A otto anni dall’autonomia scolastica le ISA, Istituzioni
Scolastiche Autonome, non hanno riconosciuta alcuna rappresentatività al tavolo;
si contratta e ci si accorda tra soggetti spesso antagonisti alle scuole, se non
estranee alle logiche e alle dinamiche che si manifestano nelle realtà vive
delle comunità educative.
Di riconoscere e premiare impegno, merito e professionalità
dei docenti non se ne vede l’ombra. Niente di niente. Buio assoluto.
La doccia fredda della finanziaria, che non prevede nulla
per i prossimi due anni, è la presa in giro per tutto il personale accettata
supinamente dai sindacati, che non si capisce se gioiscono per opportunismo o
ignavia.
Tutti i nodi rinviati.
A cominciare dalle norme disciplinari per le quali
é prevista una specifica sequenza contrattuale, da definire entro 30 giorni
dalla sottoscrizione definitiva del contratto; per ciò che riguarda il personale
docente in attesa della riforma degli OO.CC. che non si farà mai. Anche in barba
al decreto legge in fase di conversione in parlamento che potrebbe essere quindi
disapplicato in quanto non recepito nel contratto.
Nulla per i direttori s.g.a. .
Dopo i pessimi contratti del 2001 e del 2003 e ancora
peggio di quello del 2005) ancora una volta la montagna partorisce un
topolino.
La mortificazione dei Direttori sga e degli Assistenti
Amministrativi si realizza, come evidenziato nel comunicato dell’ANQUAP/CIDA,
sia in termini professionali e sia in termini economici.
Riportiamo dal sito anquap:
“ Sul piano professionale:
resta un sistema di classificazione arcaico ed
inadeguato, rispetto allo scenario istituzionale ed operativo;
nessuna modifica ai profili professionali non più
rispondenti alle esigenze di gestione delle scuole autonome;
un rinvio ingiustificato in tema di valorizzazione
professionale (figure intermedie, passaggi verticali di area, riconoscimento del
servizio prestato in posizione di direttore s.g.a facente funzioni). Sul piano
economico:
un passaggio solo nominale dall’indennità di
amministrazione a quella di direzione, con irrisorio incremento della sola quota
base (appena 164 euro annui lordi di una misura ferma all’ormai lontano 1999);
nessuna soluzione all’annosa questione del
riconoscimento dell’anzianità ai direttori s.g.a. che hanno acquisito il profilo
direttivo il 1° settembre 2000 e si sono visti scavalcare da quelli assunti dopo
il 24 luglio 2003;
permane l’assurdo vincolo di accesso al fondo di
istituto per i soli direttori s.g.a.;
modesti ritocchi al compenso individuale accessorio
delle aree C (solo sulla carta), B ed A;
da elemosina - e non equilibrati tra i profili
professionali e rispetto ai docenti – gli incrementi delle misure orario per
prestazioni aggiuntive. “
E pensare che nel monumentale libro bianco sulla scuola si
era enfatizzata la valorizzazione del merito e della carriera e si era puntato
l'indice sulla ineludibilità della valutazione!
Scompare nel testo del contratto qualsiasi cenno a questi
argomenti, esplicitamente rinviati sine die.
Le sequenze contrattuali , ovvero ciò che va definito con
successivi accordi, riguarderanno
• Valorizzazione docenti
• Compensi per gli esami di stato
• Educazione degli adulti
• Valorizzazione personale ATA, revisione
indennità DSGA, sostituzione e accesso al fondo
• Norme disciplinari personale docente
• Personale delle scuole italiane all’estero
Si crea invece un appesantimento dell'apparato
buro-sindacale e si crea una cappa di controllo che servirà ulteriormente a
bloccare l'amministrazione, per aumentare i veti e legare con i laccioli le
scuole. Per bloccare qualsiasi iniziativa non gradita alle centrali sindacali.
Viene costituita, infatti, presso ogni Direzione Scolastica
Regionale, una commissione bilaterale con il compito di supporto e monitoraggio
delle relazioni sindacali sul territorio.
Una specie di commissariato politico-sindacale di stampo
sovietico.
Così si incatenano gli USR già paralizzati e allo sbando.
Si mettono in difficoltà le scuole con ulteriori norme
capestro:
previsto un termine obbligatorio di avvio della
contrattazione (15 settembre)ed un termine massimo per la sua conclusione (30
novembre). In presenza di difficoltà e controversie ci si può avvalere del
supporto della commissione costituita a livello regionale ai fini del supporto e
monitoraggio.
Tanto se il preside resiste o controbatte ci sarà la
solita ispezione e l'intervento della commissione regionale mista USR-sindacato
che penserà a riportare a ragione il preside renitente.
