30.12.2002 Diagnosi fetale per la sindrome di Down
Data: Giovedì, 02 gennaio 2003 ore 23:49:58 CET
Argomento: Recensioni


Una scansione a ultrasuoni delle ossa del naso dei feti potrebbe ridurre il numero di donne a cui viene consigliato un esame relativamente pericoloso per verificare se il loro figlio è affetto o meno da sindrome di Down.
"Tra le 15 e le 22 settimane di vita - spiega Kypros Nicolaides, del
King's College di Londra - circa due terzi dei feti colpiti da sindrome di Down sono privi delle ossa del naso. Nel caso dei feti normali, invece, la prevalenza di questa anomalia scende all'uno per cento."
Una descrizione della ricerca è stata pubblicato online dalla rivista
"Ultrasound in Obstetrics and Gynecology"
La scansione nasale è molto più accurata di altri indicatori usati attualmente, come la lunghezza delle ossa della gamba e alcuni medici hanno già iniziato a usare questo nuovo metodo. La verifica che il feto è affetto dalla sindrome richiede un campione di cellule dal fluido che lo circonda. Il prelievo, chiamato amniocentesi, non è però privo di rischi e causa l'aborto circa nell'uno per cento delle donne. Proprio per questo la scansione a ultrasuoni è importante, perché potrebbe ridurre il numero di donne sottoposte ad amniocentesi. Purtroppo il nuovo indicatore non è privo di problemi. La percentuale di feti normali privi dell'osso nasale, cioè di falsi allarmi, sale all'otto per cento per i pazienti di discendenza africana.

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