Interventi
strutturali e formazione
Scuola Sicura si diventa
Riprendere il rapporto Barberi – De Marco tenendo
conto delle esperienze fatte
Lunedì 16 dicembre 2002, nella
sede di Cittadinanzattiva di Catania, si è tenuto un incontro con dirigenti
scolastici e i responsabili della sicurezza nelle scuole sia di Catania e
provincia che di Agrigento sul tema "Scuola Sicura si diventa". Nel corso dei
lavori Domenico Fiore, Ingegnere capo del Genio Civile del Comune di Catania, e
Luigi De Luca, Presidente dell’Associazione Vigili del fuoco Professionisti,
hanno trattato rispettivamente il tema dal punto di vista normativo e su
come pianificare l’emergenza nelle scuole. I lavori sono stati coordinati da
Mimma Modica Alberti, segretaria regionale di Cittadinanzattiva. L'incontro si
inserisce nell'ambito del Programma regionale di Cittadinanzattiva "Impararesicuri" coordinato
da Irene Ferrera.
Mimma Modica Alberti ha esposto
i risultati di un monitoraggio, promosso dalla SCA (Scuola di Cittadinanzattiva)
e presentati nel mese di settembre 2002, che ha riguardato 70 scuole italiane di
vario ordine e grado, da cui emerge che a trovarsi in uno stato di grande
pericolosità sono innanzitutto le scuole medie inferiori, seguite dalle
elementari, e, successivamente dagli istituti comprensivi e da quelli secondari.
In 4 scuole su 5 delle 70 monitorate non esistono documenti relativi ai
possibili rischi, non esistono piani di emergenza, non si realizzano iniziative
di formazione e informazione relative alla sicurezza. Quasi in 9 scuole su 10
l'atrio di ingresso non dispone degli standard di sicurezza adeguati. Nel 91%
dei casi non esiste un agile accesso per le persone disabili, nel 70% non
esistono gradini antiscivolo e solo nel 36% è stata istallata la chiusura
antipanico. Solo 1 scuola su 10 dispone di corrimano adeguati, solo nel 3% dei
casi le scale sono sempre prive di ostacoli e soltanto 1 scuola su 3 possiede
scale di sicurezza. In 9 scuole su 10 la prevenzione antincendio è quasi nulla.
L’ingegnere Fiore
ha precisato il quadro normativo che ha regolamentato la materia dal 1981 ad
oggi indicando altresì le possibili vie per ridurre i danni causati a cose e
persone in occasione di eventi sismici partendo dagli edifici pubblici. In
sintesi ha indicato la necessità di effettuare un monitoraggio dello stato delle
strutture pubbliche, sia degli edifici vecchi che di quelli nuovi, e l’esigenza
di tener conto delle eventuali modifiche strutturali avvenute, nel corso degli
anni, per opere di ristrutturazione le quali potrebbero aver ridotto la
stabilità dell’edificio di fronte ad un evento sismico.
Il Presidente
dell’associazione dei vigili del fuoco Luigi De Luca ha puntualizzato,
tra l'altro, come occorra mettere in atto nelle scuole un progetto di formazione
degli utenti per giungere ad una nuova filosofia che miri all’autoprotezione e
alla partecipazione di tutti, "occorre che vengano rivisti i piani di
evacuazione in favore di un piano d’emergenza complessivo e un’idonea
allocazione dei centri di raccolta e dei percorsi sicuri per giungervi".
Ha fatto seguito una vivace discussione dei responsabili
alla sicurezza delle scuole che hanno chiesto chiarimenti ulteriori riguardo le
singole problematiche ed in particolare i docenti della provincia di Agrigento
hanno esposto il loro lavoro riguardante l’indagine di Cittadinanzattiva nel
proprio territorio e si propongono di realizzare una valutazione geotecnica
relativa al sito di una scuola campione.
In conclusione si individuano due possibili ambiti di
lavoro da sviluppare ulteriormente: uno riguarda la verifica dello stato di
sicurezza degli edifici che ospitano le scuole e l'altro la revisione dei piani
di protezione civile comunali e dei piani di evacuazione degli edifici
scolastici.
Si fissa infine un periodo di 2 mesi per la stesura del
programma di lavoro conseguente. Le conclusioni saranno quindi oggetto di
un’ulteriore riunione da parte del gruppo di lavoro costituito.
Irene Ferrera