Lettera al Ministro Di Pietro dai ragazzi della scuola Parini di Catania.
Data: Giovedì, 25 ottobre 2007 ore 00:11:40 CEST
Argomento: Comunicati


On. Antonio Di Pietro Ministro per le Infrastrutture
R O M A

Onorevole Signor Ministro,

sono una ragazza e faccio il Sindaco della Scuola Parini, considerata dal mio preside come una “piccola città”. Ho appreso dai giornali che Lei ha deciso di bloccare i lavori del Ponte sullo stretto di Messina, ma che ora lo Stato Italiano dovrà pagare una penale di trecento milioni di euro a favore dell’impresa appaltatrice, anche se non farà alcun lavoro per il ponte. Io sono ancora piccola per capire la politica della destra o della sinistra, ma vorrei comprendere il perché di tale decisione e perché sprecare tanti soldi. Mi è stato insegnato che non si fanno le cose brutte e cattive. Che male fa il ponte al Governo, agli Italiani del Nord? Se invece è una cosa buona che aiuta tanti siciliani nel loro lavoro, unisce la Sicilia all’Italia e rende agevole lo sviluppo dell’Isola, consentendo di poter realizzare anche altre imprese utili e funzionali allo sviluppo, perché Lei si oppone?. Il sindaco dei ragazzi che mi ha preceduto lo scorso anno ha partecipato ad una manifestazione a Roma ed ha concordato con tutti i ragazzi sindaci dei Consigli Comunali dei Ragazzi d’Italia di versare un euro per integrare le spese necessarie. Se Lei vuole possiamo attivarci a portare il nostro contributo di piccoli amministratori che vogliono conseguire il bene comune. Accludo un articolo scritto da una nostra ragazza per la pagina del Newspapergame de “La Sicilia”. Ornella Caruso, che ora frequenta la scuola superiore, parla di un “arcobaleno bianco sul mare azzurro” , ma tutto ciò rischia di restare solo un sogno svanito ed una grande delusione. E’ tanto gradita una Sua risposta e se viene a trovarci saremo ben lieti di discutere della questione nel Consiglio Comunale dei Ragazzi.

Irene Corsaro

Sindaco

Articolo centrale 

Il ponte di Messina ARCOBALENO BIANCO

Ho letto che il nuovo Ponte sarà tutto di colore bianco., quasi un arcobaleno bianco sull’azzurro del mare tra Scilla e Cariddi, tra la costa siciliana e quella calabrese, segno d’unità tra la Sicilia e l’Italia. Tutto ciò fa sognare, perché sarà certamente maestoso ed imponente, che ci renderà anche famosi nel mondo. Le proteste degli ambientalisti ci hanno fatto sorgere dei dubbi: ci saranno dei danni alla flora e alla fauna marina? Ci saranno benefici economici o aggravi di spesa per i cittadini? Si dovrà rinunziare al fascino della traghettata che fa tanto piacere ai turisti? Sono ancora piccola per rispondere a tanti interrogativi, ma qualcosa di nuovo certamente avverrà e spero proprio di avere la fortuna che non hanno avuto i nostri nonni. Le somme previste per la realizzazione del ponte, circa 4,6 miliardi d’euro sono veramente tanti, e constatando che ancora in Sicilia ci sono edifici scolastici fatiscenti e inadeguati alle norme di sicurezza, ci sono strade inadatte ad una funzionale viabilità, ferrovie che non possono reggere l’alta velocità, non ci sono metropolitane e mezzi di comunicazione funzionali ai ritmi della vita moderna mi vien da chiedere se ne vale proprio la pena e quali sono le priorità. Le molte emergenze della Sicilia e del Meridione necessitano un concreto investimento dello Stato, senza ripetere gli sprechi che si sono verificati in questi anni. Speriamo in un futuro migliore per la nostra Sicilia, ma vogliamo vedere i fatti e non possiamo soltanto “sognare”.

Ornella Caruso

Tra gli autori degli articoli

Roberta Marino

Ornella Caruso

Francesco Rizza

Ylenia Di Gregorio

Alessia Scheid

Angelica Fiducia

Classe II D

Insegnante Loredana Raudino







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