UN CONTRATTO INDECENTE
Data: Lunedì, 08 ottobre 2007 ore 18:54:45 CEST
Argomento: Opinioni


A otto anni dall’autonomia scolastica le ISA, Istituzioni Scolastiche Autonome, non hanno riconosciuta alcuna rappresentatività al tavolo; si contratta e ci si accorda tra soggetti spesso antagonisti alle scuole, se non estranee alle logiche e alle dinamiche che si manifestano nelle realtà vive delle comunità educative.

Di riconoscere e premiare impegno, merito e professionalità dei docenti non se ne vede l’ombra. Niente di niente. Buio assoluto.

La doccia fredda della finanziaria, che non prevede nulla per i prossimi due anni, è la presa in giro per tutto il personale accettata supinamente dai sindacati, che non si capisce se gioiscono per opportunismo o ignavia.

Tutti i nodi rinviati.

A cominciare dalle norme disciplinari per le quali é prevista una specifica sequenza contrattuale, da definire entro 30 giorni dalla sottoscrizione definitiva del contratto; per ciò che riguarda il personale docente in attesa della riforma degli OO.CC. che non si farà mai. Anche in barba al decreto legge in fase di conversione in parlamento che potrebbe essere quindi disapplicato in quanto non recepito nel contratto.

Nulla per i direttori s.g.a. .

Dopo i pessimi contratti del 2001 e del 2003 e ancora peggio di quello del 2005) ancora una volta la montagna partorisce un topolino.

La mortificazione dei Direttori sga e degli Assistenti Amministrativi si realizza, come evidenziato nel comunicato dell’ANQUAP/CIDA, sia in termini professionali e sia in termini economici.

Riportiamo dal sito anquap:

“ Sul piano professionale:

resta un sistema di classificazione arcaico ed inadeguato, rispetto allo scenario istituzionale ed operativo;

nessuna modifica ai profili professionali non più rispondenti alle esigenze di gestione delle scuole autonome;

un rinvio ingiustificato in tema di valorizzazione professionale (figure intermedie, passaggi verticali di area, riconoscimento del servizio prestato in posizione di direttore s.g.a facente funzioni). Sul piano economico:

un passaggio solo nominale dall’indennità di amministrazione a quella di direzione, con irrisorio incremento della sola quota base (appena 164 euro annui lordi di una misura ferma all’ormai lontano 1999);

nessuna soluzione all’annosa questione del riconoscimento dell’anzianità ai direttori s.g.a. che hanno acquisito il profilo direttivo il 1° settembre 2000 e si sono visti scavalcare da quelli assunti dopo il 24 luglio 2003;

permane l’assurdo vincolo di accesso al fondo di istituto per i soli direttori s.g.a.;

modesti ritocchi al compenso individuale accessorio delle aree C (solo sulla carta), B ed A;

da elemosina - e non equilibrati tra i profili professionali e rispetto ai docenti – gli incrementi delle misure orario per prestazioni aggiuntive. “

E pensare che nel monumentale libro bianco sulla scuola si era enfatizzata la valorizzazione del merito e della carriera e si era puntato l'indice sulla ineludibilità della valutazione!

Scompare nel testo del contratto qualsiasi cenno a questi argomenti, esplicitamente rinviati sine die.

Le sequenze contrattuali , ovvero ciò che va definito con successivi accordi, riguarderanno

• Valorizzazione docenti

• Compensi per gli esami di stato

• Educazione degli adulti

• Valorizzazione personale ATA, revisione indennità DSGA, sostituzione e accesso al fondo

• Norme disciplinari personale docente

• Personale delle scuole italiane all’estero

Si crea invece un appesantimento dell'apparato buro-sindacale e si crea una cappa di controllo che servirà ulteriormente a bloccare l'amministrazione, per aumentare i veti e legare con i laccioli le scuole. Per bloccare qualsiasi iniziativa non gradita alle centrali sindacali.

Viene costituita, infatti, presso ogni Direzione Scolastica Regionale, una commissione bilaterale con il compito di supporto e monitoraggio delle relazioni sindacali sul territorio.

Una specie di commissariato politico-sindacale di stampo sovietico.

Così si incatenano gli USR già paralizzati e allo sbando.

Si mettono in difficoltà le scuole con ulteriori norme capestro:

previsto un termine obbligatorio di avvio della contrattazione (15 settembre)ed un termine massimo per la sua conclusione (30 novembre). In presenza di difficoltà e controversie ci si può avvalere del supporto della commissione costituita a livello regionale ai fini del supporto e monitoraggio.

Tanto se il preside resiste o controbatte ci sarà la solita ispezione e l'intervento della commissione regionale mista USR-sindacato che penserà a riportare a ragione il preside renitente.

