SCUOLA SICURA SI DIVENTA
Data: Sabato, 28 dicembre 2002 ore 17:28:24 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Interventi strutturali e formazione

Scuola Sicura si diventa

Riprendere il rapporto Barberi – De Marco tenendo conto delle esperienze fatte

 

Lunedì 16 dicembre 2002, nella sede di Cittadinanzattiva di Catania, si è tenuto un incontro con dirigenti scolastici e i responsabili della sicurezza nelle scuole sia di Catania e provincia che di Agrigento sul tema "Scuola Sicura si diventa". Nel corso dei lavori Domenico Fiore, Ingegnere capo del Genio Civile del Comune di Catania, e Luigi De Luca, Presidente dell’Associazione Vigili del fuoco Professionisti, hanno trattato rispettivamente il tema dal punto di vista normativo e su come pianificare l’emergenza nelle scuole. I lavori sono stati coordinati da Mimma Modica Alberti, segretaria regionale di Cittadinanzattiva. L'incontro si inserisce nell'ambito del Programma regionale di Cittadinanzattiva "Impararesicuri" coordinato da Irene Ferrera. 

Mimma Modica Alberti ha esposto i risultati di un monitoraggio, promosso dalla SCA (Scuola di Cittadinanzattiva) e presentati nel mese di settembre 2002, che ha riguardato 70 scuole italiane di vario ordine e grado, da cui emerge che a trovarsi in uno stato di grande pericolosità sono innanzitutto le scuole medie inferiori, seguite dalle elementari, e, successivamente dagli istituti comprensivi e da quelli secondari. In 4 scuole su 5 delle 70 monitorate non esistono documenti relativi ai possibili rischi, non esistono piani di emergenza, non si realizzano iniziative di formazione e informazione relative alla sicurezza. Quasi in 9 scuole su 10 l'atrio di ingresso non dispone degli standard di sicurezza adeguati. Nel 91% dei casi non esiste un agile accesso per le persone disabili, nel 70% non esistono gradini antiscivolo e solo nel 36% è stata istallata la chiusura antipanico. Solo 1 scuola su 10 dispone di corrimano adeguati, solo nel 3% dei casi le scale sono sempre prive di ostacoli e soltanto 1 scuola su 3 possiede scale di sicurezza. In 9 scuole su 10 la prevenzione antincendio è quasi nulla.

L’ingegnere Fiore ha precisato il quadro normativo che ha regolamentato la materia dal 1981 ad oggi indicando altresì le possibili vie per ridurre i danni causati a cose e persone in occasione di eventi sismici partendo dagli edifici pubblici. In sintesi ha indicato la necessità di effettuare un monitoraggio dello stato delle strutture pubbliche, sia degli edifici vecchi che di quelli nuovi, e l’esigenza di tener conto delle eventuali modifiche strutturali avvenute, nel corso degli  anni, per opere di ristrutturazione le quali potrebbero aver ridotto la stabilità dell’edificio di fronte ad un evento sismico.

Il Presidente dell’associazione dei vigili del fuoco Luigi De Luca ha puntualizzato, tra l'altro, come occorra mettere in atto nelle scuole un progetto di formazione degli utenti per giungere ad una nuova filosofia che miri all’autoprotezione e alla partecipazione di tutti, "occorre che vengano rivisti i piani di evacuazione in favore di un piano d’emergenza complessivo e un’idonea allocazione dei centri di raccolta e dei percorsi sicuri per giungervi".

Ha fatto seguito una vivace discussione dei responsabili alla sicurezza delle scuole che hanno chiesto chiarimenti ulteriori riguardo le singole problematiche ed in particolare i docenti della provincia di Agrigento hanno esposto il loro lavoro riguardante l’indagine di Cittadinanzattiva nel proprio territorio e si propongono di realizzare una valutazione geotecnica relativa al sito di una scuola campione.

In conclusione si individuano due possibili ambiti di lavoro da sviluppare ulteriormente: uno riguarda la verifica dello stato di sicurezza degli edifici che ospitano le scuole e l'altro la revisione dei piani di protezione civile comunali e dei piani di evacuazione degli edifici scolastici.

Si fissa infine un periodo di 2 mesi per la stesura del programma di lavoro conseguente. Le conclusioni saranno quindi oggetto di un’ulteriore riunione da parte del gruppo di lavoro costituito. 

 

Irene Ferrera

 







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