SIRACUSA.
27.10.2007. Come ha potuto farlo? La prima
domanda - in un caso simile - è questa.
Eppure, per chi ha contezza della busta
paga degli insegnanti, una diversa variante
può essere: come ha potuto permetterselo?
Una docente siracusana ha
trascorso un breve (ma piacevole, e piuttosto
costoso) periodo di vacanza negli
Stati Uniti, risultando regolarmente presente
in classe, grazie alla copertura di
alcuni colleghi. Un episodio che fa il paio
con quello rimbalzato alle cronache da
Viterbo, dove una prof è stata assente
per "malattia", sottoponendosi alle necessarie
cure alle... Bahamas.
I fatti. Un’insegnante di un istituto
comprensivo di Carlentini è stata denunciata
per truffa aggravata ai danni
dello Stato e falso ideologico e materiale.
Secondo le ricostruzioni della guardia
di finanza di Siracusa, infatti, durante lo
scorso anno scolastico, la docente, residente
a Siracusa, avrebbe beatamente
trascorso un periodo negli Usa. E ad assicurare
il sereno (e retribuito) volgere
del soggiorno intercontinentale della
collega sarebbero stati altri cinque insegnanti
della stessa scuola, denunciati
dalle Fiamme gialle per falso e favoreggiamento.
Nel mondo scolastico carlentinese soltanto
qualche sussurro. Poco o nulla sull’identikit
dell’insegnante, soltanto vaghi
riferimenti alla scuola al centro delle indagini.
Gli investigatori si limitano ad
ammettere che si tratta di un istituto
comprensivo. Nessuno dei dirigenti scolastici
delle tre scuole potenzialmente
interessate fino a ieri aveva ricevuto comunicazioni
ufficiali, ma si parla con insistenza
del 1° comprensivo "Pirandello".
La storia è partita col classico dell’"uccellino"
che ha raccontato il fatto alle
forze dell’ordine. È presumibile sia stato
qualcuno della stessa scuola della docente
assenteista. E così sono scattate le indagini,
coordinate dal sostituto aretuseo
Manuela Cavallo, col comandante
provinciale della guardia di finanza, colonnello
Carmine Canonico, che ha messo
in prima linea gli uomini della Compagnia
di Augusta e della Tenenza di
Lentini.
Sequestro di registri e documenti
nella scuola interessata, controlli sui
dati del passaporto della docente vacanziera
alla dogana. E per gli inquirenti
non è stato poi così difficile incrociare le
prove raccolte. Tanto più che - come sostengono
i finanzieri - sono stati riscontrati
«molteplici falsi in atti, con addirittura
la modifica integrale della pagina
del registro delle presenze». Insomma,
non è certo un bel momento per gli insegnanti
col "vizietto" dei tour esotici. Per
il momento è meglio rimandare. O limitarsi
a una gitarella fuori porta, approfittando
del ponte dei Morti.
MARIO BARRESI (da www.lasicilia.it)