LA POSIZIONE DELLA CGIL SULLA RAZIONALIZZAZIONE SCOLASTICA IN DISCUSSIONE «Sulla rete delle scuole decidano gli operatori»
Data: Domenica, 28 ottobre 2007 ore 21:50:46 CET
Argomento: Rassegna stampa


Nella prima decade di novembre l’assessore comunale alla politiche scolastiche Arena riunirà nuovamente i segretari provinciali dei sindacati della scuola per riprendere il lavoro sul dimensionamento. Nel primo incontro questi ultimi avevano contestato il piano dell’assessore e chiesto che il numero delle scuole rimanga invariato. Tutti riconoscono che vi sono istituti sovradimensionati, con oltre 2000 alunni e scuole sottodimensionate, con meno di 500 frequenze.

Inoltre tutti concordano su un punto e cioè che un piano efficiente non può che scaturire dal lavoro fatto in sinergia tra Comune e Provincia. Dopo un confronto estenuante, durato mesi e mesi, ancora non si è giunti a conclusioni definitive, anzi qualche segretario provinciale rileva che nel prossimo incontro dovrà essere presente il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Zanoli, che conosce alla perfezione la realtà della scuola etnea.

Ormai, rileva la Flc - Cgil, occorrono scuole a misura dei diritti dei cittadini. Scuole che rispondano ai bisogni provenienti dal territorio e che soprattutto non siano sovradimensionate. Posizione condivisa dal segretario provinciale dello Snals Tempera e dal suo collega della Uil Zammataro. Entrambi affermano che l’ultima realizzazione di dimensionamento si è avuta nel lontano 2000 per cui i tempi sono più che maturi per una razionalizzazione della rete scolastica che tenga conto delle attuali esigenze della scuola catanese.

La coordinatrice della Gilda professoressa Concetta Cavallaro concorda sulle richieste di verticalizzazione avanzate dai dirigenti scolastici delle cosiddette zone a rischio, condivide la valutazione secondo la quale c’è una carenza di scuole secondarie di primo grado e sostiene che il Comune dovrà sobbarcarsi le spese indispensabili per creare delle strutture idonee ed evitare il frazionamento dell’utenza in numerosi plessi spesso disagiate e prive delle strutture indispensabili.

Più severa la posizione della FLC- Cgil. Secondo il segretario Tomasello «l’ultima parola non spetta né ai sindaci, né agli assessori, ma agli operatori scolastici. Pertanto, la Flc Cgil al di là della confusione che ha regnato sovrana nell’ultimo incontro relativo al dimensionamento scolastico ha deciso di aprire la stagione dell’ascolto. Prima tappa è la convocazione dei capi di istituto per costruire una proposta serena e ragionata che rappresenti i bisogni degli operatori scolastici, degli studenti e delle famiglie. Seguirà un’assemblea dei delegati e delle Rsu. Solo allora saranno costruite alleanze di merito che daranno efficacia ed efficienza alla scuola catanese».

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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