PALERMO. Difende la decisione di reintrodurre gli esami di riparazione;
invita gli studenti che protestano a «pagare i debiti»
per non diventare «i nuovi poveri di competenze e di saperi»;
promette che entro il 2011 verrà sconfitto il precariato; assicura
severità contro la violenza.
Il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, ieri a
Palermo in vista delle primarie del Pd preceduto in mattinata
da una visita ad una scuola elementare, non ha dubbi. E lancia
un monito agli studenti che stanno per scendere in piazza: «Dico
ai ragazzi – sostiene – che quello che è stato fatto non è una
riforma ma un intervento per portare nella scuola italiana alcuni
principi di serietà. Quando nella società si ha un "debito"
si deve pagare. Se la scuola non riesce a dare ai ragazzi certezza
di competenza genera nuovi poveri di saperi. E quando nel
mondo del lavoro la vita chiederà loro conto di quelle lacune
avremo i nuovi poveri della vita». Nessun problema per l’organizzazione dei corsi di recupero estivi:
«Il motivo – dice Fioroni – per cui non si potevano fare prima era perché non c’erano risorse. Ora
ci sono, e abbiamo previsto per i docenti una remunerazione di 50 euro l’ora. Insomma, abbiamo
creato le condizioni».
Altro capitolo, il precariato. Nonostante le numerose immissioni in ruolo, il
problema permane. E poi c’è il nodo della carenza degli insegnanti di sostegno. «Abbiamo fatto –
dice il ministro – un piano straordinario di 150 mila "trasformazioni" delle graduatoria permanenti
in graduatorie ad esaurimento. Il quaderno bianco che abbiamo presentato dimostra che nel
2010/2011 avremo saturato sostanzialmente il diritto all’immissione in ruolo di quanti stanno nelle
graduatorie ad esaurimento.
Per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno la Finanziaria ne prevede
94 mila in due anni e il passaggio dagli organici di fatto a quelli di diritto». Fioroni è intervenuto
sulle carenze strutturali: «L’edilizia scolastica è competenza degli Enti locali. Io ho avviato una
procedura togliendo i soldi del finanziamento pubblico ai partiti per dare un ulteriore incremento
ai fondi». Infine, la violenza nelle scuole: «Abbiamo modificato le sanzioni disciplinari per gli studenti,
ma anche per i docenti. Il rispetto delle regole è indispensabile sempre e comunque".
DANIELE DITTA (www.lasicilia.it)