VIOLENZA FRA I BANCHI: Palermo, «bulli» in aula calci e insulti a disabile. La sfida: «Non potete farci niente, siamo minori» - Caltagirone. Blitz not
Data: Domenica, 30 settembre 2007 ore 20:49:35 CEST
Argomento: Rassegna stampa


PALERMO. Entrano nella scuola che avevano frequentato sino allo scorso anno. Respingono i bidelli che cercano di fermali, entrano in un aula e infine picchiano un alunno disabile.

Il raid di due bulli, un quattordicenne ed un quindicenne, si è consumato in una scuola periferica di Palermo. La polizia ha identificato e segnalato i due protagonisti dello sconcertante episodio che si è verificato, durante l’orario scolastico, presso l’Istituto scolastico comprensivo statale di Palermo, l’«Ernesto Basile», della borgata periferica di Tommaso Natale. Gli agenti, avvertiti tramite il 113, non appena sono giunti sul posto, hanno preso contatto con le insegnanti di due classi, che, ancora sotto choc, hanno raccontato che poco prima due giovanissimi, da loro riconosciuti come ex alunni dello stesso Istituto, dopo avere scavalcato la ringhiera di recinzione si erano introdotti nella scuola.

I due ragazzini hanno usato toni minacciosi e da spacconi nei confronti di tre bidelli che avevano tentato di bloccarli. Era consapevoli, infatti, del fatto che vista la loro minore età, come hanno più volte urlato, «non avrebbero potuto essere toccati».

Una volta entrati nella scuola, la coppia ha guadagnato l’interno di un’aula, e con un atteggiamento da bulli navigati, hanno dato vita ad una serie di irripetibili insulti conditi anche da minacce rivolte sia all’insegnante che gli alunni. Più volte l’insegnante presente in classe ha tentato di far smettere ai due quelle azioni di disturbo, ma la coppia ha rincarato la dose manifestando con più violenza la loro assurda rabbia.

Mentre davano vita agli insulti, i due messo a soqquadro l’aula non prima di avere terrorizzato gli alunni i quali, inermi, hanno assistito alla scena che ha dell’incredibile. Quando sembrava che, finalmente, i due avessero finito.

L’insegnante si è fatta coraggio e, ancora una volta, ha richiamato i due prepotenti. Questi, però, hanno continuato, con spavalderia, a tenere una condotta violenta e, non contenti di ciò che avevano fatto sino a quel momento, si sono avvicinati ad un ragazzo disabile. A quel punto il bullismo si è trasformato in gratuita violenza. La coppia di arroganti e violenti ragazzini ha sferrato un pugno e uno schiaffo all’alunno preso di mira che, contemporaneamente, è stato ricoperto di insulti alla presenza degli alunni e dell’insegnante.

Tutti, impietriti, hanno assistito alla scena con il terrore disegnato in viso. Una volta ultimato il raid, la coppia si è trasferita nella classe adiacente e, nonostante i tentativi della docente, di dissuaderli a compiere altre devastazioni, hanno scelto a caso un ragazzo da colpire con un pugno ma in questo caso la violenza non è riuscita.

La «spedizione punitiva» si è conclusa a quel punto. I due giovani sono usciti dalla scuola così come erano entrati, lasciandosi dietro una scia di paura e sbigottimento. La preside ha dichiarato che la vicenda «è stata immediatamente circoscritta e che si è trattato di una ragazzata ed il Provveditorato. L’Istituto - ha concluso - ha immediatamente informato gli organi competenti».

La vicenda è stata segnalata all’autorità giudiziaria che nelle prossime ore valuterà se denunciare o meni i due protagonisti dell’incredibile episodio.

LEONE ZINGALES (da www.lasicilia.it)

 

 

Caltagirone. Blitz notturno di vandali a scuola devastano locali e poi li bruciano

«Calcola in colonna», ma anche, con un evidente strafalcione, «Competa le operazioni». E giù, con una grafia elementare, una serie di addizioni, sottrazioni e moltiplicazioni.

Hanno pure trovato il tempo per giocare agli alunni e ai professori e di scrivere alla lavagna gli autori del raid vandalico compiuto nella tardissima serata di venerdì ai danni della scuola di via Fisicara, che ospita oltre 400 studenti di scuola materna, elementare e media inferiore.

I vandali, entrati dal retro, sono andati nelle diverse classi, rovistando armadi e cassetti, forse alla ricerca di denaro. Ma, non avendone trovato, si sono «accontentati» di qualche pacchetto di patatine e di crackers, che hanno consumato all’interno della scuola. Danneggiato uno stereo. «Salvi» i computer, grazie al fatto che l’aula informatica è chiusa da una porta blindata. Prima di andar via, però, ecco la «perla» della serata: con un accendino, hanno dato fuoco ad alcuni giubbotti dimenticati dagli alunni e lasciati all’ingresso e poi hanno riservato le loro «attenzioni» alla sala dei professori, che è stata incendiata, con la conseguente distruzione di tavoli, divani e sedie. Il fumo si è propagato al resto dell’edificio e avrebbe causato danni ben più gravi se – erano le 23,30 circa – un giovane di passaggio da quelle parti non si fosse accorto del rogo. Si deve, infatti, alla sua segnalazione l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno evitato il peggio.

I muri dei corridoi e delle aule sono stati anneriti dal fumo e ieri mattina lo stop alle lezioni è stato inevitabile. Sull’episodio indaga la polizia. A Pasqua, nella stessa scuola si registrò un episodio simile. In quella circostanza, gli autori della bravata, non avendo trovato denaro, si fecero una scorpacciata di uova di cioccolato. Il preside Sebastiano Di Bella parla di «atto esecrabile» e invoca la videosorveglianza.

MARIANO MESSINEO (da www.lasicilia.it)







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-8549.html