Personale ATA

Il Dsga prima di sottoporre il piano delle attività all’approvazione del D.S. informa il personale ATA. Il precedente testo non prevedeva questa forca caudina.

Il DSGA risponde cioé prima ai sindacati e poi al preside. Si tratta di uno dei più incredibili cedimenti alla demagogia che un'amministrazione pubblica, degna di questo nome, non si sognerebbe mai di fare.

Formazione

Ritorna a contrattazione nazionale la formazione del personale : il sindacato onnicomprensivo e onnipresente a scapito delle associazioni professionali. I sindacati si riappropriano di una materia che con il precedente contratto era stata loro correttamente tolta.

A fronte di questo quadro desolante non si capiscono le dichiarazioni del ministro che hanno del penoso, se non fossero sfacciatamente bugiarde.

Dice Fioroni

"E' un contratto estremamente importante. Significativo dal punto di vista economico, che segna un'inversione di tendenza nei rapporti con il personale della scuola".

“Il contratto "é estremamente innovativo anche dal punto di vista delle nuove sfide che la scuola vuole cogliere. Potenzia infatti l'autonomia scolastica , rilancia l'innovazione e la didattica in aula, riduce alcune dispersioni di tempo e favorisce la continuità didattica".

Ma da dove le ricava queste amenità?

Riportiamo dal sito dell'ANQUAP

CCNL 2007

ENNESIMA VERGOGNOSA MORTIFICAZIONE IN DANNO DEI DIRETTORI S.G.A. E DEGLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

(primo commento a caldo)

Continua la pervicace azione di vergognosa mortificazione perpetrata in danno dei direttori s.g.a. e degli assistenti amministrativi delle istituzioni scolastiche ed educative, da parte delle OO.SS. rappresentative (CGIL, CISL, UIL e GILDA) e dell’ARAN.

Dopo i pessimi contratti del 2001 e del 2003 (i famigerati articoli 8 e 87) e l’ancor peggiore contratto del 2005 (nulla per i direttori s.g.a. e la farsa delle posizioni economiche per gli assistenti amministrativi), l’ipotesi di CCNL siglato nelle prime ore di oggi non inverte la tendenza.

La mortificazione dei direttori s.g.a. e degli assistenti amministrativi si realizza sia in termini professionali che economici.

Sul piano professionale:

Ø resta un sistema di classificazione arcaico ed inadeguato, rispetto allo scenario istituzionale ed operativo;

Ø nessuna modifica ai profili professionali non più rispondenti alle esigenze di gestione delle scuole autonome;

Ø un rinvio ingiustificato in tema di valorizzazione professionale (figure intermedie, passaggi verticali di area, riconoscimento del servizio prestato in posizione di direttore s.g.a facente funzioni).

Sul piano economico:

Ø un passaggio solo nominale dall’indennità di amministrazione a quella di direzione, con irrisorio incremento della sola quota base (appena 164 euro annui lordi di una misura ferma all’ormai lontano 1999);

Ø nessuna soluzione all’annosa questione del riconoscimento dell’anzianità ai direttori s.g.a. che hanno acquisito il profilo direttivo il 1° settembre 2000 e si sono visti scavalcare da quelli assunti dopo il 24 luglio 2003;

Ø permane l’assurdo vincolo di accesso al fondo di istituto per i soli direttori s.g.a.;

Ø modesti ritocchi al compenso individuale accessorio delle aree C (solo sulla carta), B ed A;

Ø da elemosina - e non equilibrati tra i profili professionali e rispetto ai docenti – gli incrementi delle misure orario per prestazioni aggiuntive.

Per quanto riguarda il personale amministrativo l’accordo tra Aran e sindacati non rispetta l’atto di indirizzo del Governo, poiché non valorizza – come espressamente indicato – la professionalità del personale in questione.

Consapevoli del fatto che in tema di riconoscimento dell’anzianità il CCNL 2007 non avrebbe trovato soluzioni, abbiamo battuto la strada dell’intervento legislativo, attraverso la disponibilità e l’interessamento degli onorevoli Porfidia e Pedica (gruppo parlamentare dell’Italia dei Valori) e dell’onorevole Benzoni (gruppo parlamentare dell’Ulivo), che pubblicamente ringraziamo. L’emendamento presentato dai citati parlamentari è stato dichiarato inammissibile, ma l’ordine del giorno dagli stessi proposto è stato accolto dal Governo come raccomandazione.

Continueremo a battere questa strada e chiederemo al Governo di essere coerente e consequenziale con i suoi atti e con le sollecitazioni che accoglie.

Lì, 7 ottobre 2007 IL PRESIDENTE

(Giorgio GERMANI)







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