L’INIZIATIVA DELLA PETRARCA. DUE GIORNI SULL’ETNA ALLIEVI E DOCENTI INSIEME
Data: Martedì, 09 ottobre 2007 ore 01:57:50 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Se l’accoglienza a scuola comincia con il gioco Anche quest’anno, all’istituto comprensivo Petrarca, l’inizio del nuovo anno scolastico è stato all’insegna del «Ciao scuola», l’iniziativa promossa da sei anni dal preside Santo Gagliano che ha deciso che per i ragazzi, prima dell’impatto con i libri, è più opportuno ambientarsi di nuovo con un periodo di accoglienza dedicato a giochi didattici, a questionari di orientamento, e al recupero dei debiti formativi certificato attraverso un esame finale. Ma la gradita novità di quest’anno è stata una gita di due giorni sull’Etna, ragazzi e docenti insieme. In realtà per i ragazzi più piccoli, quelli fino alla quarta elementare, la gita è durata solo un giorno, mentre per i più grandi, dalla quinta elementare alla terza media è stata un’esperienza unica, per molti la prima notte passata da soli fuori casa.

A gruppi di classi gli studenti hanno trovato accoglienza nella casa dei salesiani San Filippo Neri, a Zafferana. Un luogo spartano attrezzato per i campeggi estivi. Ognuno si è portato dietro le lenzuola e la biancheria e ha sistemato il proprio letto. La scuola ha provveduto al resto, poiché il periodo di due giorni sconsigliava di affidare la pulizia agli stessi ragazzi, troppo poco il tempo a disposizione.

Per questo una parte della scuola si è trasferita in montagna, cioè parte dei collaboratori e i cuochi cui è stato affidato il compito di preparare per tutti. Ad organizzare la marea di ragazzini che arrivava ad ondate sull’Etna sono stati cinque giovani docenti che si sono trasferiti nelle casa dei salesiani, tutti gli altri colleghi, a turno, hanno garantito la propria presenza, ognuno secondo le proprie possibilità, in modo da conciliare le esigenze scolastiche con quelle della famiglia. Massimo impegno, dunque, ma anche grande flessibilità.

Per i ragazzi è stato un periodo particolare. Escursioni nei boschi, spedizioni a caccia di funghi insieme ai professori, giochi di ogni tipo, all’aperto e all’interno della casa, quando il tempo ha fatto i capricci, e poi, dopo cena, l’ora delle stelle, tutti attorno al fuoco, a parlare e a cantare, esperienze che i ragazzi non vivono più.

«Questa - dice il preside Santo Gagliano - è un’esperienza che arricchisce i ragazzi che, dopo l’estate, si ritrovano in un clima di festa, con lunghi momenti liberi, insieme ad altre classi, facendo cose differenti da quelle abituali e sperimentando il rapporto educativo con i docenti al di fuori della classe e delle normali lezioni. Adesso che si comincia con il regolare orario scolastico l’atmosfera non è quella tesa del ritorno sui banchi di scuola, ma quella festosa e rilassata di un gruppo di amici pronto a ripartire».

P. L. (da www.lasicilia.it)







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