Il direttore dell’ufficio scolastico regionale ha inviato ai dirigenti
scolastici una circolare sul mancato rispetto della normativa
sulle relazioni sindacali. Il provvedimento scaturisce dalle
lamentele di vari dirigenti scolastici che hanno denunciato casi
di violazione delle norme contrattuali che regolano i diritti
sindacali. Secondo il direttore generale, i sindacati non rappresentativi,
in particolare i Cobas, «non potranno chiedere ai dirigenti
scolastici di autorizzare i lavoratori della scuola a partecipare
ad assemblee in orario di servizio, né tanto meno, concedere
l’uso di locali scolastici».
Per quanto concerne la partecipazione all’assemblea di dirigenti
sindacali esterni, il direttore Di Stefano rileva che l’eventuale
presenza dovrà essere resa nota almeno 6 giorni prima.
Per quanto riguarda la differenza tra il numero dei lavoratori
che si assentano dalla scuola per partecipare ad un’assemblea
ed il numero dei partecipanti, il direttore generale rileva che i
lavoratori «fruiscono del proprio diritto previa rilascio di una
dichiarazione individuale di partecipazione espressa in forma
scritta». «Da quanto esposto - scrive Di Stefano - appare evidente
che, fermo restando il diritto dei soggetti sindacali di convocare
assemblee nei limiti prescritti dalla contrattazione collettiva,
la partecipazione è vincolata dalla volontà espressa dai lavoratori
interessati i quali, ove non dovessero parteciparvi, in
contrasto con la dichiarazione rilasciata, incorrerebbero in
comportamenti eticamente e professionalmente censurabili».
La delegazione trattante è composta da Rsu o da rappresentanti
territoriali delle organizzazioni sindacali di categoria, da ciò
si evince, si dice nel provvedimento dirigenziale,«che non è
ammissibile la presenza di soggetti estranei privi di delega
scritta». «Ovviamente - conclude Di Stefano, - il dirigente scolastico
ha la competenza e gli strumenti di intervento in sede
di istituzione scolastica per tutte le violazioni che vengano individuate
sia in sede di istituzione scolastica per tutte le violazioni
che vengano individuate sia in sede di convocazione
che in sede di svolgimento delle assemblee».
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)