CLAMOROSO! GLI EVASORI PIU' INCALLITI SI ANNIDANO TRA GLI INSEGNANTI
Data: Venerd́, 26 ottobre 2007 ore 08:50:46 CEST
Argomento: Comunicati


Clamoroso! Gli evasori più incalliti si annidano tra gli insegnanti.

E’ quello che emerge da uno studio EURES (Istituto di ricerche sociali ed economiche), secondo il quale tra gli insegnanti che impartiscono lezioni private, circa l’80% non rilascia la fattura. Questi insegnanti reprobi fanno apparire campioni di fedeltà fiscale i muratori e gli imbianchini (che evadono solo per il 73%), le baby-sitter, le badanti e i tappezzieri ((72%) e le altre categorie con percentuali decrescenti. Chiudono la classifica negativa i carrozzieri che evadono solo per il 51%.

Lo “studio”, che ha destato grande scalpore, è stato ripreso da tutti i giornali e dalle televisioni, che con grandi titoli, hanno finalmente spiegato ai cittadini chi sono i veri responsabili del dissesto economico del paese. Il Ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa ha dichiarato che la Finanziaria 2008, in corso di approvazione, sarà modificata per tenere conto delle risultanze dello studio EURES. Fonti ministeriali hanno fatto trapelare che tra i provvedimenti allo studio c’è quello della riduzione dello stipendio degli insegnanti, per compensare con i risparmi di spesa, quanto gli insegnanti sottraggono alle casse dello Stato in termini di evasione fiscale.

Gli insegnanti, vergognandosi un po’ per essere stati pescati con le mani nella marmellata e additati al pubblico ludibrio, sono assaliti da angoscianti interrogativi:

- possibile che nello studio EURES non siano stati considerati i gioiellieri, i dentisti, i baristi, i ristoratori e tutte le altre categorie che dichiarano redditi inferiori a quelli di un maestro elementare?

- possibile che l’EURES non abbia considerato che con l’introduzione nelle scuole del sistema dei “debiti” e dei “recuperi”, è più facile vendere ghiaccioli in Antartide, che non trovare  un allievo a cui impartire lezioni private?

Ma l’interrogativo più pressante è un altro: ma è mai possibile che questo paese debba essere alla mercé di un sistema informativo drogato, che dà tanto risalto, travisandone per di più il senso nei  titoli, ai risultati dello studio condotto da un Istituto di ricerche semisconosciuto?

 

25-10-2007 ripri – Milano







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