ESAMI DI RIPARAZIONE, QUI C’E’ PUZZA DI BRUCIATO…
Data: Lunedě, 08 ottobre 2007 ore 09:47:03 CEST
Argomento: Opinioni


ESAMI DI RIPARAZIONE, QUI C’E’ PUZZA DI BRUCIATO…

Io non so a voi. Ma a me questa storia del ritorno degli esami di riparazione puzza di bruciato. Puzza di bruciato per vari motivi. Innanzitutto perché, come sempre da tempo immemore, la base, cioè gli insegnanti, non è stata neppure consultata. Chissà perché le decisione sulla sgangherata scuola vengono sempre prese nel palazzo, seguendo i suoi ondivaghi umori, senza badare alla piazza, a coloro che la scuola quotidianamente la vivono e ne conoscono tutte le magagne. Tutto si risolve sempre con sotterranei accordi all’interno delle “secrete stanze”, i cui risultati vengono poi propinati ai docenti con eclatanti e altisonanti proclami.
Tornano gli esami di riparazione! Evviva, abbiamo pensato in molti, finalmente avremo una piccola arma in più per convincere i ragazzi a studiare, a considerare lo studio una cosa seria e non una gradevole passeggiata assolutamente priva di responsabilità. E invece, credetemi, ci stanno prendendo in giro. Perché questo riparare dei ragazzi non è un vero riparare. Loro non riparano un bel niente. Deve essere la scuola, cioè gli insegnanti a recuperarli. La responsabilità, unica e sola, è della scuola. Che durante l’anno, come se non ci fosse altro da fare, deve attuare corsi di recupero, monitorare progressi e miglioramenti dei ragazzi, trattenerli nelle aule ore e ore, dopo ore e ore di lezione di mattina, augurandosi che ne capiscano qualcosa, in mezzo a tanta stanchezza, di matematica o latino. Nel frattempo, tentando di recuperarli, la scuola non riesce a fare loro seguire il programma curricolare ordinario: in sintesi, se recuperano qualcosina, non riescono comunque a essere al passo con gli altri compagni.
Ma non importa, dice il ministro. Chissà perché i ragazzi non hanno alcun dovere, alcuna responsabilità individuale. E nemmeno le famiglie. Tutto è sulle spalle della scuola. Se il ragazzo non ce la fa, è colpa della scuola. Cioè, e questo sia ben chiaro, degli insegnanti. Così tempestiamolo di corsi di recupero. Recuperiamolo! Questo è l’imperativo categorico di kantiana memoria. Corsi tutto l’anno…anche in estate, a luglio e agosto! Ma ve lo figurate? Perché stavolta c’è di mezzo un’eventuale bocciatura e bisogna stare attenti con le bocciature, perché siamo al solito punto di partenza: la scuola, non per caso il ragazzo o la famiglia, cosa ha fatto per evitarla?
Così sono gli insegnanti, ora, ad essere gravati da un peso, anzi da un macigno: lo spettro della bocciatura, credetemi, finirà per abbattersi su di noi.
Sarà sempre peggio. Continua il processo di deresponsabilizzazione dell’alunno, si carica di responsabilità l’istituzione scolastica.
Altro che tornano gli esami di riparazione! I ragazzi si faranno una bella risata, i genitori pure, noi no. Noi avremo un po’ meno da ridere, lì a lavorare, stavolta dalla mattina alla sera, per salvare il salvabile. E magari mettere alla fine, stremati da tanto schizofrenico sistema, il buon sei politico di sessantottina memoria…

SILVANA LA PORTA






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