I sindacati amici del governo hanno firmato con 22 mesi di ritardo il contratto della scuola, dando vita all’ultima sceneggiata, in collusione con il governo, per far credere di aver migliorato la condizione di docenti ed Ata. Hanno dichiarato che ci saranno “aumenti medi per i docenti di 140 euro, di 100 medi per gli ATA e che i lavoratori della scuola riceveranno gli arretrati del 2006 e del 2007”. Non è vero!! Gli aumenti mensili medi “a regime”, e cioè dal 2008, saranno di 110 euro lordi per i docenti (di cui 11 di retribuzione professionale) e di 80 per gli Ata: i 140 euro lordi riguarderanno solo i docenti delle superiori con il massimo di anzianità, mentre per gli Ata il compenso lordo andrà da 100 fino a 120 euro solo per i coordinatori amministrativi.
In cifra netta, l’unica che conta, SI TRATTA DI 70 EURO PER I DOCENTI E POCO PIU’ DI 50 PER GLI ATA: neanche la metà dell’inflazione reale del biennio. Ancora più clamoroso lo scarto tra le dichiarazioni e la realtà per gli arretrati: per il 2006 i docenti, ad esempio, riceveranno soltanto l’indennità di vacanza contrattuale (che per legge avrebbero dovuto avere fin dall’aprile 2006) pari a 9 euro mensili, più circa 10 di indennità; mentre per il 2007 altri 37 euro. In pratica, rispetto ai 110 euro medi lordi che avrebbero dovuto ricevere dal 1 gennaio 2006, IN MEDIA AD UN DOCENTE VENGONO SOTTRATTI QUASI 1200 EURO PER IL 2006 E ALTRI 650 PER IL 2007.
Come se non bastasse, il contratto diventa triennale (se non quadriennale) perché gli aumenti integrali decorrono dal 2008 (dunque in quello che sarebbe il nuovo biennio) e perché la Finanziaria varata dal governo non investe per il 2008 e 2009 neanche un euro, al di fuori dell’indennità di vacanza contrattuale.
In attesa di vedere quali altri “piattini” avvelenati ci hanno preparato, nel contratto-povertà, i sindacati amici del governo, confermiamo dunque lo SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA PER IL 9 NOVEMBRE (con manifestazioni regionali), per il pagamento integrale di tutti gli arretrati dal 2006, il mantenimento della scadenza biennale del contratto e significativi investimenti in Finanziaria per il biennio contrattuale 2008-2009; contro il Protocollo del 23 luglio, stipulato tra governo e Cgil-Cisl-Uil, che massacra le pensioni e rende permanente la precarietà; contro i tagli alla scuola nella Finanziaria; per l’aumento degli organici e dei finanziamenti alle scuole per la didattica, l’amministrazione, il sostegno e le supplenze; per l’assunzione dei precari su tutti i posti disponibili e la parità di trattamento salariale e normativo tra precari e “stabili”; per un vero Tempo Pieno per tutti i richiedenti; per dire NO ai presidi-padroni e ai provvedimenti disciplinari contro docenti ed ATA che non vogliono la scuola-azienda, nonché alla proposta-Fioroni di graduatoria aziendale tra scuole e docenti di serie A e B; per il riconoscimento dei diritti degli ATA ex-EE.LL; per la libertà di assemblea per i Cobas e per tutti i lavoratori/trici.
Piero Bernocchi
portavoce nazionale dei Cobas della scuola