Personale ATA
Il Dsga prima di sottoporre il piano delle attività
all’approvazione del D.S. informa il personale ATA. Il precedente testo non
prevedeva questa forca caudina.
Il DSGA risponde cioé prima ai sindacati e poi al preside.
Si tratta di uno dei più incredibili cedimenti alla demagogia che
un'amministrazione pubblica, degna di questo nome, non si sognerebbe mai di
fare.
Formazione
Ritorna a contrattazione nazionale la formazione del
personale : il sindacato onnicomprensivo e onnipresente a scapito delle
associazioni professionali. I sindacati si riappropriano di una materia che con
il precedente contratto era stata loro correttamente tolta.
A fronte di questo quadro desolante non si capiscono le
dichiarazioni del ministro che hanno del penoso, se non fossero sfacciatamente
bugiarde.
Dice Fioroni
"E' un contratto estremamente importante. Significativo
dal punto di vista economico, che segna un'inversione di tendenza nei rapporti
con il personale della scuola".
“Il contratto "é estremamente innovativo anche dal
punto di vista delle nuove sfide che la scuola vuole cogliere. Potenzia infatti
l'autonomia scolastica , rilancia l'innovazione e la didattica in aula, riduce
alcune dispersioni di tempo e favorisce la continuità didattica".
Ma da dove le ricava queste amenità?
Riportiamo dal sito dell'ANQUAP
CCNL 2007
ENNESIMA VERGOGNOSA MORTIFICAZIONE IN
DANNO DEI DIRETTORI S.G.A. E DEGLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
(primo commento a caldo)
Continua la pervicace azione di vergognosa mortificazione
perpetrata in danno dei direttori s.g.a. e degli assistenti amministrativi delle
istituzioni scolastiche ed educative, da parte delle OO.SS. rappresentative
(CGIL, CISL, UIL e GILDA) e dell’ARAN.
Dopo
i pessimi contratti del 2001 e del 2003 (i famigerati articoli 8 e 87) e l’ancor
peggiore contratto del 2005 (nulla per i direttori s.g.a. e la farsa delle
posizioni economiche per gli assistenti amministrativi), l’ipotesi di CCNL
siglato nelle prime ore di oggi non inverte la tendenza.
La
mortificazione dei direttori s.g.a. e degli assistenti amministrativi si
realizza sia in termini professionali che economici.
Sul
piano professionale:
Ø
resta un sistema di classificazione
arcaico ed inadeguato, rispetto allo scenario istituzionale ed operativo;
Ø
nessuna modifica ai profili
professionali non più rispondenti alle esigenze di gestione delle scuole
autonome;
Ø
un rinvio ingiustificato in tema di
valorizzazione professionale (figure intermedie, passaggi verticali di area,
riconoscimento del servizio prestato in posizione di direttore s.g.a facente
funzioni).
Sul
piano economico:
Ø
un passaggio solo nominale
dall’indennità di amministrazione a quella di direzione, con irrisorio
incremento della sola quota base (appena 164 euro annui lordi di una misura
ferma all’ormai lontano 1999);
Ø
nessuna soluzione all’annosa questione
del riconoscimento dell’anzianità ai direttori s.g.a. che hanno acquisito il
profilo direttivo il 1° settembre 2000 e si sono visti scavalcare da quelli
assunti dopo il 24 luglio 2003;
Ø
permane l’assurdo vincolo di accesso
al fondo di istituto per i soli direttori s.g.a.;
Ø
modesti ritocchi al compenso
individuale accessorio delle aree C (solo sulla carta), B ed A;
Ø
da elemosina - e non equilibrati tra i
profili professionali e rispetto ai docenti – gli incrementi delle misure orario
per prestazioni aggiuntive.
Per quanto riguarda il personale amministrativo
l’accordo tra Aran e sindacati non rispetta l’atto di indirizzo del Governo,
poiché non valorizza – come espressamente indicato – la professionalità del
personale in questione.
Consapevoli del fatto che in tema di riconoscimento
dell’anzianità il CCNL 2007 non avrebbe trovato soluzioni, abbiamo battuto la
strada dell’intervento legislativo, attraverso la disponibilità e
l’interessamento degli onorevoli Porfidia e Pedica (gruppo parlamentare
dell’Italia dei Valori) e dell’onorevole Benzoni (gruppo parlamentare
dell’Ulivo), che pubblicamente ringraziamo. L’emendamento presentato dai citati
parlamentari è stato dichiarato inammissibile, ma l’ordine del giorno dagli
stessi proposto è stato accolto dal Governo come raccomandazione.
Continueremo a battere questa strada e chiederemo al
Governo di essere coerente e consequenziale con i suoi atti e con le
sollecitazioni che accoglie.
Lì, 7 ottobre 2007
IL PRESIDENTE
(Giorgio
GERMANI)