volta, la fornitura gratuita parziale o totale dei libri di testo a favore degli alunni meno abbienti della scuola dell'obbligo e secondaria, stanziando dei finanziamenti appositi. Con il decreto-legge n. 159 del 2007, in corso di conversione, tali stanziamenti sono stati integrati in modo notevole, anche in relazione all'innalzamento a sedici anni dell'obbligo di istruzione".

 Chiti ha riferito di altre iniziative del ministero per contenere i costi dei libri. La Sasso si è dichiarata parzialmente soddisfatta, commentando che lo Stato deve mettere ragazze e ragazzi in grado di accedere a pieno titolo all'istruzione. "Sappiamo - ha detto - quanto pesi, in un bilancio familiare, il costo dei libri di testo, soprattutto all'inizio di ogni ciclo scolastico. Non possiamo permettere che vi siano famiglie che rinuncino all'istruzione".







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