Dopo qualche mese di stasi, ritorna al centro dell’attenzione
il problema della razionalizzazione della rete scolastica
comunale. Domani martedì, alle 9,30, nella sede
dell’assessorato alle Politiche scolastiche, l’assessore
Giuseppe Arena ha convocato i segretari provinciali
delle organizzazioni sindacali, Anp compresa, per discutere
della questione. Un argomento molto importante
dalla cui soluzione dipenderà la stabilità alla scuola catanese,
che ancora in materia di razionalizzazione non
ha un assetto stabile, prova ne sia che vi sono istituti sovradimensionati,
con circa 2000 alunni (il massimo
teorico è di 900) ed altre sottodimensionati (meno di
500 frequenze).
Un problema, quello del
dimensionamento,
che va affrontato in maniera definitiva considerato
che l’ultima razionalizzazione della rete scolastica
nella nostra provincia si è avuta nel 2000. Su questo concordano
tutti gli addetti ai lavori e le organizzazioni sindacali
della scuola, consapevoli che eventuali "rattoppi"
sarebbero inutili, ma bisogna accelerare i tempi.
Per il segretario provinciale dello Snals prof. Giovanni
Tempera "occorre che questo dimensionamento
coinvolga tutta la realtà scolastica
della nostra provincia con il fine di
costituire istituti scolastici con un organico
stabile che garantisca un servizio adeguato
agli alunni e alle famiglie nel territorio
in cui abitano". Per il segretario della
FLC- Cgil prof. Tomasello i tempi ormai
sono maturi affinché la scuola catanese
abbia subito un piano di razionalizzazione
della rete scolastica efficiente. "Occorre
fare presto -sostiene - nessuno ha
più alibi, né gli uffici periferici della Pubblica
Amministrazione, né i politici.
A questo punto occorre
costruire una scuola a misura degli studenti, con
ampi spazi per la didattica e che funzionino dalla mattina
alla sera. Il diritto allo studio per le nuove generazioni
è un diritto irrinunciabile. Il mio sindacato lavorerà
in questa direzione. Stiamo preparando un dossier sulla malascuola nella provincia di Catania". Il segretario
provinciale della Cgil accusa alcuni politici che, ritardando
il problema dimensionamento, sembra che volessero
favorire qualche preside che dirige scuole con oltre
2000 alunni. Anche il segretario dell’Uil prof. Sandro
Zammataro vuole un efficiente dimensionamento della
rete scolastica, ma si riserva di fare degli interventi dopo
l’incontro di domani.
Soddisfatta del proprio lavoro l’assessore provinciale
alle Politiche scolastiche Margherita Ferro perché, con
l’anno scolastico 2008-2009, saranno istituiti tre nuovi
istituti superiori, a Mascalucia, Ramacca e Palagonia,
mentre saranno soppressi, perché sottodimensionati,
due istituti della scuola di base, cioè l’istituto comprensivo
’Sammartino Pardo’ di Catania e ’Giovanni XXIII’ di
Paternò.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)